La sveglia

Ovviamente tutta l’operazione parte con l’obiettivo ufficiale di ” combattere l’ISIS”, con le forze militari sotto il controllo NATO senza alcuna autorizzazione dell’ONU nè tanto meno alcun permesso del governo siriano che ha ben chiaro quale sia la reale finalità dell’ISIS e chi lo ha creato e perché.
Una operazione analoga a quanto fatto in Libia con alcune varianti dovute alla coriacea resistenza siriana che dura da 4 anni e mezzo, grazie al suo esercito ed al sostegno dell’Iran all’alleato siriano e grazie alle forniture militari ed assistenza della Russia di Putin che, in ogni caso, “ha mangiato la foglia”, come si dice in gergo e non rimarrà passivamente ad assistere ad una demolizione controllata del suo alleato siriano dove, fra l’altro, esiste l’unica base navale russa nel Mediterraneo. Ci possiamo scommettere. – See more at: https://bondenocom.wordpress.com/2016/03/09/vista-la-fotografia/

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11 Responses to “La sveglia”

  1. A persone dotate di un po’ di testa l’azione dimostrativa russa che ha colpito postazioni dell’Isis com missili da crociera lanciati dalle navi sul Mar Caspio dovrebbe far pensare dieci volte a una partecipazione che in questo contesto ci pone di fatto in contrapposizione con la Russia, come dimostra la ridicola reazione della Nato per lo sconfinamento di qualche centinaio di metri di un jet russo nello spazio aereo turco ( vedi nota). E con la premessa che questa opposizione ha il suo fulcro logistico, comunicativo e organizzativo proprio sul nostro territorio (il MUOS di Sigonella n.d.r.). Ricordo solo di sfuggita ai delibatori del mito americano nelle sue più funeste manifestazioni, che gli Usa non hanno proprio nulla per fermare i nuovi cruise russi. Di fatto acconsentendo a queste sconcertanti avventure stiamo intraprendendo una strada che pone le premesse per farci diventare principale terreno di scontro.
    https://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2015/10/08/partiam-partiam-le-bombe-del-bomba/

    #1364
    • Personalmente ritengo che solo l’avanzare della nostra stupidità potrà arrestare (almeno per un po’) il degrado. Guerra, sola igiene del mondo?

      #1365
  2. In Medio Oriente si gioca ormai a carte sco­perte e la Rus­sia pare avere in mano l’asso piglia­tutto. Non solo in Siria: dopo l’apertura di un cen­tro dire­zio­nale con­giunto con ira­cheni, ira­niani e siriani a Bagh­dad, ieri l’Iraq ha aperto all’intervento di Mosca. «Potremmo essere spinti a chie­dere alla Rus­sia di lan­ciare raid aerei in Iraq pre­sto – ha detto ieri il pre­si­dente del comi­tato alla Difesa del par­la­mento ira­cheno, Hakim al-Zamili – Nei pros­simi giorni o set­ti­mane deci­de­remo, in base al loro suc­cesso in Siria. Pen­siamo che la Rus­sia potrà avere un mag­giore ruolo in Iraq. Sì, defi­ni­ti­va­mente mag­giore degli americani».
    Chiara Cruciati in
    http://ilmanifesto.info/baghdad-chiama-mosca-usa-sempre-piu-isolati/

    #1366
  3. Ho notato che finora nessuno ha messo in relazione le colpe della Germania con lo “scandalo” Volkswagen che è stata chiaramente una misura punitiva per gli “allargamenti” tedeschi in geopolitica.
    https://terzapaginainfo.wordpress.com/2015/10/04/le-colpe-della-germania/

    #1369
  4. Oggi il neocapitalismo imperante ci mostra soltanto lo scontro – commerciale, armato, propagandistico – fra una spietata élite finanziaria, che accentra il potere a livello globale e rastrella tutte le risorse del pianeta, e gruppi dominanti “dissidenti” o addirittura ribelli, come quello della Russia di Putin.

    Assistiamo impotenti al conflitto orizzontale fra una sorta di imperialismo finanziario privato, nato in occidente e alimentato dalla globalizzazione neoliberista, e modelli politico-economici “patriottici” in cui la potenza e la sovranità dello stato, nazionale o federale che sia, giocano ancora un ruolo determinante.
    http://pauperclass.myblog.it/2015/10/15/il-risiko-mondiale-la-lotta-classe-eugenio-orso/

