Si vota a settembre

Il piano shock per l’Italia, predisposto da Colao (di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo) prevede il riassetto del sistema industriale italiano attraverso incentivi all’innovazione delle imprese e in parallelo, per ottenere la riduzione del debito pubblico, la svendita del patrimonio pubblico, mediante privatizzazioni e procedure d’asta e pubblica aperta a tutti i player internazionali che fanno parte del solito giro dei potentati finanziari internazionali.

Colao è l’uomo di fiducia dei grandi organismi finanziari ed a lui saranno affidati i compiti più gravosi e di maggiore impatto sull’economia italiana, liberando Conte e soci da responsabilità diretta e non è un caso che Colao abbia stabilito nel suo contratto l’immunità completa sia personale che patrimoniale in modo da non dover avere “fastidi” di tipo giudiziario per le decisioni che prenderà e per i disastri che dovesse causare all’interesse pubblico ed alle aziende oggetto delle sue cure.

In pratica un curatore fallimentare che agisce per delega a distanza, dal suo comodo ed elegante ufficio di Londra senza dover sentire gli schiamazzi e le grida dei lavoratori in sciopero o dei disoccupati disperati sotto le finestre del suo palazzo. Meglio tenersi a distanza dalla plebe vociante che non comprende quale sia l’assetto futuro del sistema tecnocratico che sostituirà i lavoratori con i robot e che disporrà di sudditi iper controllati con app e microchip sottopelle in modo che non possano muoversi  in forma incontrollata.

Operai durante un presidio davanti alla direzione dell’Ilva a Taranto

Da quanto sopra sembra chiaro a chi conviene mantenere l’emergenza e diffondere la psicosi e la paura della “nuova ondata” del coronavirus in ottobre, in un contesto assolutamente studiato per facilitare il compito di chi deve decidere il prolungamento delle misure di emergenza, il distanziamento sociale, il divieto di assembramenti e l’estensione del controllo di massa  mediante sempre nuovi marchingegni elettronici.

Non si tratta soltanto dell’impresentabile governo di Conte/Di Maio, venduto agli interessi di potentati economici esterni  ma (e questa è la novità) tale necessità è nell’interesse di quelle centrali del potere finanziario e tecnocratico che hanno messo a punto la grande manipolazione del coronavirus per prendere definitivamente il controllo del paese e dei suoi asset economici. 

https://www.controinformazione.info/il-grande-inganno-prosegue-in-vista-dellavvento-della-tecnoncrazia-scientista-dei-nuovi-super-manager/