Forse quello che troverete qui scritto, non interesserà a molti, poiché rientra nella mia sfera personale, però lo pubblico per informare ogni cittadino ignaro o “ignorante” come me, che non sa o non ha avuto modo di sapere (decidete voi) di una norma che la legge impone e che tutti dovrebbero conoscere.
Ore 10.00 aeroporto di Roma Ciampino, mi trovo presso la porta d’imbarco, con tutta la famiglia al seguito (mia moglie e due figli minori).
Dopo aver sostenuto la fila d’ingresso in una piccolissima hall di attesa, dove allo stesso tempo si assiepavano circa 1000 persone intrecciate e ammassate tra un imbarco e l’altro (per lo meno 5 contemporaneamente) arrivo alla porta d’ingresso, dove mostro all’impiegato il documento e la carta d’imbarco.
La signorina mi chiede se ho il documento per mio figlio di 8 anni e io gli faccio notare che è sul mio passaporto.
La signorina mi obietta che la normativa è cambiata e che dal 26 giugno scorso, il bambino deve essere munito di documento individuale.
Dapprima credo a uno scherzo, poi mi porta da un funzionario di polizia per avere delucidazioni.
Nel frattempo l’imbarco chiude.
La bile mi sale e il poliziotto in questione mi notifica che purtroppo quel documento (il passaporto) non è più valido, per quanto concerne mio figlio.
Faccio notare all’agente che avevo eseguito regolare check-in online con la Ryanair e che quando avevo inserito mio figlio, con i dati del mio passaporto, come avevo sempre fatto, non mi era stato rifiutato.
Il poliziotto m’invita alla calma ricordandomi che lui è un pubblico ufficiale e facendomi intendere che il mio comportamento avrebbe potuto subire delle conseguenze.
Aggiunge che, questa nuova direttiva, era stata ampiamente divulgata sui media e in tv.
Io gli rispondo che non vedo la televisione da anni e oltretutto penso, che rendere vano un documento (emesso dalla Questura con scadenza 2016, dove io e mio figlio siamo stati regolarmente registrati e accettati) tramite una normativa, meriterebbe, di essere notificato individualmente e non attraverso gli organi di stampa.
Una nuova direttiva europea impone dal 26 giugno 2012 di avere un documento individuale per i minori e invalida quindi l’ammissione avvenuta in precedenza sui passaporti dei genitori.
Mi piacerebbe domandare a voi lettori, in quanti eravate a conoscenza di questa nuova normativa? Naturalmente mi rivolgo a chi già aveva ammesso un minore sul proprio documento, i restanti sicuramente si saranno adeguati, dovendo necessariamente fare un nuovo documento.
Mi scuso ancora per questo personalismo, capisco che molti di voi sono vittime ogni giorno di ben più gravi soprusi.
Perdita del posto di lavoro, aumento tasse, e un sistema europeo dove invece molti non sanno che le regole fiscali imposte, sono dovute all’ingresso in costituzione del Fiscal compact, che con l’obbligo del pareggio di bilancio, contribuisce a eliminare servizi ai cittadini, a chiudere le aziende e togliere posti di lavoro, forse anche questo meriterebbe di essere spiegato nei TG.
Per sapere qualcosa bisogna vedere la televisione, leggere i giornali e ascoltare quindi, perché i politici usano indebitamente i soldi pubblici e poi sono prosciolti, perché Monti è costretto ogni giorno ad applicare normative europee che ci tolgono diritti sul lavoro, tagliano servizi, imponendo lo spending review in modo da salvare la nazione.
Per sapere pertanto, che il mio passaporto con scadenza 2016, per quanto concerne il riconoscimento di mio figlio, non era più valido, lo dovevo apprendere, attraverso i mezzi d’informazione gli stessi che prima m’istruiscono circa i discutibili provvedimenti presi dalle istituzioni e poi, li giustificano a causa del deteriorarsi del quadro macroeconomico.
Vi lascio immaginare la mia reazione, ho chiesto anche l’arresto. Nessuno ha avuto il coraggio di farlo, neanche di fronte alle mie urla ingiuriose, nei confronti di uno Stato che non mi ha tutelato come cittadino, una compagnia aerea che non mi aveva fatto nessuna segnalazione e quindi non mi ha rispettato come cliente, e l’incapacità delle forze dell’ordine presenti, di calmarmi oppure di assumersi la responsabilità di cercare una soluzione.
Potevano rilasciarmi un visto temporaneo? (dovevo andare a Siviglia comunità europea)
Potevano farmi avere un posto in un altro volo? (lasciandomi il tempo di fare un documento, una carta d’identità che per altro ho ottenuto nel giro di un’ora nella mia delegazione di appartenenza)
La legge non “ammette ignoranza” ed io lo sono, specialmente perché certe situazioni si dovrebbero affrontare senza eccessi d’ira, che non fanno bene ai nostri figli, costretti a loro volta ad essere spaventati spettatori e questo è il male più grande della società attuale che ci rende vittime e carnefici allo stesso tempo.
