Cineforum a Bondeno

Un titolo decisamente di altri tempi per ricordare un percorso dagli anni ’70 (del secolo scorso) ad oggi, sulla scorta di alcuni personali ricordi.

All’inizio era il 16mm che consentiva l’attività di cineforum in parrocchie, scuole, biblioteche e così è accaduto anche a Bondeno fino al 1974 (e anche dopo); in questa data c’è stata una sorta di “salto di qualità”: in collaborazione col cinema Argentina la appena istituita Biblioteca Comunale organizzò una rassegna di 8 film (vedi il  documento).

Così fu anche per il 1975 e 1976, fino a marzo; a questo punto, ad ottobre 1976,  si inserì il CSA di Borgo Paioli che, con le stesse modalità, arrivò fino al febbraio 1979.

Ad esso (dopo un primo esperimento nell’ ottobre 1978)  subentrò l’ENDAS, che, da aprile-maggio 1979, arrivò. con 12 rassegne, fino al 1982 (tra parentesi nello stesso periodo operò anche Radio Alto Ferrarese che organizzò una sua rassegna presso il cinema Grandi, che ospitava anche rassegne teatrali).

Quello che NON è successo dopo lo abbiamo visto tutti e se ne parla in una pagina del sito web del circolo del cinema Fuori Quadro, sorto a Bondeno nel 1996,  che esiste ormai solo virtualmente.

Del resto abbiamo potuto constatare di recente, nel corso della manifestazione “Ricominciamo dal futuro”, che anche la presentazione di un nuovo film auto-prodotto e realizzato da un giovane regista ferrarese e  presentato in anteprima a Bondeno, non ha suscitato alcun interesse in una popolazione pigra e satolla.

Premio video

La prima edizione di Corto e Fieno ha evidenziato l'importanza delle rappresentazioni cinematografiche del mondo rurale nel cinema contemporaneo. Dato l'interesse suscitato dalle immagini e i suoni della ruralità, la seconda edizione del festival si propone di far crescere questo spazio culturale nel quale guardare, ascoltare e discutere i film che raccontano del rapporto diretto dell'uomo con la sua terra. L'idea è di portare l'attenzione sulla cultura rurale, sia del nostro territorio sia di
altre zone del mondo, per proporla come esempio in una strategia innovativa rivolta a una decrescita felice. Il cinema permette così di creare momenti di conoscenza e scambio con altri territori e con altre comunità che intendono costruire una memoria storica della loro tradizione rurale attraverso l'uso dell'intervista, del video e del cortometraggio.

Il festival si svolgerà a Ameno e Armeno (NO) a settembre 2011

Due le sezioni del festival:
La sezione "Frutteto": è il concorso di cortometraggi con cui il festival intende dare spazio in particolar modo a esordienti, giovani cineasti, sperimentatori, e più in generale a produzioni indipendenti "dal basso". Lo scopo di questa sezione è di incentivare progetti cinematografici a budget ridotto, focalizzati sul mondo rurale.

La sezione "Cinema acerbo" è un concorso per gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori. "Cinema acerbo" intende valorizzare la creatività cinematografica degli studenti che scelgono il mondo rurale come oggetto dei propri laboratori di produzioni audiovisive. Lo scopo di questa sezione è portare l'attenzione dei soggetti attivi nella scuola - studenti, insegnanti, dirigenti - sia sull'uso della rappresentazione cinematografica sia sull'importanza di una riflessione sul territorio e
in particolare sulla ruralità.

Sono previsti premi per i primi tre film classificati, l'importo sarà comunicato a tempo debito sul sito http://www.asilobianco.it

In allegato i bandi di concorso 2011 completi. Vi preghiamo di darne diffusione attraverso i vostri canali di comunicazione.