    #1370
  5. Volete cambiare auto? Arruolatevi!
    Il mistero di come centinaia di nuovissimi autocarri Toyota, tutti uguali, siano finiti in Siria e siano nelle mani dell’ISIS è risolto. Non solo i governi USA e britannico hanno ammesso in passato di averli forniti, ma le loro forze militari e le loro agenzie di intelligence hanno solcato i confini di Turchia, Giordania, e perfino Iraq, da cui queste colonne di autocarri devono essere necessariamente passate per finire in Siria – anche se sono stati altri agenti regionali a fornirli. Se le precedenti ammissioni di aver fornito i veicoli coinvolgono l’Occidente direttamente, il fatto che nulla sembra aver impedito le operazioni di consegna lungo i confini implica che l’Occidente è complice con altri paesi nell’aver fornito di veicoli i terroristi siriani.
    http://vocidallestero.it/2015/10/15/global-research-risolto-il-mistero-degli-automezzi-toyota-in-mano-allisis-li-hanno-forniti-gli-usa/

    #1371
  6. Stanno per arrivare in Italia le nuove bombe nucleari statunitensi B61-12, che sostituiscono le precedenti B61. Lo conferma da Washington, con prove documentate, la Federazione degli scienziati americani (Fas). Lo scienziato nucleare Hans Kristensen, direttore del Nuclear Information Project alla Fas, scrive che è in corso a tale scopo l’upgrade della base della U.S. Air Force ad Aviano (Pordenone) e di quella di Ghedi Torre (Brescia). Lo prova una foto satellitare, che mostra la costruzione ad Aviano di una doppia barriera attorno a 12 bunker con copertura a volta, dove gli F-16C/Ds della 31st Fighter Wing Usa sono pronti al decollo con le bombe nucleari.
    http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=52123

    #1373
  7. La Russia ha un certo monopolio sulle forniture di gas necessarie per l’economia europea. Questo dà la Russia una base economica semi-permanente per finanziare il suo programma di politica estera e mantenere la propria strategia geopolitica. Gli Stati Uniti ei loro alleati della NATO vogliono metter fine a quel monopolio, ma per realizzare questo, deve essere costruita una condotta dagli stati del Golfo sunnita, a partire dal Qatar, che passi per la Giordania e la Siria, e prosegua in Turchia. Dalla Turchia, le forniture di gas saranno distribuite in Europa, minacciando in modo efficace l’ attuale assetto della Russia con l’Unione Europea e mettendo la sua economia in uno stato di incertezza. Questo alla fine porterebbe a una fuga di investimenti dalla Russia producendo quindi un danno permanentemente a ciò che resta dell’economia della Russia dipendente dalle risorse.
    http://vocidallestero.it/2015/10/21/zero-hedge-i-media-americani-mainstream-infine-lo-ammettono-il-conflitto-siriano-e-una-guerra-per-procura-tra-usa-e-russia/

    #1374
  8. https://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2015/10/22/la-siria-e-una-severa-maestra-e-getta-in-angoscia-la-nato/
    La Siria non è che una conferma in grande stile: la Russia è in grado di bloccare tutte le comunicazioni Nato, comprese quelle satellitari, in un raggio di 600 km ( vedi qui ) cosa ammessa tra i denti anche dal comandante in capo della Nato Breedlove. In una parola la Russia è avanti nella guerra elettronica.
    (E forse la risposta Nato sta nel MUOS)

    #1375
  9. tutto il senso di queste grandi manovre non riguarda affatto le strategie difensive, ma quelle di attacco: il clou delle esercitazioni sono infatti le prove di sbarco con appoggio aereo navale o quelle di assalto preparate nei cinque Paesi dell’est non ancora membri della Nato, ma dentro il sistema militare americano in funzione anti russa. Insomma la trident juncture è una preparazione all’attacco rapido sia per mare che per terra, destinata appunto ad oliare le capacità di intervento della Nato Response Force e istituendo un gruppo ristretto di 5000 uomini praticamente sempre pronti
    https://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2015/10/25/protesta-contro-il-regime-nato-che-arruola-anche-le-ong/

Fronte europeo

I 13 punti dell’ ultimo accordo di Minsk (http://www.gdp.ch/mondo/accordo-di-minsk-ecco-i-13-punti-id61608.html), a mio modestissimo parere, lasciano del tutto insoluti i problemi di fondo che hanno portato a questa situazione.

Abbastanza improbabile ritengo anche che l’OSCE (una specie di ONU europea) possa monitorare il rispetto della tregua da satellite,  senza l’interposizione di truppe tra le due fazioni.

Rimane anche presente l’equivoco di fondo che addossa a Putin la responsabilità di tutto ciò che fanno e faranno i “ribelli” mentre la responsabilità dell’ occidente in quello che fa e farà Poroshenko sembra che non esista (però l’ FMI  gli ha raddoppiato a 40 milioni di dollari la linea di credito).

Sulla totale assenza dell’Europa nel negoziato abbiamo già scritto in altra sede: https://terzapaginainfo.wordpress.com/2015/02/10/la-grande-assente-e-il-convitato-di-pietra/

Del resto la cosa è abbastanza logica visto che la questione militare è in mano della NATO e quella economica in mano alla BCE.