Capisco che avete altro da pensare, lo so che i quasi mille euro persi, per andare ad assistere al matrimonio di un caro amico in Spagna non sono nulla in confronto a quello che ogni giorno v’impongono.
Lo so che molti di voi sono in attesa di un intervento da mesi (personalmente sono 8 mesi che aspetto una chiamata per un intervento di ernia ), lo so che vi hanno messo in cassa integrazione, capisco che quel farmaco che vi serviva non ve lo passano più e siete inferociti, capisco che i vostri figli non trovano uno straccio di lavoro e ciò vi deprime.
Queste situazioni sono molto più gravi dei miei mille euro (circa un mese del mio stipendio) persi, quindi mi rivolgo a tutte le persone che hanno assistito alle mie ingiurie e alle quali ho dato degli omertosi facendogli presente che il loro tacere, di fronte alle altrui avversità, non ripaga, continuare a pensare che finché non tocca a me non mi riguarda, non ci aiuta a essere delle brave persone e dei cittadini consapevoli.
Non mi scuso assolutamente con lo Stato italiano, dal quale ogni giorno di più non mi sento rappresentato, poiché se deve notificarmi un pagamento, me lo invia a casa, mentre se deve invalidare un documento, lascia il compito alla propaganda mediatica.
Non chiederò scusa nemmeno a quei funzionari preposti all’ordine pubblico che non hanno saputo dirmi altro che, “io avrei dovuto sapere”, perchè “la legge non ammette ignoranza”.
Non li perdono perché, nella veste di tutori dell’ordine, non sono stati in grado di prendere una decisione:
-non mi hanno arrestato per oltraggio
-non hanno cercato di calmarmi (mi sarebbero potute scoppiare anche le coronarie, credo che mi abbiano sentito fino a Ciampino città)
– hanno lasciato che continuassi a creare il caos in tutto l’aeroporto senza intervenire.
Questa è l’Italia, ed io ne faccio parte.
Forse solo io non lo sapevo, ma nel caso in cui qualcun’altro non ne fosse a conoscenza, se avete un minore sul vostro passaporto, potete anche strappare quella pagina, tanto non è più valida.
Marco Stugi
http://www.lolandesevolante.net/blog/2012/10/odocumento/
Una volta le favole si raccontavano per educare il popolo, adesso si raccontano per ingannarlo.
Il potere non perde tempo in baruffe; gli bastano alcune paginette d’intenti, e uno scopo: a esso tutto subordina, a qualsiasi prezzo, di popoli, paesi e vite.
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Dall’intervista a Varoufakis:”Non è che non sia andata bene, è che proprio vi è stato un netto rifiuto di entrare negli argomenti economici. Di netto. Poni in luce un argomento su cui hai veramente studiato, per far si che sia logicamente coerente, e ti guardano con degli sguardi vuoti. E’ come se tu non avessi parlato, quello che rispondono è indipendente da quello che tu hai detto. Potresti anche aver cantato l’inno svedese,ed avresti la stessa risposta. E questo è incredibile per chi è abituato ad un dibattito accademico. La controparte non risponde mai. Non c’è mai stata una discussione. Non è stato neppure un problema, semplicemente era come se una parte non avesse mai risposto”.
http://scenarieconomici.it/estratto-dellintervista-a-varoufakis/
Ha detto di aver trascorso il mese scorso ad avvertire il gabinetto greco che la BCE avrebbe chiuso le banche della Grecia per imporre un accordo. Quando lo avessero fatto, egli era pronto a fare tre cose: emettere pagherò denominati in euro; applicare un “haircut” sui bond greci emessi nel 2012, con una riduzione del debito della Grecia; e prendere il controllo della Banca di Grecia sottraendolo alla BCE.
Come 74 anni fa, la risposta tedesca è stata un “arrendetevi senza condizioni”: all’epoca, i panzer scesero rapidamente a Marburg, Lubjana, Zagabria, Sarajevo, Belgrado, Sofia, Salonicco ed issarono la bandiera nazista sul Partenone. Poi, arrivarono gli italiani, che erano ancora fermi a Gianina, sui monti dell’Epiro. Oggi – metaforicamente – Schauble (il vero Mefistofele della vicenda) ha dato nuovamente l’ordine a Guderian di fare piazza pulita – con ogni mezzo – della resistenza greca. Il generale Tsipras è stato obbligato a chiedere un armistizio: tre giorni di tempo per consegnare 50 denari, 50 denari che equivalgono – approssimativamente – al valore delle Cicladi, o delle antichità greche. Il resto lo pagherà il popolo greco, in comode rate da fame.
http://carlobertani.blogspot.com/2015/07/blitzkrieg.html
Qualcosa è davvero cambiato, ma non la sostanza: semplicemente l’oligarchia europea ha dato retta a Machiavelli e ha pensato che non è più tempo di provare ad essere amata dopo l’impoverimento generale che ha provocato, ma è venuto il momento in cui è più opportuno essere temuta. Una bella lezione ad Atene eviterà per il futuro ribellioni in altri e più importanti Paesi, farà abbassare la cresta ai tentativi di restaurazione democratica.
https://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2015/07/15/leuropa-e-il-tiranno-finanziario-si-affidano-a-machiavelli/
l’Europa di cui oggi si parla non è altro che un sistema normativo e un apparato tecnocratico finalizzati a promuovere il completo dominio sulla società dell’economia dei mercati finanziari globalizzati: il loro carattere sovranazionale serve appunto ad aggirare gli ostacoli nazionali alla circuitazione senza limiti, ed esclusivamente secondo i determinismi di un’economia completamente autoreferenziale, di capitali e merci.
