Play Modena 2014

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Al via la sesta edizione di PLAY Festival del Gioco organizzato da ModenaFiere in collaborazione con il Club TreEmme e La Tana dei Goblin che avrà luogo presso il quartiere fieristico di Modena il 5 e 6 aprile.

Play
La più grande manifestazione ludica italiana, con oltre 1000 tavoli di giochi tutti da provare liberamente, sparsi su una superficie di 18.000 metri quadri. Si può visitare da soli, in compagnia di amici, o portarci tutta la famiglia: il divertimento è assicurato per tutti! Si potrà giocare ai Giochi da Tavolo, ai Giochi di Ruolo, ai Giochi dal Vivo, ai Giochi di Miniature, ai Video Giochi e a tanto altro ancora, non c’è che l’imbarazzo della scelta!
Play
Davvero tante le novità della sesta edizione: Buon compleanno Giochi di Ruolo!
Eventi, incontri e tornei per festeggiare il quarantennale del gioco di ruolo per antonomasia,‘Dungeons&Dragons’, e di tutto quello che gravita intorno ad esso;
RePLAY, ovvero un’area dedicata ai grandi classici del gioco da tavolo d’autore;
Nani vs Elfi, ovvero match di improvvisazione teatrale con attori che riproporranno l’eterno conflitto tra due modi di essere e di vivere;
PLAY Hot List, dove i principali editori del panorama ludico italiano presenteranno le loro novità;
Legno per giocare, una grande area dedicata dove si metterà alla prova la propria abilità e si seguiranno i consigli di esperti come il fiorentino Piero Santoni;
PlayCos League of Legends, il grande evento Cosplay per festeggiare il quinto compleanno di uno dei giochi online più famosi del mondo.
E poi Warhammer, Risiko, la prima tappa del torneo regionale di Monopoly e la finale del primo campionato nazionale di Krosmaster Arena… Un vero universo ludico a 360°!
Play
Un’occasione unica per provare tutti i tipi di giochi, da quelli da tavolo a quelli di strada.
E se non si sanno le regole, niente paura! Centinaia di volontari “ludici” e dimostratori sono pronti a spiegare le regole, e a seguire il giocatore passo per passo.
Play
Ecco i laser game, i giochi di strada, i giochi di legno, i biliardini, le arene live, lo yoyo e tanto altro ancora per giocare in movimento.
Play
Aree di baby-parking con personale appositamente formato sono a disposizione per intrattenere tutti i bambini, già dai 3 agli 8 anni.
Play
PLAY – Festival del Gioco ti aspetta a ModenaFiere:
Orari: Sabato 9:00 – 20:00 | Domenica 9:00 – 19:00
Informazioni: info@play-modena.it – tel. 059 848380

Vedere la notte

VEDERE LA NOTTE / workshop con Andrea Abati

dalla serie “I luoghi del mutamento”, Andrea Abati

Usare la fotografia per vedere nel buio della notte: è questo l’intento del workshop con Andrea Abati in programma per il weekend dell’8 e 9 giugno.
Il fotografo condurrà i partecipanti ad esplorare il tema della fotografia notturna, dal punto di vista tecnico e pratico: ad una prima parte teorica in cui si prenderanno in analisi la percezione dei colori, del buio e delle luci, seguirà una fase sperimentale in notturna, in cui i partecipanti andranno a osservare e prevedere i risultati fotografici, tenendo conto della differenza tra visione / percezione e “realtà fotografica”.

Andrea Abati conduce da anni una ricerca fotografica basata sulla lettura del paesaggio urbano, sia esso periferia industriale o natura modificata dalla mano dell’uomo. Sin dagli anni ’80 realizza immagini di ambientazione notturna, in cui le luci artificiali del luogo tendono a creare paesaggi irreali, quasi alienanti. Ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive in Italia, Francia, Austria, Belgio, Germania, USA, Canada.

Per informazioni e prenotazioni
Tel. 059 224418
formazione@fondazionefotografia.org

AHLAM SHIBLI / artist talk

Domenica 2 giugno alle ore 17 è in programma l’incontro con Ahlam Shibli, una delle tre protagoniste della mostra Three True Stories.
Nel suo lavoro l’artista palestinese rivela, attraverso un rigoroso approccio documentario, le difficoltà quotidiane del suo popolo, affrontando in particolare i delicati temi della guerra e della morte.
L’artist talk si svolgerà nella Sala Grande dell’Ex Ospedale Sant’Agostino e sarà ad ingresso libero.

MASTER / proseguono le iscrizioni

Proseguono le selezioni per il Master di Alta Formazione sull’Immagine Contemporanea.
Ci sarà tempo fino al 19 luglio per iscriversi al nuovo biennio. Tante le facilitazioni per gli studenti provenienti dalle Accademie di Belle Arti e dalle scuole di fotografia.
Consulta la pagina del sito web per avere maggiori informazioni.

