Tra la via Emilia e il West

Tre concerti dedicati a Woody Goothrie, Bruce Springsteen e Bob Dylan ed una mostra fotografica di Franco Fontana ambientata nella leggendaria Route 66 per ripercorrere con musica e immagini il mito americano

locandina dell'iniziativa

Il Comune di Cento, Assessorato alla Cultura, propone l’evento musicale
“Il MITO DELL’AMERICA NELLA PERIFERIA EMILIANA
Sulla strada da Woody Guthrie a Springsteen passando per Dylan
,
tre concerti dedicati a tre giganti del panorama musicale statunitense nel tentativo di tracciare idealmente i contorni dell’affascinante mito americano.

Un mito, quello statunitense che coniuga e fonde tensioni anarchiche, spinte imperialiste, giungle urbane e orizzonti naturali mozzafiato e che, tra oggetti simbolo e personaggi leggendari, trasversalmente ancora affascina generazioni di persone distanti geograficamente, ideologicamente e culturalmente.

Apre la rassegna il concerto dedicato a Woody Guthrie, il 3 aprile, nella Sala polivalente di Casumaro. La serata dedicata a Guthrie, punto di riferimento per la musica folk, autore di numerosi blues parlati e precursore della successiva canzone di protesta, sarà introdotta da Raul Melotto e vedrà esibirsi i gruppi americani James Fullbright e Andrew Hardin, con l’opening act affidato ai The Gang.

Il concerto del 14 aprile, nella Sala teatro polivalente di XII Morelli, è invece dedicato alle sonorità energiche e dirompenti del Boss per eccellenza della musica rock americana: Bruce Springsteen. Mauro Zambellini introdurrà il concerto, che vedrà protagonista la Greg Trooper Band, preceduta da John Strada.

Nella serata conclusiva del 24 maggio, all’Auditorium del Centro Pandurera di Cento, ci introdurrà alle note della canzone impegnata di Bob Dylan, figura chiave del movimento di protesta americano. Introdurrà la serata Gianluca Morozzi e si esibiranno Joel Raphael, Massimo Bubola, Andrea Parodi, Max Larocca e varie band del territorio centese.

I concerti, tutti ad ingresso gratuito, si terranno alle ore 21.00.

Route 66

Il mito americano sarà anche ripercorso attraverso le superbe immagini dalla
mostra fotografica “FRANCO FONTANA: ROUTE 66”
curata da Sandro Parmiggiani.

La mostra presenta più di 150 immagini realizzate nel 2001 dal noto fotografo emiliano lungo le 2.248 miglia che congiungono Chicago a Los Angeles, seguendo la strada 66, autentico mito per la storia americana tanto da essere definita Mother Road, la madre di tutte le strade e l’unica ad aver ottenuto lo status – unico caso al mondo – di monumento nazionale.

Le sue immagini deserte assumono un sapore di sito archeologico, metafore del silenzio sceso su quei luoghi ora abbandonati, relitti quasi fossilizzati di cose che riescono però a trasmetterci ancora l’immaginazione di vite vissute, evocatrici di un mondo – pompe di benzina, insegne pubblicitarie, case, villaggi fantasma – che cade a pezzi e lentamente scompare, da un lato sopraffatto dalla natura che riprende progressivamente il sopravvento sui segni dell’uomo, dall’altro superato e dimenticato dal mondo della velocità e della modernità, che vive ormai questi percorsi come anacronismo.

La mostra, allestita presso il Museo “Sandro Parmeggiani” di Renazzo verrà inaugurata sabato 12 maggio, alle ore 18.00 e rimarrà in parete fino al 23 luglio 2012.

Ingresso libero.

Orari di apertura:
sabato, domenica e festivi, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30.

Gigino Falconi

Nascita della fenice
nascita della fenice 2003/5 cm.140x180

Gigino Falconi

Sacro e Profano

Mostra in contemporanea presso MARSC e Museo Sandro Parmeggiani

30 aprile – 26 giugno 2011

– MARSC Museo di Arte Religiosa e
Sacra Contemporanea Maria Censi,
Auditorium San Lorenzo, Cento (FE)
– Museo Sandro Parmeggiani, Renazzo (FE)

orari: venerdì 16.30-19.30

sabato e domenica: 10-13; 16.30-19.30
Testi in catalogo

Sandro Parmeggiani

Fausto Gozzi

Pederiali presenta il suo romanzo

Giovedì 19 maggio 2011, sala della Consulta di Renazzo,* ore 20.45

copertina del libro

Giovedì 19 maggio 2011, presso la sala della Consulta di Renazzo, alle ore 20.45, l’Assessorato alla Cultura promuove la presentazione dell’ultimo libro di Giuseppe Pederiali “Il Ponte delle Sirenette” (Garzanti, 2011).

Un romanzo lungo mezzo secolo, con due protagoniste più forti del destino e della storia scritta dagli uomini. Attraverso una vicenda appassionata e intrigante, fitta di suggestioni e di personaggi, orchestrata da una limpida scrittura che fa vibrare le corde del sentimento e dell’avventura, Giuseppe Pederiali ci regala il ritratto di due donne indimenticabili sullo sfondo di Milano occupata dai nazisti, e di un’Italia con i suoi inferni e paradisi vecchi e nuovi.