Ma l’economia globalizzata dei mercati finanziari è a dominanza americana. Ne consegue, sillogisticamente, che l’Europa a favore della quale gli Stati nazionali si stanno privando di molte loro prerogative non serve affatto a inserirli in una nuova potenza continentale indipendente, ma svolge un ruolo esattamente contrario.
Massimo Bontempelli, Diciamoci la verità sull’Europa, edizioni CRT, Pistoia 2001
http://www.appelloalpopolo.it/?p=13950
il “golpe” condotto contro il governo greco è la dimostrazione empirica, concreta, di quella che fino a due settimane fa sembrava solo il frutto di un’analisi complessa. Ovvero che l’Unione Europea non è affatto uno “spazio politico” entro cui far giocare interessi e programmi socio-politici di ogni tipo, ma una macchina da guerra costruita contro il movimento operaio, i diritti del lavoro, la possibilità stessa di tradurre il conflitto sociale in atti legislativi positivi, in “riforme sociali” di segno progressivo.
Quindi non possono avere più alcuna possibilità di incidere tutte quelle visioni “riformiste” che non prendono atto di questa realtà istituzionale, transnazionale e tendenzialmente apolide, che però sforna decisioni vincolanti per 500 milioni di persone senza che queste possano mai pronunciarsi nel merito di quelle disposizioni.
La Grecia è stata per sua sfortuna il laboratorio in cui questa realtà si è manifestata con particolare chiarezza e durezza.
http://contropiano.org/politica/item/31904-eurostop-ue-irriformabile-serve-un-movimento-che-punti-alla-sua-rottura?acm=4968_1087
hýbris riflette un’azione delittuosa oppure un’offesa personale compiuta allo scopo di umiliare, il cui movente è dato non da un utile ma dal piacere, dall’orgoglio di sé che l’autore dell’atto traeva dalla malvagità dell’atto stesso, mostrando la sua superiore forza sulla vittima.
Quindi, essendo ormai affondati nel nuovo Vecchio Regime euro, non sapendo noi fare la Rivoluzione, rivolgiamo una Supplica a Lorsignori:
“Umilmente ci rivolgiamo alle Signorie Vostre, pregiatissimi Farabutti e Milionari pubblici, esimi Ladri e Dilapidatori di denaro dei bisognosi, per supplicarvi di emanare un necessario provvedimento:
Ordinate, vi preghiamo, ai Vostri Sbirri, Bargelli e Uffiziali che trovassero un Precario o un Disoccupato in violazione di qualcuna delle vostre leggi (la cui durezza voi non sapete neanche cosa sia) di calcolare l’ammontare della sanzione pecuniaria in percentuale al reddito reale del malcapitato. O se – come accade sempre più spesso – il reddito dei malcapitati è da molto tempo pari a zero, vorreste gentilmente sostituire la multa con una semplice bastonatura? Il precedente Ancien Régime faceva così, con reciproca soddisfazione del bastonatore e del bastonato; chè almeno, era gratis”.
Maurizio Blondet
Un sondaggio commissionato dalla CGIL delinea il porto delle nebbie ove si è incagliata la democrazia italiana. Una maggioranza schiacciante della popolazione esprime un giudizio senza appello sulla Unione Europea e sull’Euro. Essi ci hanno danneggiato economicamente e ci impongono regole che distruggono le nostre libertà. L’80% degli intervistati la pensa in questo modo e la vicenda greca ne ha rafforzato le convinzioni. Nello stesso tempo però si è anche rafforzata la maggioranza di chi non vuole cambiare nulla e teme il salto nel buio di ogni rottura con le istituzioni europee e con la moneta unica. Stiamo perdendo e continueremo a perdere sia sul piano delle condizioni di vita che della stessa democrazia, ma non abbiamo alternative alla resa. La rassegnazione alla inevitabilità del peggioramento delle proprie condizioni di vita e di libertà, assieme al timore a reagire, sono il brodo di coltura di ogni operazione autoritaria. Operazione a cui il sistema economico politico che chiamiamo Europa è perfettamente funzionale.
http://contropiano.org/interventi/item/32136-eurodittatura-e-nuova-resistenza
In realtà Varoufakis l’aveva trovata l’alternativa (bocciatagli da Tsipras, ovviamente) ; il passo successivo era passare dalla parte dei BRICS.