SALVIAMO IL BUSTO DEL BERNINI

È in corso una campagna internazionale di raccolta fondi per dotare il busto di Francesco I d’Este – capolavoro del Bernini ed opera simbolo della Galleria Estense di Modena – di un supporto antisismico.
Visita il sito www.foritaly.org per maggiori informazioni e contribuire attivamente al progetto.

MUSEI DA GUSTARE / IX edizione

Nei primi tre week end di giugno torna la grande iniziativa culturale modenese Musei da Gustare, giunta alla sua nona edizione.
Anche Fondazione Fotografia Modena partecipa all’evento: sabato 8 giugno Paola De Pietri presenta il suo ultimo libro To Face e per tutto il week end l’ingresso alle mostre Three True Stories e Il Cantiere della Cultura sarà gratutito.

Notte bianca dei musei

Notte dei Musei al Castello Estense

18 maggio 2013

Castello Estense, Largo Castello
Una serata da non perdere al Castello Estense in occasione della “Notte dei Musei”.
Ore 18.00, “Avanti, indietro, fermi!” Attività riservata ai bambini dai 5 agli 11 anni. Su prenotazione. Costo: euro 5,00
Ore 19.30Visita guidata con Aperitivo nel Giardino degli Aranci e Cena esclusiva in Caffetteria. Su prenotazione
Costo:  €. 25,00. Le prenotazioni si ricevono fino alle 13.00 del giorno stesso (18/05). Info e prenotazioni: tel. Caffetteria Castello 0532 299337
NOTTE AL MUSEO: apertura straordinaria del museo dalle ore 21.00 fino alle 23.30
possibilità di visite guidate con partenza alle ore 21 e alle ore 22,  (biglietto + supplemento visita guidata: 8 euro, prenotazione facoltativa). Info: tel. 0532 299233
Speciale fotoamatori: dalle ore 21.00 fino alle 23.30 accesso alla Sala di Alfonso I, con affaccio su Piazza Castello per fotografare il Palio; iniziativa su prenotazione, posti limitati n. 50, iscrizione tramite web su eventbrite costo euro 5,00.

Per tutte le iniziative l’ingresso al Castello dalle ore 18.00 sarà in Piazza Savonarola n. 10 (sotto il portico).

Contatti :
Ferrara – Castello Estense – Largo Castello
tel. 0532 299233
castello.estense@provincia.fe.it
In occasione della straordinaria iniziativa europea, Ferrara festeggia con aperture speciali,gratuità e tante iniziative nei principali musei della provincia.

18 maggio 2013

Ferrara – sedi diverse
  • Museo del Castello Estense di Ferrara Ore 21-24 (Gioco dell’oca per bambini ore 18.00 – Visita guidata + aperitivo e cena ore 19.30 – Visite guidate: ore 21.00 e 22.00  – Ingresso e visite guidate a pagamento).
  • Museo Archeologico Nazionale di Ferrara Ore 20-24 (Ingresso gratuito; visite guidate gratuite: ore 20.30, 21.30, 22.30)
  • Pinacoteca Nazionale di Ferrara Ore 20-24 (ore 21,00 Visita guidata alla Pinacoteca – Ingresso e visite guidate gratuiti).
  • Museo di Casa Romei Ore 20-24 (ultimo ingresso ore 23.30) – Ingresso gratuito
  • Abbazia di Pomposa e Museo Pomposiano (Codigoro-FE) Ore 20 – 24 (ultimo ingresso ore 23.30) – Ingresso gratuito
  • Il Museo di Storia Naturale in considerazione delle manifestazioni per il Palio di Ferrara previste nella serata di sabato, anticipa l’evento, aprendo gratuitamente le porte al pubblico VENERDI’ 17 MAGGIO, dalle ore 21.00 alle ore 23.00. (Visite guidate alle sale del Museo, mentre lo staff didattico darà a tutti la possibilità di sperimentare sorprendenti fenomeni naturali).
  • Palazzina Marfisa d’Este, ore 21.00
    Rinascimento in gioco negli spazi della Loggia degli Aranci. Laboratorio per bambini dai 5 ai 12 anni (accompagnati dagli adulti). Attività a pagamento. Info: 349 2691426 – 328 4909350

Notte dei Musei Ferrara

Tariffe

Ingresso gratuito quando non diversamente specificato.

A Modena:

Mitra Tabrizian e Ahlam Shibli raccontano le loro ‘storie vere’
Due incontri con le protagoniste della mostra Three True Stories al Sant’Agostino di Modena


Mitra Tabrizian – sabato 18 maggio 2013 ore 18.00
Ahlam Shibli – domenica 2 giugno 2013 ore 17.00

Ex Ospedale Sant’Agostino, Largo Porta Sant’Agostino 228, Modena



Comunicato stampa

Hanno scelto l’immagine video-fotografica per conoscere e trasformare il mondo e, soprattutto, per raccontare le loro storie: Mitra Tabrizian, iraniana emigrata a Londra, cerca di comunicare il senso di sradicamento vissuto dalla comunità islamica trapiantata in Gran Bretagna, sospesa tra la voglia di integrazione e la necessità di preservare le proprie tradizioni; l’artista palestinese Ahlam Shibli rivela, attraverso un rigoroso approccio documentario, il culto della morte e dei martiri caduti nella resistenza, onnipresente nella vita quotidiana del suo popolo.

