
Al tempo di Traiano i debiti dei cittadini verso lo Stato furono interamente cancellati, liberando da essi «non solo i cittadini viventi in quel momento – come fu scritto – ma anche i loro discendenti, sui quali quei debiti avrebbero ugualmente gravato».
Sembrò un gesto di straordinaria generosità.
In realtà – a prescindere dal beneficio che ne trassero i destinatari – il provvedimento riguardava debiti che, allo stato dei fatti, erano in gran parte inesigibili o, quanto meno, difficilmente recuperabili.