Il termine per l'invio delle opere è il 30 luglio 2011

I video dovranno essere inviati a:
Associazione Culturale ASILO BIANCO
Via Zanoni 17, 28010 Ameno (NO)
per ulteriori informazioni contattare:
Ersilia Medina - segreteria@asilobianco.it

Potete scaricare i bandi dal sito del circolo "Fuori Quadro"

Film 2010

bondeno
Bondeno 1974

Come l‘anno scorso, inseriamo una lista di film “da vedere” , tra quelli usciti nel 2010

Titolo Regista
Adèle e l’enigma del faraone Luc Besson
Gli amori folli Alain Resnais
Il canto delle spose Karin Albou
Cella 211 Daniel Monzòn
Debito di ossigeno Giovanni Calamari
Departures Yojiro Takita
Il figlio più piccolo Pupi Avati
Lourdes Jessica Hausner
I mercenari Sylvester Stallone
Moon Duncan Jones
La nostra vita Daniele Luchetti
Promettilo! Emir Kusturica
Le quattro volte Michelangelo Frammartino
A Serious Man Ethan & Joel Coen
Tra le nuvole Jason Reitman
L’uomo che verrà Giorgio Diritti
L’uomo nell’ombra Roman Polanski
Vedozero Andrea Caccia
Wall Street. Il denaro non dorme mai Oliver Stone

L'altro cinema

BOLDINI Cinema Boldini
Via Previati 18 Orario:
21.00; festivi anche 18.00; sabato h. 20.30 e 22.30
Ingresso: a pagamento
Dal 10 al 16 dicembre Informazioni
Tel. 0532 241419-247050 Nowhere boy di Sam Taylor Wood
http://www.arciferrara.org/index.phtml?id=31 cod. 03   S. SPIRITO Cinema S. Spirito
Via Resistenza 7 Orario:
venerdì: ore 21.00; sabato e lunedì: 20.30 e 22.30; domenica: 18.20-20.30-22.30
Ingresso: euro 4,00; ridotto euro 3,00 Dal 10 al 13 dicembre Informazioni
Tel. 0532 200181
cinespirito@libero.it Séraphine di M. Provost

Cinema ragazzi
domenica h. 15.00 e 16.40: Porco rosso
di Hayao Miyazaki. http://digilander.libero.it/cinemasantospirito/home.html cod. 10   FERRARA ULAN BATOR 20.000 km. attraverso l’Asia centrale Cinema Boldini
Via Previati 18 Orario:
21.00
Ingresso: gratuito 15 dicembre Informazioni
Tel. 0532 241419 / 247050 Proiezione del film-documentario di M. Gadda
http://www.arciferrara.org/index.phtml?id=31 cod. 30   L’UNICA VIA Don Santo Perin Confartigianato – Sala Zarri
Via Veneziani 1/5 Orario:
15.00
Ingresso: gratuito ma su prenotazione 15 dicembre Informazioni
Tel. 0532 786111 / 786110 Proiezione del film documentario sulla vita di Don santo Perin cod. 30

In realtà non è del tutto “altro”, ma, di questi tempi, non si può pretendere di più. A questo proposito l’anno scorso avevamo presentato una lista di film usciti nel 2009 “da vedere”; visto che nel frattempo qualcuno è uscito a noleggio, la riproponiamo:

titolo regista reperibilità
Alibi e sospetti Pascal Bonitzer bondeno
Basta che funzioni W.Allen certa
Bastardi senza gloria Q.Tarentino certa
Capitalism: a love story M.Moore possibile
Frost/Nixon. Il duello Courtney Hunt certa
The informant S.Soderbergh possibile
Lebanon Samuel Maoz
Louise-Michel Delepine-Kervern
Il mio vicino Totoro Miyazaki
Nastro bianco M.Haneke
Parnassus T.Gilliam certa
Questione di punti di vista J.Rivette certa
Ricky F.Ozon
Segreti di famiglia F.F.Coppola
Settimo cielo Andreas Desen
Tre lire primo giorno Andrea Pellizzer
Tulpan Sergei Dvortsevoy
Valzer con Bashir Ari Folman
Videocracy Erik Gandini certa

Prossimamente pubblicheremo quella del 2010.

I titoli di Saul Bass

manifesto

Bass on Titles

L’arte di Saul Bass nei 50 anni di Psycho

di Massimo Malaguti

Che cosa hanno in comune aziende come Kleenex, Minolta, United Airlines e films come Psycho (1960) di Alfred Hitchcock o Casino (1996) di Martin Scorsese? La risposta sta nella origine comune della loro “identità”: la loro immagine presso il pubblico è il frutto della capacità creativa di un grande protagonista della grafica del ‘900, Saul Bass.