Mitra Tabrizian e Ahlam Shibli, protagoniste della mostra Three True Stories, allestita sino al 23 giugno nelle sale dell’ex ospedale Sant’Agostino di Modena, incontreranno il pubblico in occasione di due talk d’artista che si svolgeranno presso la sede espositiva.

L’incontro con Mitra Tabrizian è in programma sabato 18 maggio, alle ore 18. L’appuntamento fa parte del programma della Notte Bianca dei Musei, l’iniziativa promossa dal Mibac per valorizzare i percorsi museali, che prevede l’ingresso gratuito ai luoghi d’arte. Per l’occasione la mostra Three True Stories rimarrà aperta fino alle ore 24 e sarà ad ingresso gratuito.

Ahlam Shibli presenterà il suo lavoro al pubblico domenica 2 giugno, alle ore 17; si potrà accedere con il biglietto della mostra Three True Stories.

Promossa da Fondazione Fotografia Modena e da Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e a cura di Filippo Maggia, Claudia Fini e Francesca Lazzarini, Three True Stories presenta inoltre le opere di Zanele Muholi, attivista visiva sudafricana che utilizza la fotografia e il video per documentare la condizione della comunità lesbica nera cui appartiene.

La mostra è accompagnata da un catalogo, corredato di tutte le immagini delle opere in mostra e di alcuni testi critici di approfondimento sul lavoro delle artiste.

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http://www.glass-studio.it/?portfolio=three-true-stories

www.fondazionefotografia.it


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Scheda tecnica mostra Three True Stories

titolo
THREE TRUE STORIES / TRE STORIE VERE

a cura di
Filippo Maggia
Claudia Fini
Francesca Lazzarini

promossa da
Fondazione Fotografia Modena
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena

date
fino al 23 giugno 2013

sede espositiva
ex Ospedale Sant’Agostino
Modena, Largo Porta Sant’Agostino 228

orari di apertura
martedì 11-13 e 15-19
mercoledì-venerdì 15-19
sabato, domenica e festivi 11-19

biglietto d’ingresso
€ 5,00
ingresso gratuito tutti i martedì

Scarica il programma completo di Modena

Letture e degustazioni

METTI LA PRIMAVERA IN MUSEO… Incontri, mostre, fiori, emozioni ai Musei Civici di Modena
Nei fine settimana di primavera i Musei Civici propongono una serie di eventi, conferenze e attività collegati alle mostre in corso e al patrimonio storico e artistico della città e del territorio.


STORIE DI SANTI, EROI E MIGRANTI
Inaugurazione sabato 11 maggio ore 17
con letture e degustazioni multietniche

Un contributo in immagini e video allo scambio tra culture, realizzato in collaborazione con
CTP-Centro Territoriale Permanente,
Centro Stranieri del Comune di Modena
Casa delle Culture Modena

Museo Civico d’Arte
11 maggio / 14 luglio 2013


Domenica 12 maggio, ore 17
Lapidario Romano dei Musei Civici
IL MOSAICO RISCOPERTO
Visita guidata alla mostra in corso condotta da Ilaria Pulini, Direttrice del Museo Civico Archeologico Etnologico

Accidents from the greenhouse

Accidents from the greenhouse

Accidents from the greenhouse
Ruth van Beek

Modena (MO)

presso
METRONOM
Viale G. Amnedola 142
Modena (MO)

vernissage
sabato 4 maggio ore 18.00

orari
da martedì a sabato: 15.00-19.00

biglietti
ingresso libero

a cura di
Selva Barni, Francesco Zanot

04 Maggio – 29 Giugno 2013

Foto di Ruth van Beek

Metronom presenta ACCIDENTS FROM THE GREENHOUSE, prima mostra in Italia dell’artista olandese RUTH VAN BEEK, che inaugura sabato 4 maggio alle 18.30. La mostra è curata da Selva Barni e Francesco Zanot e raccoglie una selezione di lavori che costituiscono un significativo percorso della sua ricerca artistica.

Greenhouse è uno dei nomi con cui Ruth van Beek chiama il proprio archivio, nel quale conserva immagini fotografiche di diverso tipo e su supporti variabili, dagli album di famiglia alle diapositive, fino ai ritagli di giornale, a partire da cui realizza le proprie opere.

Ruth van Beek usa le fotografie come se fossero oggetti, i suoi lavori si compongono con uno stile che ricorda banali e quotidiane operazioni di “taglia e incolla” aprendosi però a soggetti e risultati sempre diversi. Accostando immagini a grandezza naturale con elementi simili, van Beek opera in modo tale che forme, grandezza e colore collaborino per dare una apparenza di veridicità a qualcosa che in realtà non è mai esistito. Si creano quindi incidenti aerei, strani oggetti, o composizioni floreali, che grazie a una accurata costruzione formale riescono a offrire una immagine di realtà e di credibilità.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI:

tel: 059344692
fax: 059344692
info@metronom.it
www.metronom.it

Workshop di fotografia digitale

Come mai quando stampiamo una fotografia digitale risulta spesso diversa da come la vediamo sul display della macchina fotografica o sul monitor del nostro computer? Come si stabilisce una corrispondenza tra ciò che vediamo nella macchina fotografia, il computer e la stampante?

