Un secolo di storia

Bracciano Lodi,  Edmo Mori
Schema di pubblicazione
BONDENO NEGLI ANNI DELLA 1° GUERRA MONDIALE
1918-2018
Prefazione del Sindaco di Bondeno Fabio Bergamini Presentazione degli autori Bracciano Lodi Edmo Mori
Le vicende principali della 1° guerra mondiale
Gli effetti della 1° guerra mondiale a Bondeno
Introduzione
La realtà socio-economica di Bondeno nei primi anni del ‘900
Le grandi opere a Bondeno nei primi anni del ‘900:
• La botte napoleonica
• I giardini di viale Pironi
• II nuovo piano regolatore del capoluogo
• Politica ed edilizia scolastica
• L’acquedotto comunale
• L’assistenza socio-sanitaria
• II macello comunale
• II nuovo camposanto di Bondeno
• II ponte in chiatte sul Po
• Lo zuccherificio di Bondeno
I Sindaci di Bondeno nei primi anni del ‘900
Come Bondeno ha ricordato i caduti della 1° guerra
Gli altri monumenti nel Comune di Bondeno
Appendice: II diario di guerra di Mario Marchetti, ragazzo del ’99
Rassegna fotografica a cura di Marco Dondi


L’opera dovrebbe essere presentata in occasione delle celebrazioni per il 4 novembre; qui cogliamo l’occasione per riportare il comunicato stampa relativo alla chiusura dello zuccherificio:

Bondeno, 13.08.07 — L’area dove sorge l’ex zuccherificio di Bondeno, una volta bonificata, diventerà ad uso prevalente industriale, artigianale e di servizio ed, in parte, anche residenziale così da ricucire il tessuto urbano del paese.
Italia Zuccheri S.p.A., appartenente al Gruppo Co.Pro.B., leader a livello italiano nella produzione saccarifera, ha, infatti, raggiunto un accordo con la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Ferrara, il Comune di Bondeno, le organizzazioni professionali agricole e le rappresentanze sindacali, per la riconversione produttiva dello stabilimento saccarifero, chiuso in seguito alla riforma comunitaria del settore, in un macro progetto immobiliare che ha come obiettivo la nascita di un polo logistico/industriale “calamita” per attrarre realtà industriali e artigianali a basso impatto aziendale e ad alta sostenibilità.
Inoltre parte dell’area attualmente occupata dagli impianti dello zuccherificio potrà essere destinata ad uso residenziale, contribuendo al recupero nel tessuto abitativo di aree impegnate da tempo ad attività industriali.
A tale obiettivo si è unito – quale valore aggiunto — lo studio di fattibilità della partnership con un soggetto industriale terzo che prevede all’interno dell’area la realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica e calore mediante motori funzionanti ad olio di origine vegetale. L’impianto, che consentirà l’impiego di parte del personale attualmente in forza allo zuccherificio, sarà predisposto anche per l’utilizzo di oli ottenuti da colture prodotte dagli agricoltori del territorio.
Italia Zuccheri S.p.A., impegnata a bonificare integralmente le aree in questione, ha già messo a disposizione delle Istituzioni locali e dei relativi organismi per lo sviluppo produttivo oltre 10 ettari a condizioni di estremo favore, al fine della loro gestione per iniziative industriali o di pubblica utilità. Il Comune di Bondeno si farà invece carico di tutte le modifiche di natura urbanistica che occorreranno per raggiungere gli obiettivi dell’accordo — compatibilmente con la legislazione regionale – facendo ricorso, laddove necessario, a procedure d’urgenza per lo snellimento degli iter autorizzativi relativi alle opere di risanamento, bonifica e ripristino.
“L’intesa raggiunta- ha dichiarato Stefano Montanari Amministratore Delegato Italia Zuccheri — è un importantissimo passo nel processo di riconversione industriale degli zuccherifici della regione, chiusi a seguito della riforma del mercato a livello europeo, dopo che alcuni progetti, presentati nel 2006, sono stati recentemente bloccati dalle Istituzioni locali.”. “Per ottobre— continua Montanari —sarà presentato il piano industriale relativo all’impianto di produzione di energia elettrica, dal quale si desumeranno le linee generali del progetto energetico dell’impianto e le iniziative volte a favorire il reinserimento lavorativo dei lavoratori dell’ex stabilimento saccarifero. Contestualmente sarà valutata la fattibilità della filiera agricola locale per l’approvvigionamento parziale dei prodotti agricoli utili alla produzione dell’olio vegetale”.
“L’Accordo di riconversione – sottolinea Mario Resca, Presidente della Società — ci auguriamo che funga da apripista per la definizione anche del piano di riconversione dello zuccherificio di Finale Emilia, il cui progetto sarà presentato al più presto.
Colgo l’occasione per ringraziare gli attori che hanno contribuito all’intesa ed in particolare le Istituzioni Pubbliche Provinciali e Comunali per il forte ruolo di stimolo e supporto”.