La sua arte si è esercitata nell’ambito della comunicazione aziendale, con la creazione dei marchi e dell’immagine coordinata di importanti aziende multinazionali, ma la sua fama internazionale deriva dalla attività di geniale ideatore dei titoli di testa di alcuni dei più celebri film del secolo scorso.

Per comprendere quale sia stata l’influenza esercitata da Bass nell’industria della comunicazione e, più in generale, nell’industria culturale del ventesimo secolo, bisogna risalire alla fine degli anni ’40.

I titoli di testa dei films servivano allora unicamente ad accogliere i ritardatari in sala, tanto che le luci venivano effettivamente spente dopo il loro scorrimento. D’altra parte, la fruizione dello spettacolo cinematografico allora aveva (e in Italia sarà così perlomeno sino agli anni ’70) modalità decisamente legate all’intrattenimento popolare: il pubblico “andava al cinema” prima ancora che “a vedere un film”.

Nel 1948 il Governo Federale USA aveva emanato una legge che impediva alle grandi “majors” hollywoodiane di detenere sale cinematografiche in cui proiettare solo i propri films (come nel caso di Paramount). Questa legge favorì il nascere di piccole ma ambiziose case di produzione indipendenti che, non potendosi permettere dipartimenti interni dedicati al design ed alla grafica, ricorrevano per la realizzazione dei titoli di testa a consulenti esterni. Nello stesso periodo i titoli di testa andavano assumendo una importanza crescente: lo spettacolo cinematografico in America era infatti entrato in competizione con la televisione, ed era quindi alla ricerca di offrire agli spettatori una esperienza di intrattenimento che presentasse elementi diversi e nuovi rispetto a quella televisiva.

L’opera di Saul Bass si inserisce in questo contesto: la sua visione del film come “prodotto” cui assegnare un marchio ed un “logo” distintivo deriva dalla sua formazione di designer grafico. Nasce così l’ “identità” di film come Anatomia di un omicidio o L’uomo dal braccio d’oro di Otto Preminger, per cui Bass disegnò il famoso “braccio” contorto e stilizzato la cui immagine campeggiava in primo piano sui manifesti dell’epoca, “rubando la scena” (fatto inaudito per quei tempi) ai volti dei protagonisti Frank Sinatra e Kim Novak.

La capacità di Bass di introdurre lo spettatore nella “tensione” del racconto cinematografico suscitò una vera e propria rivoluzione nel mondo del cinema: Bass fu il primo “titolista” ad essere accreditato nei titoli di testa stessi. “Titles by Saul Bass” divenne il segno distintivo di molti films di grande successo, mentre sulle “pizze” delle pellicole cominciava a comparire un messaggio direttamente indirizzato al proiezionista che diceva: ”Spegnere le luci in sala prima dell’inizio dei titoli di testa”.

Un esempio famoso di questo approccio “evoluto” all’intrattenimento cinematografico è rappresentato da Psycho di Hitchcock, di cui ricorre quest’anno il cinquantenario, per cui Bass disegnò i titoli di testa (musicati da Bernard Hermann) e ideò lo storyboard della famosa “sequenza della doccia”.

“Nessuno spettatore sarà ammesso in sala dopo l’inizio del film”: così recitava il messaggio che accompagnava i manifesti e la comunicazione pubblicitaria di Psycho. L’opera di Saul Bass contribuì a definire gli elementi specifici del prodotto cinematografico, dal punto di vista della “identità”, della comunicazione e della fruizione, e a determinare così la vera e propria forma compiuta della più importante espressione dell’industria culturale del ‘900.

Bass on Titles è il titolo di un seminario, a cura di Massimo Malaguti, che si terrà venerdì 3 dicembre alle ore 21 presso la Sala Conferenze “azzurra” in Via Matteotti 10 a Bondeno.

Nel corso della serata sarà possibile rinnovare la tessera del circolo del cinema Fuori Quadro per il 2011.