Salviamo l'orsa

Anche se in tempi di stragi quotidiane in varie parti del mondo può sembrare irrilevante la vicenda dell’orsa da abbattere per aver ferito un gitante per difendere i suoi piccoli è invece uno dei pochi modi che abbiamo ancora a disposizione per riaffermare la nostra umanità.

Sono diversi i siti in cui si può firmare la petizione, diamo di seguito alcuni link  utili, anche se non tutti ugualmente raggiungibili:

http://www.change.org/it/petizioni/ministero-dell-ambiente-regione-trentino-alto-adige-non-uccidete-l-orsa-daniza

oppure scrivendo al sindaco del Comune di Pinzolo, dove è avvenuto il fatto:

info@comune.pinzolo.tn.it

Indifferenza e disorganizzazione

Questa storia circola su Facebook, quindi non è verificata, ma al link trovate dei numeri telefonici.

Ad ogni modo, visto che la realtà è quella che ci raccontiamo e i media ci hanno mostrato fenomeni di analoga indifferenza anche di fronte a esseri umani in difficoltà, qualche ripensamento si impone.

“Vi presento Lucio … Vi presento il cane che ieri tutti ambivano a salvare ma per il quale NESSUNO ha mosso un dito. Erano circa le 13 quando su facebook è circolato un appello di aiuto urgentissimo per un cane, legato al guard rail, nella zona industria…le di Marcianise, provincia di Caserta. Si leggeva “Correte….Andate a vedere….L’abbandono è un reato”. Questo sos è circolato per ore, tanto che io stessa, dovendo andare nella zona di Marcianise il pomeriggio, mi sono anticipata e sono andata nella zona vagamente indicata per verificare e, senza trovare nulla, ho continuato a fare ciò che dovevo. Al mio ritorno verso Napoli, alle 17, ecco che nei pressi dell’uscita Frignano-Casaluce ho scorto una carcassa al margine del guard rail. Ho pensato tra me me “povera bestia … che morte orribile” e in quel mentre quella carcassa ha alzato il capo come mi stesse leggendo nel pensiero. “hey…sono qui…sto male ma sono ancora vivo…ti prego…aiutami!”. Ma quella strada non permette soste. Su quella strada non puoi fermarti, tantomeno nell’ora di punta in cui le auto sfrecciano. Quindi esco alla prima uscita e inizio a chiamare il 113, poi il 112, poi di nuovo il 113 finchè non riesco a parlare con qualcuno. Racconto l’accaduto. Chiedo aiuto. Se non intervengono subito lui, lì riverso, morirà. Se si muove di un centimentro lui morirà. Ho l’ansia a 1000. Esco e rientro in asse mediano continuamente. Aspetto la volonate che mi aiuti. Il tempo passa e lui è sempre lì. Il suo sguardo pian piano si spegne. Intanto penso. Rifletto. Ragiono. REALIZZO CHE QUEL CANE E’ IL CANE DELL’APPELLO GIRATO IL POMERIGGIO. Questo significa che sta lì riverso da almeno 5 ore. M’incazzo perchè penso che chi ha mandato l’appello, con tanto allarme e preoccupazione, ha avuto il barbaro coraggio di voltare le spalle a quella povera bestia agonizzante mentre bastava mettersi al telefono, chiamare, chiamare, chiamare, finchè qualcuno non fosse venuto. Intanto mi raggiunge il mio compagno, medico veterinario, ed un’amica. DOPO UN’ORA ARRIVANO I SOCCORSI. La volante non conosce la procedura, non sa chi chiamare. Lucio, così lo abbiamo battezzato, sta malissimo. Trama. Una zampa è spappolata e piana di sangue. E’ stato circa 6 ore immobile, a guardar la morte venirgli in faccia senza che nessuno muovesse un dito per aiutarlo, sotto la pioggia. Lo carichiamo in auto e corriamo in clinica. LA SUA SITUAZIONE E’ MOLTO GRAVE. Francesco (dottor Assenza) cerca di stabilizzarlo. Gli stecca la zampa e gli fa terapia antishok ma durante ma notte Lucio inizia a vomitare e far diarrea … e non vuol toccare cibo. Stamane sono state fatte nuove indagine. Lucio ha un bruttissimo versamento addominale e le analisi mostrano una gravissima insufficienza epatica. LA SUA PROGNOSI E’ RISERVATA E NOI PREGHIAMO PER LA SUA VITA! NON SAPPAIMO SE VIVRA’ …. QUANTO VIVRA’ …. COME VIVRA’….MA LA RABBIA E’ TANTA …. E’ TANTA PERCHE’ E’ STATO ABBANDONATO, FORSE PERCCHE’ NON PIU’ BELLO E GIOVANE …. E’ TANTA PERCHE’ E’ STATO INVESTITO E NON SOCCORSO…E’ TANTA PERCHE’ QUALCUNO LO HA NOTATO MA LO HA IGNORATO, CHIEDENDO AD ALTRI DI INTERVENIRE… Lo abbiamo chiamato Lucio perchè la sua vita è una luce che si fa sempre più fioca … Ma per noi resta la speranza di poterlo salvare!

Germana Vivaldi