Un mattino d’inverno del 1923, sul Ponte delle Sirenette che attraversa il Naviglio di Milano viene trovata una bambina di sei-sette anni. È’ avvolta in una coperta, non ricorda nulla del proprio passato, racconta di essere figlia di una sirena e sogna di diventare una cantante: la chiameranno Sirena Colombo. Diventerà una ragazza bella – troppo bella! – e ambiziosa, che dovrà crescere e farsi strada, da sola, tra mille difficoltà. Prima all’orfanotrofio, poi cameriera presso una famiglia che la maltratta e la sfrutta. Alla disperata ricerca della bambina che le hanno sottratto, rischierà di essere l’internata e operata in manicomio. Verrà salvata da Delio Tessa, avvocato oltre che giovane poeta, che la ospiterà in casa sua. Si ritroverà prostituta nella più lussuosa casa di tolleranza della città, in via San Pietro all’Orto. Quando arriva la guerra, Sirena – che ha aperto una pensione – conosce Ignazio, un ebreo fuggito da Salonicco portando con sé un incunabolo di valore inestimabile, decorato con miniature medievali e sottratto alla distruzione della biblioteca della città greca. Nella Milano occupata dai nazisti, il destino della bella Sirena e quello del prezioso manoscritto s’intrecciano in un groviglio sempre più pericoloso…

Alla presentazione parteciperà l’Autore.

Giuseppe Pederiali è nato a Finale Emilia, nella Bassa modenese, e vive a Milano. Narratore per adulti e per ragazzi ha pubblicato, tra l’altro, i romanzi Le città del diluvio, Il tesoro del Bigatto, La compagnia della Selva Bella, Marinai, Stella di Piazza Giudia, Emiliana, L’amica italiana, Il lato A della vita. Sotto il titolo Padania felix, ha raccolto saggi e interventi giornalistici. È tradotto in Germania, Inghilterra, Russia, Francia e Giappone.

* presso Museo Parmeggiani (incrocio semaforico)

Presentazione del primo “Quaderno del Museo Sandro Parmeggiani”.

Domenica 6 Marzo 2011 alle ore 16. 30 presso il Museo Sandro Parmeggiani di Renazzo (Fe).

Nel corso della sua attività artistica, Sandro Parmeggiani ha affrontato una notevole varietà di tematiche pittoriche: ritratti, paesaggi, nature morte, nudi femminili, e, per un breve periodo di tempo, anche la ricerca sull’astrattismo.

La grandissima quantità di materiale prodotto ha permesso all’Assessorato alla Cultura del Comune di Cento assieme al Circolo Culturale Amici del Museo, in occasione del centenario della nascita dell’artista centese, di organizzare una mostra a cadenza annuale per ognuna di queste tematiche e di fondare una collana di studi dal titolo “Quaderni del Museo Sandro Parmeggiani”.

Il primo appuntamento di questa iniziativa è in corso dal 20 Novembre 2010 presso il Museo Parmeggiani di Renazzo.

Si tratta della mostra “Sandro Parmeggiani. L’evoluzione astratta”, visibile fino al 27 Marzo 2011, nella quale sono esposte più di cinquanta opere realizzate negli anni ’70, ovvero nel periodo in cui l’artista, prevalentemente figurativo, si è però interessato alla ricerca sull’arte astratta.

Le opere in mostra, sia grafiche sia pittoriche, si propongono di mettere a fuoco questo percorso artistico che Parmeggiani non aveva mai affrontato prima in modo così deciso.

In particolare, all’interno di questo percorso astratto è interessante la presenza di una serie di opere grafiche dall’impatto “futurista”, in cui l’artista ha cercato di rendere l’effetto della velocità del volo aereo e delle auto di Formula Uno.

Domenica 6 Marzo 2011 alle ore 16. 30 presso il Museo Parmeggiani, Via di Renazzo 52 – Renazzo (Fe), verrà ufficialmente presentata al pubblico la mostra e il “Quaderno” che la accompagna, che si intitolerà appunto “Sandro Parmeggiani. L’evoluzione astratta”.

La partecipazione è gratuita e aperta a tutti.

Per introdurre brevemente la tematica della ricerca astratta nell’arte di Parmeggiani, è utile riprendere le parole che scrisse al proposito la studiosa centese Maria Censi.

Negli anni ’70, periodo in cui l’artista comincia a far proprio il linguaggio dell’arte astratta, scrive la Censi che l’immagine, da racconto, si trasforma in emozione e il colore, squillante e contrastato, finisce per avere il sopravvento sul referente figurativo.

Il gioco formale della nuova poetica risulta ricco e complesso: si esprime in combinazioni, in sovrapposizioni, in incastri che, non privi di una certa poesia, rara per altro in formule che generalmente mal si prestano ad interpretazioni liriche, vivono del mal sopito ricordo della verità naturale, che affiora qua e là.

È intuibile, infatti, una precisa rispondenza tra l’armonia astratta delle forme e dei colori, e l’armonia reale insita nella natura, quell’armonia che Parmeggiani aveva scoperto e indagato, lungamente e affettuosamente, negli anni passati.

Attraverso una lenta evoluzione espressiva, l’artista è giunto ad una fase di sintesi in cui la forma si spegne nel segno e nel colore.

Ma nella sua espressione attuale, il gioco coloristico non è freddamente astratto: se manca la raffigurazione tradizionale, non manca tuttavia il calore.

Qualcosa che ha a che fare con la sensibilità e l’intelligenza, ma che ignora la cerebralità o la programmazione di certe avanguardie e transavanguardie. Una programmazione di tipo generale esiste certamente anche in Sandro Parmeggiani, come esiste a monte di qualsiasi prodotto artistico. Ma “un conto è fermarsi al solo calcolo mentale, altro conto è coinvolgere i sentimenti e agire con passionalità, a cuore aperto”, come egli stesso ha affermato.

Orario di apertura del Museo Sandro Parmeggiani:

sabato, domenica e festivi dalle ore 15.30 alle 18.30

Ingresso gratuito.