Rinascimento nel Novecento

il prossimo appuntamento organizzato dalla Fondazione Ermitage Italia  si terrà Lunedì 14 Maggio alle ore 17  presso la consueta sede  in C.so Giovecca 148 / a, Ferrara.

Per il ciclo di incontri sul Rinascimento nel Novecento,

Patrizia Zambrano

parlerà di

Dal buio alla luce. La scoperta di Sandro Botticelli tra Otto e Novecento

La conferenza di Patrizia Zambrano si inserisce nel ciclo di conferenze della Fondazione Ermitage Italia  dedicate alla riscoperta e all’interpretazione Novecentesca del Rinascimento.

Fra gli autori che più hanno interessato gli studiosi dell’epoca moderna, quando la storia dell’arte era ancora una disciplina agli albori del suo sviluppo, è sicuramente Sandro Botticelli. Patrizia Zambrano ha dedicato diversi studi a questo pittore del Rinascimento fiorentino cercando di districarsi nella difficile congerie di interpretazioni ed errori attributivi che ne hanno spesso confuso l’identità con quella di Filippo e Filippino Lippi. Gli scritti di Bernard Berenson, fra cui i saggi licenziati allo scadere del XIX secolo sulla “Gazette des Beaux-Arts” poi riproposti nel volume The Study and Criticism of Italian Art, sono fra i più complessi e, benché oggi in larga parte superati da ricerche attuali, rimangono paradigmatici per comprendere le impostazioni della critica storico artistica del tempo. Muovendosi tra il metodo positivistico morelliano e l’estetismo di Walter Pater, in contrapposizione alle più corrette conclusioni di Cavalcaselle, Bernard Berenson propose la visione del Rinascimento fiorentino quale fenomeno storico artistico incentrato sulla figura di Botticelli che, durante la conferenza di Patrizia Zambrano, rivivrà di nuova luce.

Patrizia Zambrano è professore associato di Storia dell’Arte Moderna presso Università degli Studi del Piemonte Orientale, “Amedeo Avogadro”. Ha insegnato a lungo presso l’Università della Calabria, dal 2006 è curatrice della Nuova Saggistica Electa con Barbara Agosti e Silvia Ginzburg.  Studiosa del Rinascimento fiorentino ha tenuto importanti conferenze dedicate ai più importanti artisti del periodo quali Sandro Botticelli e Filippino Lippi tra cui: Tre Adorazioni dei Magi di Filippino Lippi e Sandro Botticelli, Londra, National Gallery (1997), Continuità e innovazione. 1472. Filippino Lippi dalla bottega paterna alla bottega di Sandro Botticelli, Londra, National Gallery (1999). A queste hanno fatto seguito fondamentali pubblicazioni sul tema fra le quali si ricordano La cornice Italiana dal Rinascimento al Neoclassico, Electa Milano, 1992 in collaborazione con Franco Sabatelli, Enrico Colle, Filippino Lippi, monografia scritta con Jonathan Katz Nelson, edita da Electa nel 2004 e la curatela del testo di Bernard Berenson Amico di Sandro, sempre per i tipi di Electa, nel 2006. Giornalista pubblicista, ha collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale dell’Arte, Duel, RaiRadio3, Rai1, Diario della settimana, collabora attualmente con diverse testate tra le quali Giudizio Universale e Radio Popolare (Milano).

Gli artisti scrittori

Lunedì 5 Marzo, alle ore 17:00 presso la sede della Fondazione Ermitage Italia, in corso Giovecca 148/A a Ferrara.

Floriana Conte

parlerà de

Gli  artisti–scrittori da Giorgio Vasari a Bernardo de Dominici: una linea

L’osservatorio privilegiato offerto dalla fucina delle Vite pubblicate da Giorgio Vasari nelle due edizioni del 1550 e del 1568 consente di individuare, a partire da esse,  la genesi di un profilo compiuto del moderno artista-scrittore, che affida anche all’opera letteraria la propria fama di artista: dalle Vite e dalla diretta esperienza della cerchia vasariana si passa a illustrare l’attività di pittore e poeta di Salvator Rosa, attivo a Firenze e a Roma nel Seicento, per chiudere sul ruolo assunto dalle Vite di Bernardo de Dominici nel complesso panorama delle reazioni anti-vasariane.

Floriana Conte (24/08/1977) è attualmente borsista presso la Fondazione Ermitage Italia di Ferrara. Dopo la laurea presso l’Università del Salento con una tesi premiata dal Centro Studi sulla Cultura e l’Immagine del Barocco di Foligno, ha conseguito il Perfezionamento (Ph. D.) in Storia dell’Arte e Letteratura italiana presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Tra il 2004 e il 2011 ha svolto a vario titolo attività presso l’Istituto Veneto di scienze, Lettere e Arti, l’Accademia della Crusca, il Kunsthistorisches Institut in Florenz (dove è stata borsista nel 2010), le Università del Salento e di Torino (dove è stata rispettivamente assegnista di ricerca e borsista tra il 2006 e il 2008 e dal 2008 al 2009), la National Art Library e la National Gallery a Londra (dove ha studiato nel 2010 grazie a una Francis Haskell Scholarship), il Museo Ermitage di San Pietroburgo (dove è stata ospite scientifico), l’Accademia Petrarca di Lettere Arti e Scienze di Arezzo (dove ha curato la giornata di studio “Riflettendo su Giorgio Vasari, artista e storico” il 16 dicembre 2011).

