
Bass on Titles
L’arte di Saul Bass nei 50 anni di Psycho
di Massimo Malaguti
Che cosa hanno in comune aziende come Kleenex, Minolta, United Airlines e films come Psycho (1960) di Alfred Hitchcock o Casino (1996) di Martin Scorsese? La risposta sta nella origine comune della loro “identità”: la loro immagine presso il pubblico è il frutto della capacità creativa di un grande protagonista della grafica del ‘900, Saul Bass.
La sua arte si è esercitata nell’ambito della comunicazione aziendale, con la creazione dei marchi e dell’immagine coordinata di importanti aziende multinazionali, ma la sua fama internazionale deriva dalla attività di geniale ideatore dei titoli di testa di alcuni dei più celebri film del secolo scorso.
Per comprendere quale sia stata l’influenza esercitata da Bass nell’industria della comunicazione e, più in generale, nell’industria culturale del ventesimo secolo, bisogna risalire alla fine degli anni ’40.
I titoli di testa dei films servivano allora unicamente ad accogliere i ritardatari in sala, tanto che le luci venivano effettivamente spente dopo il loro scorrimento. D’altra parte, la fruizione dello spettacolo cinematografico allora aveva (e in Italia sarà così perlomeno sino agli anni ’70) modalità decisamente legate all’intrattenimento popolare: il pubblico “andava al cinema” prima ancora che “a vedere un film”.
Nel 1948 il Governo Federale USA aveva emanato una legge che impediva alle grandi “majors” hollywoodiane di detenere sale cinematografiche in cui proiettare solo i propri films (come nel caso di Paramount). Questa legge favorì il nascere di piccole ma ambiziose case di produzione indipendenti che, non potendosi permettere dipartimenti interni dedicati al design ed alla grafica, ricorrevano per la realizzazione dei titoli di testa a consulenti esterni. Nello stesso periodo i titoli di testa andavano assumendo una importanza crescente: lo spettacolo cinematografico in America era infatti entrato in competizione con la televisione, ed era quindi alla ricerca di offrire agli spettatori una esperienza di intrattenimento che presentasse elementi diversi e nuovi rispetto a quella televisiva.
L’opera di Saul Bass si inserisce in questo contesto: la sua visione del film come “prodotto” cui assegnare un marchio ed un “logo” distintivo deriva dalla sua formazione di designer grafico. Nasce così l’ “identità” di film come Anatomia di un omicidio o L’uomo dal braccio d’oro di Otto Preminger, per cui Bass disegnò il famoso “braccio” contorto e stilizzato la cui immagine campeggiava in primo piano sui manifesti dell’epoca, “rubando la scena” (fatto inaudito per quei tempi) ai volti dei protagonisti Frank Sinatra e Kim Novak.
La capacità di Bass di introdurre lo spettatore nella “tensione” del racconto cinematografico suscitò una vera e propria rivoluzione nel mondo del cinema: Bass fu il primo “titolista” ad essere accreditato nei titoli di testa stessi. “Titles by Saul Bass” divenne il segno distintivo di molti films di grande successo, mentre sulle “pizze” delle pellicole cominciava a comparire un messaggio direttamente indirizzato al proiezionista che diceva: ”Spegnere le luci in sala prima dell’inizio dei titoli di testa”.
Un esempio famoso di questo approccio “evoluto” all’intrattenimento cinematografico è rappresentato da Psycho di Hitchcock, di cui ricorre quest’anno il cinquantenario, per cui Bass disegnò i titoli di testa (musicati da Bernard Hermann) e ideò lo storyboard della famosa “sequenza della doccia”.
“Nessuno spettatore sarà ammesso in sala dopo l’inizio del film”: così recitava il messaggio che accompagnava i manifesti e la comunicazione pubblicitaria di Psycho. L’opera di Saul Bass contribuì a definire gli elementi specifici del prodotto cinematografico, dal punto di vista della “identità”, della comunicazione e della fruizione, e a determinare così la vera e propria forma compiuta della più importante espressione dell’industria culturale del ‘900.
Bass on Titles è il titolo di un seminario, a cura di Massimo Malaguti, che si terrà venerdì 3 dicembre alle ore 21 presso la Sala Conferenze “azzurra” in Via Matteotti 10 a Bondeno.
Nel corso della serata sarà possibile rinnovare la tessera del circolo del cinema Fuori Quadro per il 2011.