Dall’ 8 al 12 maggio un corso intensivo con il massimo esperto italiano di digital color management, Mauro Boscarol, si propone di dare una risposta a queste domande.

Il workshop, articolato in cinque giornate, affronterà attraverso basi teoriche ed esercitazioni pratiche la gestione del colore nella fotografia digitale e l’uso dei “profili colore”, vere colonne portanti di questa tecnologia. Gli argomenti esaminati andranno dalla misurazione della luce e del colore agli spazi RGB standard (sRGB, Adobe RGB, ProPhoto), dal flusso di sviluppo dei dati Raw alla riproduzione delle immagini fotografiche su monitor e stampante, dal negativo digitale e i suoi profili colore a programmi come Camera Raw e Lightroom.

Mauro Boscarol è specialista in grafica e fotografia digitale e in particolare nel campo della gestione del colore applicata alla fotografia, alla stampa e alla grafica digitali. Ha collaborato tra gli altri con Adobe, Apple, Epson, Minolta, X-Rite, Datacolor, Istituto Superiore di Fotografia di Roma, Scuola Internazionale di Fotografia di Firenze, Scuola Politecnica di Design di Milano.

http://www.fondazionefotografia.org/it/activity/workshop/digital-color-management-1/

Il cantiere della cultura

Three True Stories / Zanele Muholi, Ahlam Shibli, Mitra Tabrizian

immagine mostra

Mitra Tabrizian, Untitled, 2009, courtesy l’artista

Sarà inaugurata sabato 20 aprile 2013 alle 18.30, nelle sale espositive dell’ex ospedale Sant’Agostino di Modena, Three True Stories, mostra dedicata a tre artiste di fama internazionale che attraverso il video e la fotografia indagano temi di forte impegno civile: Zanele Muholi (Sudafrica), Ahlam Shibli (Palestina) e Mitra Tabrizian (Iran/Inghilterra).

Il percorso si articola in tre narrazioni parallele che, partendo da questioni specifiche legate ai contesti d’origine delle artiste, affrontano temi universali come l’identità di genere, il diritto all’esistenza, l’esperienza dello sradicamento. Tre storie vere, che appartengono al nostro tempo, talvolta crude e dolorose, sulle quali tuttavia non è possibile chiudere gli occhi.

L’esposizione, allestita in concomitanza con Il cantiere della cultura, mostra dedicata al progetto di riqualificazione del complesso Sant’Agostino, rimarrà aperta fino al 23 giugno 2013.

Sede Didattica
OPEN DAY @ SEDE DIDATTICA

Una giornata per scoprire il master sull’immagine contemporanea e tutte le iniziative di formazione di Fondazione Fotografia Modena.
> sabato 20 aprile, sede didattica di Via Giardini

Il progetto del nuovo Sant'Agostino
IL CANTIERE DELLA CULTURA

Una mostra dedicata al grande progetto di riqualificazione dell’ex ospedale Sant’Agostino, firmato da Gae Aulenti.
> inaugurazione sabato 20 aprile, ex Ospedale Sant’Agostino

un'immagine di Vincenzo Castella
WORKSHOP CON VINCENZO CASTELLA

Due giorni di immersione nella fotografia di paesaggio con uno dei grandi autori italiani.
> sabato 13 e domenica 14 aprile, sede didattica di Via Giardini

Play Modena

Venerdì 5 aprile 2013, ore 15, alla Biblioteca Delfini Il gioco è ben-essere, tavola esagonale nell’ambito di Play Festival del gioco, incontro tra giocatori, ricercatori, docenti e inventori di giochi, per chi pensa che un gioco non è mai solo un gioco.
Ingresso gratuito senza iscrizione, fino ad esaurimento dei posti.

Biblioteca Delfini
Corso Canalgrande 103 (Palazzo S. Margherita), 41121 Modena

La Tavola esagonale è un incontro tra giocatori, ricercatori, docenti e inventori di giochi sul tema Il gioco è ben-essere. Il gioco è una delle componenti principali nella formazione psico-fisica dell’individuo e della specie umana. Attraverso il gioco si potenziano le abilità fisiche e motorie, si contribuisce a formare la mente stimolando la curiosità, l’ingegno, la creatività individuale ma allo stesso tempo il gioco è una occasione di socializzazione e abitua alla competizione, alla riflessione, al rispetto delle regole sociali. Il gioco è inoltre uno strumento adottato anche per finalità educative o formative.

