Il 2 agosto abbiamo avuto l’overshoot day cioè la data che ogni anno cade sempre prima e che è il simbolo della rapida erosione delle risorse non rinnovabili del pianeta e della sua capacità di assorbire i nostri rifiuti, il nostro inquinamento. Una data simbolo che è la certificazione anche scientifica, che chi parla di crescita infinita in un pianeta dalle risorse finite è un autentico pazzo. Stiamo erodendo ogni risorsa come se i nostri figli e nipoti non esistessero.
Le conclusioni sono assai facili da trarre, ci stiamo suicidando. O per meglio dire, un sistema basato sulla crescita e il capitalismo selvaggio ci sta sterminando tutti. E cosa ci facciamo con le mirabolani scoperte della nostra scienza e tecnologia se stiamo distruggendo le basi della vita stessa e della possibilità di esistere su questo pianeta? Ci illudiamo poi che con un po’ di energie rinnovabili e una riverniciatina di verde si possa continuare imperterriti a produrre quantità infinite di merci superflue.
Ma la crescita, la modernità, non dovevano regalarci prosperità e benessere? E dove è questa prosperità e benessere se ci stiamo regalando un futuro da incubo? Dove è questa prosperità e benessere se stiamo esaurendo tutte le risorse non rinnovabili del pianeta e rendendolo una discarica? Se stiamo arrostendo nell’effetto serra e stiamo provocando la sesta estinzione di massa, la prima della storia della terra determinata da una sola specie la più crudele sanguinaria di tutte, l’uomo, assai stupidus e niente sapiens?
Chi è il selvaggio, il sottosviluppato fra chi distrugge il suo habitat e chi lo preserva? Fra chi elimina le stesse fonti della sua esistenza e chi cerca di mantenerle?
Era inevitabile che dopo aver devastato tutto, l’uomo si rivolgesse contro se stesso. Un cancro distrugge il corpo che lo ospita e poi muore lui stesso, drammatica analogia con quello che l’uomo che si considera civile, evoluto, moderno, tecnologicamente avanzatissimo, sta facendo.
Ma una volta sbarazzatosi di questo stupido e presuntuoso uomo moderno che non conosce nulla, né della sacralità della natura, né delle sue inviolabili leggi, la terra proseguirà la sua vita senza più quell’essere che gli indiani d’America avevano già avvertito: una volta abbattuto l’ultimo albero, prosciugato l’ultimo fiume e mangiato l’ultimo pesce, vi accorgerete che il denaro non si può mangiare.
Giusto due note per chiarire che speranze abbiamo: ci informa wikipedia che il 3 luglio 1995 Langer si tolse la vita a Pian dei Giullari, nei pressi di Firenze, impiccandosi a un albero di albicocche; ai familiari e agli amici lasciò un breve biglietto che recitava: «non siate tristi, continuate in ciò che era giusto»
La seconda, personale, per dire che la manifestazione “Ricominciamo dal futuro” organizzata dalla UAC a Bondeno all’indomani del terremoto è stata semplicemente ignorata dai cittadini,dagli amministratori e dalla parrocchia.
Per Bateson (1972) dato che l’uomo sta dimostrando empiricamente che se distrugge il suo ambiente finisce col distruggere sé stesso, l’unità di sopravvivenza evolutiva da prendere correttamente in considerazione in realtà non è né l’individuo, né la specie, né la società ma il complesso flessibile organismo-nel-suo-ambiente. Così come non è possibile definire i confini della mente di un cieco (all’impugnatura del bastone? All’epidermide? Alla punta del bastone?) allo stesso modo non è possibile scindere le azioni dell’uomo e le retroazioni dell’ambiente: questi aspetti si modellano vicendevolmente e le descrizioni deducibili dai fenomeni osservati non potranno che prendere necessariamente in considerazione un punto di vista arbitrario, plasmato dalla peculiare posizione dell’osservatore. Per Bateson la “Mente”, nella sua accezione più ampia, è quindi immanente nel grande sistema biologico e all’interno di essa egli identifica una gerarchia di sottosistemi, ossia le menti individuali.
http://www.terapiasistemica.it/scaffvarie/formsost.htm
Nella Firenze che verrà troveranno posto un immenso tubo che sventrerà il sottosuolo, un aeroporto largamente inutile e sovradimensionato che metterà a rischio l’intero sistema idraulico della piana limitrofa alla città e accanto un inceneritore il cui inquinamento si aggiungerà a quello dello scalo.