Le sue ricerche sono confluite in riviste specializzate come «Paragone/Arte», «Studi secenteschi»,   e il “Burlington magazine”, oltre che in volumi miscellanei, atti di convegni internazionali e cataloghi di mostre.

Si occupa di storia figurativa, iconografia, storia del collezionismo, edizioni di fonti per la storia dell’arte, metodologia della ricerca storico-artistica. Ha studiato, in numerosi contributi e sotto diverse angolazioni, l’opera e la fortuna critica di Vasari; i lessici ecfrastici e tecnici del Seicento; il collezionismo di Carlo Emanuele I di Savoia; l’evoluzione della cultura pittorica e storiografica fiorentina in relazione all’opera di Filippo Baldinucci e alle sue relazioni con gli artisti; l’opera dei gesuiti a Roma nel Seicento attraverso le occorrenze figurative e le illustrazioni dell’opera a stampa di Daniello Bartoli. Da tempo rivolge particolare attenzione a studiare il contesto in cui si forma e opera Salvator Rosa, indagando per questa ragione le vicende artistiche tra Napoli, Firenze, Roma e Milano dall’epoca di Massimo Stanzione fino alla morte di Rosa: oltre a vari studi già ultimati (articoli e relazioni a convegni), a questo argomento sta dedicando un libro che dovrebbe vedere la luce alla fine dell’anno. Per quanto riguarda i prossimi progetti di lavoro, ha in programma di affrontare ancora temi rinascimentali e barocchi e, nell’immediato, sta anche dando corpo a materiali e idee selezionati nel corso di anni per un lavoro sul collezionismo di Luisa Casati che ha il movente principale in una nuova rimeditazione del rapporto della marchesa con il pittore ferrarese Giovanni Boldini e con Gabriele d’Annunzio.

Vasari a Venezia

la Fondazione Ermitage Italia ha il piacere di invitarvi Lunedì 28 Novembre2011, presso la consueta sede di Palazzo Giglioli in C.so Giovecca 148/a Ferrara, alla conferenza di

Caterina Furlan

dal titolo

Vasari e/a Venezia

Nella conversazione si prenderanno in esame i vari aspetti ed implicazioni del primo soggiorno di Vasari a Venezia (1541-1542).

Dopo una breve introduzione finalizzata a dar conto della giovinezza trascorsa dall’artista tra Firenze e Roma, si illustreranno i rapporti intercorsi con alcuni importanti personaggi residenti a Venezia (in particolare Pietro Aretino, il banchiere Francesco Leoni e l’editore Francesco Marcolini) ancora prima del suo approdo nella città lagunare.

Il nucleo centrale dell’intervento sarà imperniato da un lato sull’allestimento dell’apparato per la Talanta, una commedia dell’Aretino scritta appositamente per i membri della compagnia dei Sempiterni, dall’altro sulla decorazione del soffitto di una sala di un palazzo di proprietà di Giovanni Corner, che costituirà un importante punto di riferimento per gli artisti veneziani della più giovane generazione, tra cui Paolo Veronese e Jacopo Tintoretto. Si tratta di vicende sostanzialmente note nei loro aspetti generali, ma rivisitate alla luce dei contributi più recenti e accompagnate da una serie di immagini che renderanno più agevole la comprensione degli argomenti trattati.
Caterina Furlan, già Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Udine, è professore ordinario di Storia dell’arte moderna e direttore della Scuola di specializzazione in beni storico-artistici della stessa Università.

Studiosa di arte del Rinascimento e in particolare dei rapporti tra la cultura figurativa di Venezia e Roma, ha al suo attivo numerose pubblicazioni, tra cui una monografia sul Pordenone (Milano, Electa, 1988). Esperta di storiografia artistica in Italia e in Europa tra Sette e Ottocento, ha curato l’edizione critica della Storia delle belle arti friulane di Fabio di Maniago (Udine, Forum, 1999), nonché la pubblicazione degli atti del relativo convegno internazionale di studio (Udine, Forum, 2001).

Dal 1999 al 2002 ha diretto il Centro regionale di catalogazione e restauro (Passariano, Villa Manin). Attualmente è coordinatrice nazionale di un progetto di ricerca sui cardinali della Serenissima nel Cinquecento e sugli interscambi artistico-culturali tra Venezia e Roma (in collaborazione con l’Università di Cassino).