Negli ultimi anni è aumentato in maniera significativa il numero di giocatori e giocatrici di ogni età ed estrazione sociale e alcune meccaniche ludiche vanno diffondendosi in sistemi comunicativi – dalla pubblicità, ai social network fino alla comunicazione sociale – che tradizionalmente non ne contemplavano. Allo stesso tempo, il ben-essere, inteso come well-being, star bene, è diventato un tema centrale nei dibattiti accademici e nella nostra società. Dal ben-essere unidimensionale economico e materiale si è passati ad un concetto mutidimensionale di ben-essere inteso come capacità di essere in buona salute e vivere una vita sana, capacità di partecipare alla vita sociale e avere buone relazioni interpersonali sul lavoro e nella vita di tutti i giorni; capacità di essere formati e istruiti; capacità di godere della bellezza e della cultura. La qualità della vita degli uomini e delle donne dipende dunque da molteplici variabili.

Ma quale ruolo riveste la dimensione ludica rispetto alla qualità della vita? Qual è la relazione tra gioco e ben-essere? E su quali capacità individuali e sociali ha impatto il gioco?

La tavola esagonale Il gioco è ben-essere intende rispondere a queste domande. Giocare è un’attività necessaria alla qualità della vita e il progetto ludico si presenta come strumento utile per comunicare competenze e contenuti, per sensibilizzare e radicare buone pratiche quotidiane. Saranno presentati diversi contributi con l’intento di discutere come il gioco produca benefici a molti livelli, dal benessere psicofisico a quello relazionale, dall’allenamento mentale, a quello del pensiero strategico e critico, fino alla promozione della resilienza.

La partecipazione all’evento è libera e gratuita.

Saluti

Biblioteca Comunale Delfini
Antonino Marino – Assessore allo Sport del Comune di Modena
Adriana Querzè – Assessore all’Istruzione, Politiche per l’infanzia e l’adolescenza, Rapporti con l’Università.

Svolgimento del gioco

Francesca Corrado – Vicepresidente Spin off Well_B_Lab* – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Sessione 1 (15 min di intervento + 5/10 min discussione)

Giovanna Badalassi – Presidente spin off Well_B_Lab* – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
“Differenze di genere e diverso impatto del gioco sul ben-essere” (15.20)

Laura Guidi – Ideatrice del progetto Giovani nel Tempo
“Giovani nel tempo” (15.45)

Ennio Bilancini – Ricercatore – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
“Gioco come antidoto alla persuasione strategica” (16.10)

Ivan Mosca – Dottorando – Università di Torino, Dipartimento di Filosofia
“Giochi e regole” (16.35)

Coffee Break
h. 17.00

Sessione 2

Emiliano Sciarra – Game designer e studioso di giochi
“La gratificazione del giocatore” (17.35)

Gabriele Ferri – Dottore di Ricerca – Università degli Studi di Bologna, Dipartimento di Discipline della Comunicazione
“Serious Urban Game: giochi urbani e dialogo interculturale” (18.00)

Roberto Farné – Docente di Pedagogia del gioco e dello sport – Università di Bologna, Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita
“Stare al gioco: perchè è necessario imparare a giocare” (18.25)

Maresa Bertolo – Ricercatrice – Politecnico di Milano, Dipartimento di Design
“La città in gioco: ludus e paidia negli spazi urbani” (18.50)

Fine del gioco e condizioni di vittoria
Ennio Peres Matematico, Giocologo ed Enigmista italiano
È l’enigmistica, bellezza! (19.20)

Aperitivo Verba Volant
h. 20.00

http://www.playmodena.it

Pasqua per musei

Aperture, visite guidate e attività didattiche

Sabato 30, domenica 31 marzo e lunedì 1 aprile il Museo di Palazzo Poggi sarà aperto con il seguente orario: 10.30 – 13.30 e 14.30 – 17.30

ATTIVITÀ:

Visite guidate: sabato, domenica e lunedì alle ore 11.00 e alle ore 15.00 (le visite sono gratuite previo pagamento del biglietto di ingresso al Museo);

Visita guidata animata “A mucchi di talpa. Il paesaggio nella cartografia”: domenica 31 marzo, ore 11.00 (attività gratuita, previo pagamento del biglietto di ingresso al Museo). Tempo: 1 ora e 1/2; età: dai 12 anni …

Laboratorio didattico “C’era una volta la cera”: lunedì 1 aprile ore 11.00 (costo 5 €, età 6-8 anni). Tempo: 2 ore. Per la durata del laboratorio è prevista, per genitori e accompagnatori, una visita guidata gratuita alle collezioni del Museo. Prenotazione obbligatoria: tel. 051.2099610 – museopoggi.info@unibo.it.