Il fatto è che eleggiamo gente che non nutre amore per nulla che non siano potere e quattrini, ascendente e influenza. Che gode nell’oltraggiare bellezza, storia, cultura.
Sono colpevoli loro, ma ancora di più chi glielo permette.
Anna Lombroso
https://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2015/08/03/firenze-e-piovve-sul-bagnato/
Ma questo naturalmente ha ben poco a che fare con il disastro climatico a cui ci troviamo davanti e ai rimedi che sarebbero necessari: considerando che un singolo cittadino americano produce 6 volte la Co2 dell’essere umano medio, gli intendimenti salvifici della Casa Bianca risultano ridicolmente lontani dall’obiettivo, anche perché sulle cifre esiste un equivoco di fondo: la quota di emissioni dovute a beni e servizi prodotti nei paesi in via di sviluppo ma consumati in Usa è arrivata al 20%, il che significa che gran parte del risparmio interno andrà ad aumentare le emissioni da qualche altra parte e visto il ruolo imperiale degli Usa, sarà facile simulare la virtù in casa propria e accusare di vizio quelli che producono per loro.
https://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2015/08/04/il-disastro-ambientale-e-il-populismo-di-obama/
Ogni anno l’Uomo affetta, trita e macella circa 50 miliardi di animali di allevamento, al fine di trasformarli in (presunte) prelibate portate. Un genocidio senza precedenti le cui conseguenze, con buona probabilità in un futuro oramai prossimo, saranno tutte addebitate all’umanità stessa (e senza sconto alcuno). Sterminio di massa ed allevamenti intensivi significano, in sintesi, un consumo ciclopico delle scarse risorse del pianeta; l’impoverimento irreversibile del nostro unico e prezioso mondo. La Terra, con le sue migliaia di specie animali e vegetali che animano il freddo e desolato cosmo, cammina a passo spedito, nella distrazione quasi totale dei diretti interessati, verso il baratro della catastrofe: alla volta della sesta estinzione di massa.
http://www.lospiffero.com/cronache-marxiane/“solamente”-un-piccolo-ratto-23007.html
L’agenzia regionale di Protezione Civile ha emesso oggi una nuova allerta calore per l’Emilia-Romagna: la fase di attenzione resterà attiva per 50 ore, dalle 16 di oggi, mercoledì 5 agosto, alle 18 di venerdì 7 agosto. Nell’allerta si legge che “nei prossimi giorni sulla nostra regione sono previste condizioni di stabilità con aumento del campo termico a tutte le quote. Le temperature massime sono pertanto previste in graduale aumento su tutto il territorio regionale, fino a superare i 35 gradi in forma diffusa sulla pianura e fascia pedecollinare fino a quota 300 metri; sulla riviera sono previsti valori leggermente inferiori, attenuati dai venti di brezza. Nella giornata di venerdì 7 agosto 2015 si potranno raggiungere o superare valori massimi di 37 gradi”.
LEGGI ANCHE: Il testo dell’allerta sul sito della Protezione Civile
“Dopo la laurea pensavamo di andare all’estero – prosegue Stefania – Ogni volta che tornavamo al nostro paese però vedevamo le cose peggiorare, tanti nostri coetanei se ne erano andati e in tanti si erano rassegnati. Allora ci siamo detti: perché non provare a migliorare le cose qui?”. “Abbiamo fatto le valigie e siamo tornati a casa .
http://www.ilcambiamento.it/culture_cambiamento/cali.html
Ma di una cosa possiamo stare certi, che il cambiamento climatico c’è eccome – mentre il clima dei governi non cambia mai – ma che i suoi effetti disastrosi sono imputabili alla criminale dissipazione di suoli, risorse e territorio, alla strategia dell’emergenza assurta al ruolo di politica di governo, per promuovere provvidenziali drammatizzazioni di crisi in modo che degenerino in pericoli talmente funesti da richiedere poteri speciali, regimi eccezionali, commissari plenipotenziari in grado di sovvertire legittimamente regole, leggi, ragioni di legalità e opportunità, e dietro ai quali si possono consumare reati contro l’interesse generale, contro i bilanci dello stato, contro la salute e l’ambiente, in favore di speculatori, imprese che sorridono festose in caso di terremoti e altre catastrofi profittevoli.
https://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2015/08/10/il-ministro-della-pioggia-fotocopia-il-vecchio-piano/