Vi invitiamo anche a riguardare su bondeno.com gli articoli relativi all’argomento; in particolare:

https://bondenocom.wordpress.com/2014/10/04/zuccherifici-pastifici-e-feste-di-piazza/

 

Zuccherifici, pastifici e feste di piazza

L’amaro epilogo della vicenda dell’ex zuccherificio di Bondeno è la conseguenza di una gestione davvero assurda delle ipotesi di riconversione dell’area di questi anni. Esprimo la mia solidarietà e la mia vicinanza ai dipendenti che sono stati licenziati da Fin Bieticola. L’idea di opporsi al licenziamento, se vi sono le condizioni, mi sembra da percorrere sino in fondo perché troppe cose non quadrano nella vicenda Bondeno. L’unica area dove non è stato fatto un progetto vero di riconversione, l’unico caso dove i dipendenti sono stati licenziati. Viene spontanea una semplice domanda: dove sono finiti e chi ha intascato i soldi della riconversione? Stiamo pagando sino in fondo gli sbagli e le scelte discutibili della proprietà, ma soprattutto l’incapacità dell’amministrazione comunale di affrontare, con sano realismo, i problemi sul tappeto. Solo cinque mesi fa Alan Fabbri andava ripetendo che vi sarebbero stati quattrocento posti di lavoro. A fine febbraio abbiamo assistito ad uno show, da pura campagna elettorale, ben orchestrato dall’amministrazione comunale, con l’apporto di Enumplan e Thomas Food nel quale ci spiegavano che nel 2016 vi sarebbero stati quattrocento dipendenti in fabbrica e si poteva cominciare ad inviare le richieste di assunzione. Dove sono finiti questi pifferai? Dove sono finiti i 100 milioni di € che erano solo una piccola parte dell’investimento? Cose da non credere, ma possibili solo a Bondeno. Alan Fabbri ha continuato per anni a sostenere che i debiti lasciati sul territorio da Enumplan fossero una questione tra privati. Ora cosa dirà sui licenziamenti? Continuerà a pensare solo ai propri interessi di bottega dimenticandosi di quelli del territorio e dell’intera comunità? I cittadini di Bondeno sono stati presi in giro dall’amministrazione comunale e da finti investitori. Le aziende di Bondeno, impegnate nella ristrutturazione della palazzina uffici, sono state truffate da Enumplan e vantano crediti per centinaia di migliaia di euro. Gli ultimi 14 dipendenti Italia Zuccheri sono stati licenziati. Peggio di così non poteva andare. Visti i risultati, vorrei capire da Alan Fabbri a cosa sono serviti i pranzi e le cene con Enumplan. O i vari viaggi in Svizzera. La responsabilità dell’amministrazione comunale di Bondeno in questa assurda vicenda è enorme. Un altro problema creato a Bondeno, ancora si perdono dei posti di lavoro. E quali sono le prospettive? Cosa fa il Sindaco? La popolazione cala mentre negli altri comuni dell’alto ferrarese aumenta. Il reddito complessivo diminuisce rispetto alla media provinciale. Questi sono i risultati dell’azione di governo di questi anni. Continuerà a dire che tutto questo è solo un problema tra privati?

Giovanni Nardini

Capogruppo PD Consiglio Comunale di Bondeno