Chi erano i Celti

“La memoria conta veramente – per gli individui, le collettività, le civiltà – solo se tiene insieme l’impronta del passato e il progetto del futuro, se permette di fare senza dimenticare quel che si voleva fare, di diventare senza smettere di essere, di essere senza smettere di diventare”.

(Italo Calvino)

L’origine della parola celti
La parola celti ha origine dal greco keltai che gli abitanti di Marsiglia, città fondata dai Focesi, attribuirono ai membri delle limitrogfe e bellicose tribù che popolavano le terre circostanti.
I Greci dunque li chiamavano Keltoi, ed era il nome che avevano sentito pronunciare dai Celti stessi, ma in alte occasioni li chiamavano Galati (gàlatos), mentre i romani, mutuando il nome da quest’ultimo termine, li chiamavano Galli (o, richiamando la parola greca, celtae).
In tal modo veniva designata una popolazione che parlava una ben distinta lingua indoeuropea, e che era caratterizzata da una cultura definita “barbarica” dagli autori classici (grecie romani).
Il termine celti compare per la prima volta negli scritti del geografo greco Ecateo nel 500 a.C.: egli parla di “Nirax, una città celtica” e di “Massalia [Marsiglia], città della Liguria nella terra dei Celti” (Fragmenta Historicorum Graecorum).
Un secolo dopo Erodoto descrive i Celti come coloro che vivono “al di là delle colonne d’Ercole”.
Aristotele sapeva che vivevano “oltre la Spagna”, che avevano conquistato Roma e che tenevano in grande considerazione la potenza militare.
Ellanico di Mitilene, storico del quinto secoo avanti Cristo, afferma che i Celti erano un popolo giusto e retto.
Di Eforo (350 a.C.) esiste un frammento poetico secondo il quale i Celti seguivano le stesse usanze dei “Greci”.
Celebre è l’affermazione di Caio Giulio Cesare nel De Bello Gallico (Liber I – I – La Gallia):
Gallia est omnis divisa in partes tres, quarum unam incolunt Belgae, aliam Aquitani, tertiam qui ipsorum lingua Celtae, nostra Galli appellantur. Hi omnes lingua, institutis, legibus inter se differunt. Gallos
Che, tradotto, suona così:
La Gallia nel suo complesso è divisa in tre parti: una è abitata dai Belgi, una dagli Aquitani, la terza da quelli che nella loro lingua si chiamano Celti, nella nostra Galli.

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celti
popolazioni barbariche al 526 d.C.