La popolarità del Black Friday è in netta crescita anche in Italia. Statistiche di Google alla mano, si evince come in breve tempo sia cresciuta sia la popolarità del termine (in base ai dati di Google Trends quest’ultima sarebbe raddoppiata fra il 2012 e il 2013) sia il volume di ricerca della parola “Black Friday”. Secondo le stime di Google Adwords, gli italiani hanno cercato su Google la parola “Black Friday” 49.500 volte nel 2012, e ben 90.500 nel 2013.
E cosa si trova su wikipedia al link http://it.wikipedia.org/wiki/Black_Friday_%28shopping%29 ?
Che è il giorno successivo a quello del Ringraziamento (che cade il quarto giovedì di novembre) e che quindi, quest’anno, è venerdì 28 : nel 2013, negli Stati Uniti sono stati spesi 57,4 miliardi di dollari, in un solo giorno di shopping, da più di 80 milioni di persone: numericamente parlando, è come se l’intera popolazione della Germania andasse a fare shopping nello stesso giorno.
A questo argomento abbiamo dedicato nel 2012 un articolo dal titolo significativo: L’Italia non spende, che vi invitiamo a rileggere; nel frattempo sappiamo che Renzi ha volenterosamente offerto (di tasca nostra) 80 euro mensili lordi ad alcuni italiani per rilanciare i consumi.
Sappiamo anche dal Censis che (ottimisticamente) sono andati nel risparmio, o, più realisticamente, che sono serviti per pagare le bollette; però lo stesso articolo dice anche che i risparmi degli italiani sono passati da 23 miliardi di euro nel 2011 ai 26 di oggi.
Questa circostanza non può che richiamarci alla mente che: “Durante il suo primo mandato da presidente del Consiglio, a fronte della situazione finanziaria, il Governo Amato approvò, l’11 luglio 1992, un decreto legge da 30.000 miliardi di lire in cui tra le altre cose veniva deliberato (retroattivamente al 9 luglio) il prelievo forzoso del sei per mille dai conti correnti bancari per un “interesse di straordinario rilievo”, in relazione a “una situazione di drammatica emergenza della finanza pubblica”[5]