Museo di Palazzo Poggi
Via Zamboni, 33
40126 Bologna, Italy
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APPUNTAMENTI AL MAR

Nelle giornata di Pasqua domenica 31 marzo e di Pasquetta lunedì 1 aprile la mostra Borderline. Artisti tra normalità e follia. Da Bosch a Dalì, dall’Art Brut a Basquiat, promossa dal Comune di Ravenna, dall’Assessorato alla Cultura e dal Museo d’Arte della città, con il generoso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, è aperta dalle 9 alle 19 (al biglietteria

chiude un’ora prima)

appuntamenti di visita guidata

sabato 30, domenica 31 marzo e lunedì 1 aprile

alle 11.00 e alle 16.30

euro 12

su prenotazione

Genitori & Bambini

Sabato 30 marzo alle 16

tariffa bambini euro 3, tariffa adulti euro 7

su prenotazione

Serata aperitivo

dal 5 aprile al 15 giugno 2012

Ingresso venerdì sera con aperitivo e visita guidata euro 14

su prenotazione

Un tuffo nella Belle Epoque

mercoledì 3 aprile

ore 16

sala multimediale

conferenza di Adrea Speziali

Presiederanno l’incontro

Claudia Bassi Angelini, capo delegazione FAI

Claudio Spadoni, direttore artistico del MAR

ingresso libero

BORDERLINE – CONVERSAZIONI

venerdì 5 aprile ore 17

Arte e Follia
Le frontiere mobili dell’immaginario

Giorgio Bedoni
Psichiatra, psicoterapeuta, docente Accademia di Brera

Un viaggio lungo il crinale incerto che muove dal disagio e si libera nella creatività attraverso le storie, i linguaggi, gli autori presenti in mostra. Storie di Art Brut, fuori dalla “norma”, nate nell’ombra e lontane dai circuiti artistici ufficiali ma capaci di gettare sguardi sulla natura intima dell’uomo.

venerdì 12 aprile ore 17

Ai margini della coscienza, sul bordo
dell’incoscienza

Claudio Widmann
Psicoanalista junghiano

Come la psicoanalisi, ma prima della psicoanalisi, l’arte si interessò alle strutture formali che accomunano lo psichismo naïf dei bambini, dei primitivi e dei folli, rintracciando affinità eclatanti e differenze non meno significative. La psicologia analitica chiamò “inconscio collettivo” il bacino comune e originario da cui affiorano le immagini e indagò l’emergere – proprio grazie alle immagini – di una terraferma chiamata coscienza dall’oceano dell’inconscietà. Da allora, è sempre più diffusa la convinzione che l’uomo proceda sul bagnasciuga tra inconscio e coscienza, lungo un’incerta linea di confine popolata da immagini primordiali.

venerdì 19 aprile ore 17

Un sogno, guarire con l’arte
La vicenda di Carlo Zinelli (1916 – 1974)

Alessandro Zinelli
Presidente della Fondazione Carlo Zinelli, e nipote dell’autore

Un uomo semplice, artista “nascosto”, travolto dagli eventi della storia. «Il significato dell’opera di Carlo – scrive Sergio Marinelli – resta blindato per le sue stesse premesse e sono ridicole ed esilaranti tutte le pretese chiavi di decifrazione globale. Lui non ha mai parlato e non esiste possibilità di conferma testimoniale o documentaria di qualsiasi anche brillante ipotesi sulle sue pretese intenzioni artistiche. Questa sfida impossibile garantisce il fascino perenne della sua invenzione.»

venerdì 10 maggio ore 17

Amabilis insania e ansiosa normalità
Il racconto di una mostra

Claudio Spadoni
Direttore scientifico del Mar

Quando l’arte incontra la psicoanalisi e insieme si interrogano sul fattore “X”, sulla sorgente della creatività, in un faccia a faccia senza ipocrisie, senza infingimenti dove celebrati protagonisti dell’arte contemporanea manifestano sorprendenti interessi per gli esiti creativi degli atelier di ospedali psichiatrici, e similmente, nei confronti dell’arte primitiva e infantile.

ingresso libero

Informazioni e prenotazioni:

tel. 0544 482487

Ingresso mostra:

intero euro 9, ridotto 7

visita guidata sabato e domenica euro 12
genitori & bambini tariffa bambini euro 3, tariffa adulti euro 7

Ingresso venerdì sera con aperitivo e visita guidata euro 14

Negli appuntamenti su prenotazione non sono valide riduzioni e convenzioni

(in caso di mancato ranggiungimento del numero minimo di partecipanti la direzione si riserva di annullare la visita)

ingresso conferenze libero

http://www.museocitta.ra.it

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PASQUA E PASQUETTA CON NAM JUNE PAIK ALLA GALLERIA CIVICA DI MODENA
Palazzo Santa Margherita, Palazzina dei Giardini, corso Canalgrande
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Domenica 31 marzo, giorno di Pasqua e lunedì 1 aprile, lunedì dell’Angelo, sarà aperta al pubblico dalle 10.30 alle 19.30 la mostra “Nam June Paik in Italia”, allestita a Palazzo Santa Margherita e alla Palazzina dei Giardini fino al prossimo 2 giugno.

