«Non capisco lo stupore che ho letto su un’agenzia per la definizione di Hezbollah come terroristi islamici. Se si scavano tunnel sotterranei a decine di metri che sconfinano nel territorio israeliano, non penso si faccia per andare a fare la spesa»: Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, in visita in Israele ha criticato il partito sciita libanese dimenticando la presenza dei militari italiani in Libano per la missione Unifil, ora addirittura a guida tricolore. La semplificazione operata dal segretario del Carroccio mostra una inaccettabile superficialità nel rilasciare dichiarazioni che possono mettere a rischio la sicurezza della missione italiana in Medio Oriente.
La preoccupazione del Ministero della Difesa
“Preoccupazione” e “imbarazzo”: sono questi gli elementi che emergono dal ministero della Difesa e del comando italiano ad Unifil a seguito del post pubblicato dal ministro degli Interni Matteo Salvini, che ha definito Hezbollah come dei “terroristi islamici”. “Non vogliamo alzare nessuna polemica, ma tali dichiarazioni mettono in evidente difficoltà i nostri uomini impegnati proprio a Sud nella missione Unifil, lungo la blue line. Questo perché il nostro ruolo super partes, vicini a Israele e al popolo libanese, è sempre stato riconosciuto nell’area. Tra l’altro l’Onu la sua parte la sta già facendo, c’è una missione, si chiama Unifil, da oltre 12 anni, e il comando è oggi sotto la guida italiana per la quarta volta”.
La reazione del M5S (Manlio Di Stefano)
“La geopolitica è materia complessa e necessita di competenze e sensibilità, non a caso e’ materia della Farnesina. Parlare di Hezbollah, di Libano, di Gaza, di Israele e di Palestina significa studiare oltre 70 anni di storia di conflitti (e quasi 2000 di popoli) e capirne mutazioni, società e possibilità concrete. Farlo senza cognizione di causa, solo per schierarsi dalla parte del più forte, fa male a quei popoli, alla pace e ai nostri uomini in missione Unifil. La spettacolarizzazione di tutto porta a gaffe pericolose che andrebbero evitate”. Lo scrive su Facebook Manlio Di Stefano del MoVimento 5 Stelle, sottosegretario agli Affari Esteri.
La replica di Fratelli d’Italia con Giovanbattista Fazzolari
“Hezbollah è un’organizzazione politica e una milizia armata, che attualmente nello scenario medio-orientale combatte al fianco di russi e dell’esercito siriano contro l’Isis. La dichiarazione del ministro Salvini, che definisce Hezbollah senza possibilità di appello come terroristi, deve essere letta come un cambio di posizione della Lega su Assad e sull’intervento russo in Siria? Noi di Fratelli d’Italia non abbiamo cambiato idea, tra i tagliagole dello Stato islamico e il regime di Assad, stiamo dalla parte di Assad”. Lo ha dichiarato in una nota il senatore di Fratelli d’Italia, Giovanbattista Fazzolari, responsabile del programma di FdI.
Vedi anche:
https://bondenocom.wordpress.com/2018/11/29/non-avete-il-potere-quindi/