Presentazione e conferenza di apertura della manifestazione “Ricominciamo dal futuro”, svoltasi a Bondeno (FE) dal 22 al 30 settembre 2012. Relatore (prof. Gian Paolo G. Scharf, Uninsubria,Varese).
Introduce Dott. Silvia Bernardini. Sito ufficiale della manifestazione: ambientefuturo.info
Chi non ha molta pratica di Facebook forse non sa che ogni utente può creare delle pagine dedicate ad un tema particolare, nel mio caso ne ho creata una dedicata alla Unione Associazioni Culturali (UAC), per intenderci quella che, un anno fa, ha organizzato a Bondeno la manifestazione “Ricominciamo dal futuro”.
Proprio oggi abbiamo raggiunto i 100 sottoscrittori; poca cosa qualcuno dirà, ma lo prendiamo come un attestato di stima virtuale per quanto abbiamo fatto.
Per chi volesse seguirci, il link della pagina FB è:
La testata giornalistica on-line bondeno.com cerca un redattore per continuare il lavoro svolto finora di informazione sugli eventi culturali della zona Ferrara-Modena-Bologna.
Date le caratteristiche dell’associazione che lo gestisce, il lavoro si intende volontario e NON retribuito.
Può essere svolto da qualsiasi postazione telematica e non richiede molto tempo, essendo la attività già avviata.
Per informazioni, gli interessati possono contattare la redazione: redazione@bondeno.com
Oggi pomeriggio dalle 17, presso l’osteria Scciancalegn, in via Virgiliana 221 a Ponterodoni di Bondeno, il fotografo Giulio Pola presenterà le sue foto in mostra nel locale.
Sempre a Bondeno, presso la Pinacoteca Civica, in Piazza Garibaldi, prosegue la mostra “I colori di Bondeno” di Lauro Casoni, visitabile il sabato e la domenica con orario 10,30-12,30/ 15-19.
Entrambi gli autori sono soci del circolo fotografico “Colpo d’occhio” di Bondeno (aderente alla UAC) che sta organizzando un corso base di fotografia, il martedì (presso la Società operaia di Viale della Repubblica 26, a Bondeno) frequentato da una ventina di iscritti.
Domenica 18, dalle 17 alle 19, presso l’osteria Scciancalegn in via Virgiliana 221 a Ponterodoni di Bondeno, Lauro Casoni presenterà le sue foto esposte per tutto il mese di novembre.
Un titolo decisamente di altri tempi per ricordare un percorso dagli anni ’70 (del secolo scorso) ad oggi, sulla scorta di alcuni personali ricordi.
All’inizio era il 16mm che consentiva l’attività di cineforum in parrocchie, scuole, biblioteche e così è accaduto anche a Bondeno fino al 1974 (e anche dopo); in questa data c’è stata una sorta di “salto di qualità”: in collaborazione col cinema Argentina la appena istituita Biblioteca Comunale organizzò una rassegna di 8 film (vedi il documento).
Così fu anche per il 1975 e 1976, fino a marzo; a questo punto, ad ottobre 1976, si inserì il CSA di Borgo Paioli che, con le stesse modalità, arrivò fino al febbraio 1979.
Ad esso (dopo un primo esperimento nell’ ottobre 1978) subentrò l’ENDAS, che, da aprile-maggio 1979, arrivò. con 12 rassegne, fino al 1982 (tra parentesi nello stesso periodo operò anche Radio Alto Ferrarese che organizzò una sua rassegna presso il cinema Grandi, che ospitava anche rassegne teatrali).
Del resto abbiamo potuto constatare di recente, nel corso della manifestazione “Ricominciamo dal futuro”, che anche la presentazione di un nuovo film auto-prodotto e realizzato da un giovane regista ferrarese e presentato in anteprima a Bondeno, non ha suscitato alcun interesse in una popolazione pigra e satolla.
Non tutti sanno che a Bondeno esiste un Fotoclub: si chiama “Colpo d’occhio”. Anni fa un gruppo di amici con la passione della fotografia ha dato vita al sodalizio che tuttora è molto attivo e coagula appassionati provenienti dal capoluogo e dai comuni circostanti.