Curata da Silvia Ferrari, Serena Goldoni e Marco Pierini, organizzata e coprodotta dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e realizzata in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti di Parma, la mostra riflette sulla presenza e sull’influenza dell’artista coreano in Italia a vent’anni esatti dalla vittoria del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia del 1993.
Il percorso espositivo presenta una significativa selezione di opere
– oltre cento lavori provenienti da importanti collezioni italiane e si propone di ricostruire il rapporto dell’artista con il nostro Paese di cui è stato ospite assiduo, dagli anni Settanta a tutti gli anni Novanta, da solo o con altri artisti della galassia Fluxus,  impegnato in performance, mostre, scambi e dialoghi con critici, collezionisti, istituzioni.
Oltre ai numerosi lavori appartenuti ad Antonina Zaru, che con l’artista coreano ha intrattenuto un rapporto duraturo e fecondo sono esposti documenti e testimonianze fotografiche e filmate scaturite da un’ampia ricognizione condotta sul territorio emiliano, dove Paik ha trovato molta attenzione da parte di galleristi appassionati come Rosanna Chiessi e Carlo Cattelani e di accorti collezionisti.
L’ingresso è gratuito.

Note biografiche
Nam June Paik nasce a Seul (Corea) nel 1932. Compositore, performer, videoartista e grande sperimentatore mediatico, è stato uno dei protagonisti di spicco del movimento Fluxus.
Diplomatosi alla Tokyo University con una tesi su Arnold Schöenberg, continua i suoi studi in Germania alle Università di Monaco di Baviera e di Colonia e al Conservatorio di Musica di Friburgo. Dal 1958 al 1963 lavora con Karl-Heinz Stockhausen presso gli studi WRD di musica elettronica di Colonia. In questi anni conosce John Cage e comincia a partecipare ai festival Fluxus a seguito dell’incontro, nel 1961, con George Maciunas. Nel 1963 inaugura la sua prima mostra personale alla Galleria Parnass di Wuppertall, un’installazione di 13 video-monitor le cui immagini venivano distorte attraverso l’uso di magneti. Nel 1964 si trasferisce a New York dove inizia la collaborazione con la violoncellista Charlotte Moormann. Nel 1965 filma il traffico newyorkese durante la visita di Paolo VI con la prima telecamera amatoriale appena lanciata sul mercato dalla Sony, filmato che presenterà lo stesso giorno delle riprese con il titolo “Café Gogo”, opera sancita come il primo video d’arte della storia. Nel 1970 costruisce con Shuya Abe il sintetizzatore video colori, un dispositivo che permette di creare immagini autonome senza referenze nella realtà, e nel 1971 lavora al WNET’s TV lab di New York.
Nel 1974 espone all’Everson Museum of Art a Syracuse (New York) e nel 1976 e al Kilnischer Kunstverein di Colonia. Nel 1982 il Whithney Museum of American Art di New York gli dedica un’importante retrospettiva.
Nel 1984 lavora a “Good Morning, Mr. Orwell”, una trasmissione intercontinentale in diretta televisiva realizzata via satellite, il giorno di capodanno, dal Centre Pompidou, Parigi e dal Museum of Modern Art di New York che vede coinvolti personaggi come Laurie Anderson, Peter Gabriel, John Cage, Merce Cunningham, Salvador Dalí e Joseph Beuys. Nel 1987 viene eletto membro dell’Akademie der Kunste di Berlino e nel 1988 realizza “The More the Better”, una “torre dei media” per i giochi Olimpici di Seul costituita con 1003 monitor.
Nel 1990 tiene una personale a Reggio Emilia ai Chiostri di San Domenico.
Nel 1993 è ospite con Hans Haacke del Padiglione Tedesco alla XLV Biennale di Venezia, padiglione premiato con il Leone d’Oro.
Nel 1995 il Kunstmuseum di Wolfsburg gli dedica una personale, a cui seguono quelle del Solomon R. Guggenheim di New York, nel 2000 e di Bilbao, nel 2001. Muore a Miami il 29 gennaio 2006.

Nella foto: One for Violin, by Nam June Paik performed by Charlotte Moorman 01/05/1989, parti di legno di violino in scatola di plexiglass. Collezione privata

Mostra
Nam June Paik in Italia


Sede
Galleria civica di Modena, Palazzo Santa Margherita, Palazzina dei Giardini, corso Canalgrande

Periodo
16 febbraio-2 giugno 2013

Organizzazione e Produzione
Galleria civica di Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
in collaborazione con Fondazione Solares di Parma

Orari
dal 16 febbraio al 29 marzo
mercoledì-venerdì 10.30-13.00; 15.00-18.00
sabato, domenica e festivi 10.30-18.30
lunedì e martedì chiuso
dal 30 marzo al 2 giugno
mercoledì-venerdì
10.30-13.00; 16.00-19.30
sabato, domenica e festivi 10.30-19.30
lunedì e martedì chiuso

lunedì 1 aprile, Pasquetta, apertura straordinaria con orario festivo

Ingresso gratuito

Pasqua ai Diamanti
Domenica 31 marzo e lunedì 1 aprile la mostra rimarrà aperta dalle 10 alle 19
Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le arti
a Palazzo dei Diamanti fino al 9 giugno 2013
Informazioni e prenotazioni Mostre e Musei
Tel. 0532 244949 diamanti@comune.fe.it
Attivo anche il servizio di prenotazione online: www.palazzodiamanti.it


Cammina cammina…

Cammina cammina… Fiabe d’Europa in figurina, a cura di Hamelin, realizzata grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, vuole offrire allo spettatore una panoramica su come la fiaba europea sia stata rappresentata in figurina.

