Chi va e chi viene

Esattamente un anno fa scrivevo l’articolo http://www.bondeno.com/2014/05/07/ricomincio-da-me/ che continua a rimanere di attualità, tanto più che avremo anche quest’anno le elezioni amministrative per la gestione del comune .

Per il particolare caso di Bondeno ho già avuto modo di rilevarne l’anomalia, rimando per questo alla serie di link che trovate su http://arabafenicesposts.tumblr.com/
Nel frattempo abbiamo visto Alberghini ( ex-rifondazione e se-dicentesi M5S) passare al sostegno della lista Bergamini (scudiero di Fabbri, come alcuni lo definiscono) e  Pancaldi (non riconfermato in squadra nel maggio del 2014) presentare una propria lista.
A una mia specifica richiesta,  Riccardo Campi, candidato, ha risposto:
Ciao Paolo. Durante le due Giunte Verri si era arrestata la decrescita demografica, e, malgrado lo shock della chiusura dello Zuccherificio del 2006, anche il livello di reddito medio si stava avvicinando ai livelli provinciali. Ricordo che è dell’epoca ad esempio l’arrivo di URSA ed il parco Bondy Beach. Lo dicono rispettivamente i numeri di ISTAT e Dipartimento delle Finanze.
Il problema è nato con la crisi del 2008, e il successivo terremoto 2012, per i quali le contromisure adottate non hanno prodotto risultati apprezzabili. Sul perché e sul ruolo del “Vicesindaco”negli ultimi anni penso sia opportuno che a risponderti sia Luca. Una piccola annotazione nel maggio 2014 non è stato riconfermato in squadra.”
Lo stesso Pancaldi, qualche minuto dopo, mi scrive:
Buongiorno Paolo. preciso che sono stato 10 anni assessore ai servizi sociali e 5 anni vicesindaco. Soprattutto in questi ultimi anni ho maturato la convinzione che solo una giunta slegata dai partiti (che hanno inevitabilmente inciso sulla formazione della stessa guardando più alla rappresentatività che alla sostanza delle decisioni da adottare) e con persone altamente qualificate possa tentare di invertire la rotta in un momento storico difficile come questo. Qualcuno potrebbe ribattere: e perché non ne sei uscito prima? semplicemente perché ritenevo che il mio apporto fosse comunque utile e che la mia assenza avrebbe creato inevitabilmente qualche problema in un settore tanto delicato come quello sociale in un momento di crisi economica e dopo il terremoto. Anticipo che l’indennità di carica di vicesindaco si aggira attorno ai 1400 euro mensili, quasi quanto prende un dipendente, a volte, con meno responsabilità. Come vedi, anche l’indennità, in rapporto alla responsabilità non è tale da rendere così ambìto questo ruolo. credo che fare l’amministratore di un comune come il nostro oggi sia quasi una missione e certo non lo fai per guadagnare ingenti capitali. mi scuso per l’estrema sintesi e per gli errori ma sto scrivendo nelle pause in macchina… Sono sempre disponibile ad affrontare la questione in maniera più circostanziata. un saluto”
Qualsiasi cosa si pensi in proposito, non posso esimermi dall’apprezzare la celerità della risposta e, soprattutto, la cortesia; una merce decisamente rara di questi tempi.