I fotoamatori espongono regolarmente in vari locali della zona, desiderosi di farsi conoscere e fare apprezzare ad un pubblico sempre più vasto i loro lavori. Frequenti sono i contatti con altri circoli, e le visite a mostre ed esposizioni importanti per affinare l’occhio anche grazie alla attenta osservazione e studio dei lavori dei grandi maestri.
In questo spirito di migliorare continuamente, dopo vari corsi di fotografia e di fotoritocco, tenuti negli anni scorsi, sta per partire un nuovo corso di fotografia digitale indirizzato a quanti volessero conoscere le basi della fotografia e le nuove possibilità offerte dalle moderne fotocamere digitali.
Per sette sere, con cadenza settimanale il martedì, i partecipanti impareranno ad usare la fotocamera e ad applicare il computer alle immagini, sfruttando la tecnologia digitale per migliorare ancora di più le loro foto. Seguirà una uscita sul territorio per mettere in pratica le nozioni acquisite.
Le lezioni saranno gratuite e riservate agli iscritti Circolo per il 2013, si svolgeranno in centro a Bondeno, in viale della Repubblica 26, nei locali della Casa Operaia; la prima lezione è prevista il 4 dicembre, alle ore 20.30.
Ci si potrà tesserare la sera stessa delle lezioni; ulteriori info e prenotazioni a fotocircolo@uac.im
In occasione della manifestazione “Ricominciamo dal futuro”, nella sede della manifestazione, in Viale Repubblica 26, saranno esposte alcune opere del pittore e illustratore professionista.
foto di Silvia Bernardini
Autore d’immagini molto coinvolgenti, Miani si occupa di fantascienza e in genere del fantastico, ma anche di astronomia, illustrazioni storiche e per ragazzi. La sua tendenza verso l’immaginario spazia in un’ampia gamma di linguaggi espressivi tra realismo e astrazione, tra complessità e minimalismo.
La partenza di Michelangelo Miani è legata al mondo letterario, all’illustrazione, una forma d’arte molto antica, nata addirittura sui papiri dell’antico Egitto.
“Si tratta di un’illustrazione di grande qualità e raffinatezza formale, indirizzata verso l’universo reinventato eppure plausibile del migliore immaginario fantascientifico.” (Edoardo Di Mauro).
Da questo portfolio d’ illustrazioni, caratterizzate da una perizia ammirevole con un gioco di sfumati straordinario, il percorso dell’artista affronta in seguito la pittura da cavalletto.
“Nelle mie illustrazioni il fantastico e il narrativo si misurano sempre con un elemento realistico, scientifico e tecnologico. Confrontarmi con la sfera pittorica ha significato in primo luogo una assoluta libertà di espressione, una manualità più libera e “distesa” e il poter lavorare su dimensioni sensibilmente maggiori (…) L’elemento centrale, problematico e irrisolto, è proprio nell’ambiguità, anche percettiva, tra il mondo artificiale, tecnologico e quello naturale, biologico, organico e inorganico.” (Michelangelo Miani).
Passando dalla sfera letteraria del libro a quella architettonica della parete, le immagini di Miani diventano più astratte, come in un continuo fluire di fibre innaturali, pur mantenendo l’altissima qualità tecnica che lo contraddistingue, in una sorta di cifra stilistica. Alla base della ricerca pittorica c’è un processo di sintesi, così la descrizione analitica di forme, superfici, materiali perde ogni riferimento a mondi o realtà naturali pur mantenendo una forte visione tridimensionale.
“L’immagine indubbiamente è sempre finzione — dopo Magritte chiederselo è semplicemente ingenuo o in mala fede — ma l’occhio tende ancora a cascarci. (…) In un certo senso si può parlare di visione ravvicinata, ma anche di horror vacui, di saturazione pittorica della superficie, contro qualsiasi esigenza di descrizione o di naturalismo.” (Martina Corgnati). Alla tradizionale tecnica pittorica di gran parte della sua produzione Michelangelo Miani ha aggiunto recentemente una rielaborazione digitale dei suoi stessi lavori, attivando un ulteriore livello di riflessione sull’arte visiva e la sua riproducibilità.
Tutto, comunque all’insegna di quella tendenza alla fantasia che nell’arte permette di leggere dentro, proprio nel profondo di noi.