Forma di racconto sintetica, che procede più per accostamento di visioni che per connessione logica, la fiaba si presta ad essere raffigurata in un numero esiguo di immagini, o anche in una sola. Sorta di concentrato visivo, la figurina, ora rassicurante, ora terrifica, illustra solo alcune scene chiave del racconto. Ma il numero imponente di figurine e materiali affini in mostra (più di 300), tutti conservati in museo, dà conto minuziosamente dei racconti provenienti da Paesi diversi – la Germania dei fratelli Grimm, la Francia di Perrault, la Danimarca di Andersen – permettendo di riconoscere nella fiaba una delle radici su cui si è costruita la cultura europea, in un processo di scambi, trasformazioni, affermazioni identitarie.

Questa indagine si situa all’interno del progetto elaborato da Emilia Romagna Teatro Fondazione Il ratto d’Europa, una kermesse teatrale che propone alla città di Modena un’avvincente inchiesta intorno alle possibili origini dell’identità del Vecchio Continente, scoprendo le specificità culturali, sociali, economiche e politiche che scaturiscono dalla vita comunitaria. Il titolo ‘Cammina cammina…’ quindi, non è solo un omaggio alle ripetizioni tipiche della struttura narrativa fiabesca, ma un reale percorso che mette in luce i fondamenti archetipici che si sono poi diffusi, passo passo, da un Paese all’altro, dando forma ad un vocabolario comune.

L’intento primario della mostra consiste nello svelamento di nuclei di contenuto complessi, spesso sottovalutati, identificando la fiaba come narrazione esclusiva per l’infanzia, cosa che non era in origine. Anzi, le fiabe erano molto apprezzate dagli adulti, che le raccontavano davanti al focolare o durante i lavori manuali e che le amavano perché ponevano interrogativi sul rapporto tra caso e destino, sul contrasto sulle condizioni di vita e sulla possibilità di modificarle. In altre parole, sul senso del vivere umano.

Il percorso di mostra si snoda attraverso sezioni tematiche. Si comincia con ‘Il racconto’, il vero strumento di diffusione della fiaba che è circolata per secoli di bocca in bocca prima di essere fissata in forma scritta. Si continua con ‘I luoghi’, spazi dalla natura fortemente simbolici che proiettano nella concretezza della topografia le tappe dell’esistenza e le emozioni di chi li attraversa. ‘Le cose’, invece, si fanno emblema del difficile rapporto tra uomo e mondo esterno – lo specchio, il fuso e l’arcolaio, le scarpe e la corona – e dell’illusione di poter avere davvero il controllo del futuro. ‘Il destino’, fortuna e sciagura per l’uomo, delinea le mappe esistenziali degli uomini, senza negare mai, però, la necessità della scelta. Infine, ‘Le riletture’: una sezione dedicata al fiabesco, ossia l”ombra lunga’ della fiaba, in cui Cappuccetto Rosso intraprende strade nuove, in una successione di rifacimenti e parodie.

Ogni tema trova concreta dimostrazione nei materiali esposti, tra cui calendarietti da barbiere, cartoline, giornalini per ragazzi, fogli Epinal, figurine pop-up e numerosi album interamente dedicati alle fiabe, veri e propri libri illustrati, come quelli – preziosi e bellissimi – realizzati dalla ditta di cioccolato Stollwerck. Una menzione meritano le figurine Bon Marché: più grandi del comune, illustrate come trionfi di dettagli e colori, rappresentano un esempio felicissimo di sintesi iconografica.

Non solo: video e filmati dimostrano come la fiaba sia capace di contaminare altri spazi dell’immaginario. Scene di film come Psycho o Matrix sono figlie della costante capacità delle fiabe di produrre significati, mentre la pubblicità rinnova i racconti di fate plasmandoli alle esigenze dell’attualità.

Il catalogo, a cura di Hamelin e edito da Franco Cosimo Panini, riproduce tutte le immagini in mostra e tesse una fitta trama di spunti per interpretare non ingenuamente i nuclei tematici delle fiabe. Ogni sezione, che riflette la suddivisione di mostra, prevede alcuni suggerimenti bibliografici relativi a fiabe note e meno note, emblematiche del tema trattato e i cosiddetti ‘prolungamenti’, opere che non sono fiabe, ma ne hanno in qualche modo ereditato caratteristiche, temi, personaggi, significati.

Nella sala del Museo è possibile inoltre leggere e ascoltare fiabe note e meno note nell’Angolo del cantastorie, spazio dedicato a grandi e piccoli per riscoprire il fascino dei racconti di fate.

Come per altre mostre in passato, anche per questa, l’Istituto Superiore d’Arte A. Venturi di Modena collabora attivamente con il Museo: Quel che resta. Installazioni e divagazioni sulle fiabe è il risultato del lavoro artistico e interpretativo sulle figurine realizzato dai giovani creativi della Classe 4C – Corso di Grafica, con il coordinamento di Antonella Battilani.

Ingresso gratuito