Abbiamo quindi il caso, veramente eccezionale nella storia, di una bis-dittatura che basa il suo potere arbitrario e senza limiti non sulla forza bruta, ma sulla propria debolezza. E’ un potere che avoca a sé ogni potere perché se no cade. Ovviamente, un simile potere si mantiene vivo solo per la frenetica attività degli infermieri del reparto d’emergenza: ossigenato dall’intubazione del Quirinale, trafitto dalle mille flebo della Corte Cosituzionale, sotto trasfusione continua di plasma della Palamara, tutte le “istituzioni” diventate soccorritrici – e beninteso, l’analfabetismo civile politico del popolo italiano.(grassetto nostro)
La novità del Gualtieri dittatore economico, è particolarmente pericolosa, perché ha dato prova di non sapere nulla di economia, e in attesa di ordini dalla Commissione. Nella sua incompetenza, Gualtieri dipende dalla dirigenza del suo ministero. Sicché è grottesco apprendere che assume i poteri dittatoriali per “rimediare ai ritardi della macchina burocratica”: La macchina burocratica è quella da cui lui dipende .
E come è messa questa macchina, l’ha ben spiegato Sabino Cassese in un articolo di fondo sul Corriere del 20 giugno: In cui ha mostrato la vittoriosa conquista, da parte di altissimi dirigenti, di arrivare alle massime poltrone senza concorso pubblico, per promozione interna (metodo aum-aum) . Ciò, beninteso, in violazione della “norma costituzionale” più volte (apprendiamo) richiamata dalla Suprema Corte: l’ascesa ai posti dirigenziali deve avvenire previo concorso pubblico; e anche gli avanzamenti di carriera devono avvenire per concorso.
estratto da https://www.maurizioblondet.it/ora-abbiamo-due-dittatori-sul-truogolo-pubblico/