Alan Fabbri al 30%

dal sito Facebook

FABBRI AL SEGGIO DI BURANA: “TRANQUILLI E FIDUCIOSI”

BURANA (Bondeno, Fe), 23 NOV – Il candidato alla presidenza della Regione Alan Fabbri ha votato oggi alle 9,45 al seggio di Burana, sezione elettorale 10. A seguire spuntino in azienda agricola con gli amici, visita a Stellata, per controllare il livello del Po, quindi pranzo al “Calesse” di Zerbinate. Questo pomeriggio tappa a Burana, per il derby Burana-Scortichino. E proprio a Scortichino, questa sera, Fabbri attenderà il risultato elettorale. Appuntamento al bar “Dal Mister”, dalle 20. Nell’occasione ‘maccheronata’ con amici. “Sono tranquillo e fiducioso. Abbiamo fatto una campagna elettorale coraggiosa e tostissima, ringrazio tutti: è stata un’esperienza magnifica. 17mila chilometri in tre settimane: rifarei tutto domani mattina”.

Così la ripartizione dei seggi del consiglio regionale:

PD 30;  SEL 2; LEGA 9; FI 2; AN 1; M5S 5; L’Altra Emilia Romagna 1.

L'anomalia di Bondeno

Di qualsiasi parte si sia,  bisogna dire che, dal punto di vista elettorale, Bondeno costituisce un unicum.

Se si pensa che la vicina Ferrara (e la provincia in genere) non si schioda da un totale predominio del PCI-PD fin dal dopoguerra, da noi il cambiamento di rotta è avvenuto nel 1999 (complice ovviamente la vicenda “ospedale”.

La nostra destra poi, da un tradizionale inizio berlusconiano, ha poi virato decisamente in direzione leghista nel 2009, ma  in queste elezioni il sindaco si è smarcato verso una lista civica (ampiamente ripagato dall’elettorato).

Credo però che la maggiore anomalia, ancora non sufficientemente rimarcata dagli organi di informazione, (Bondeno non fa notizia) sia l’evento che ha visto il giorno 25 maggio il 37% dell’elettorato PD (che aveva votato come da copione alle europee) passare subito dopo dall’altra parte, alle amministrative.

Quelli che si domandano quanto durerà Renzi, prima di essere rottamato a sua volta, farebbero bene a tenerne conto.

Comunali 2014

Bondeno confronto comunali, europee, politiche

Certo è che il passeggio, gli spettacoli, e le Chiese sono le principali occasioni di società che hanno gl’italiani, e in essi consiste, si può dir, tutta la loro società (parlando indipendentemente da quella che spetta ai bisogni di prima necessità), perché gl’italiani non amano la vita domestica, né gustano la conversazione o certo non l’hanno. Essi dunque passeggiano, vanno agli spettacoli e divertimenti, alla messa e alla predica, alle feste sacre e profane.

Europee 2014

http://www.risultati-elezioni2014.eu/it/widget-country-it-2014.html
PPE : Gruppo del Partito Popolare Europeo (Democratici-Cristiani)
S&D : Gruppo dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo
ADLE : Alleanza dei Democratici e Liberali per l’Europa
Verdi/ALE : I Verdi/Alleanza libera europea
ECR : Conservatori e Riformisti europei
GUE/NGL : Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica
EFD : Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia
NI : Non iscritti – Membri non apparentati ad alcun gruppo politico
Altri : Neoeletti senza appartenenza a un gruppo politico del Parlamento uscente

Scheda:

PD : Partito Democratico aderisce al S&D
M5S : Movimento Cinque Stelle aderisce al EFDD
FI : Forza Italia aderisce al PPE
LN : Lega Nord (non iscritti)

http://www.risultati-elezioni2014.eu/it/country-results-it-2014.html

IMU e fabbricati rurali

Se è vero che si vota col portafoglio, quanto riportato sotto dall’ex-consigliere comunale Lorenzo Berlato, potrebbe far pendere la bilancia dall’altra parte:

“Tralascio il burrascoso iter degli ultimi giorni interno alla maggioranza che ha portato alla decisione finale sulle aliquote IMU da applicare, ma sarebbe “istruttivo” far conoscere a tutti che opinione hanno certi assessori e consiglieri su certe categorie di imprenditori(e loro rappresentanti), addirittura fino a “denigrare” quel piatto dove da sempre hanno tratto (chi per i voti, chi per lavoro) ampio sostentamento. Arnaldo aveva intuito abbastanza bene e su queste pagine ha seguito e documentato, per quel che sapeva, capiva e poteva, la faccenda. Intervengo solo per dare un contributo di chiarezza in quanto testimone che ha vissuto “molto intensamente” i fatti in oggetto. Effettivamente la valida dottoressa Cavallini, tutto lo staff dei tributi, compreso l’assessore al bilancio, non erano a conoscenza(nè potevano avere alcuna certezza) in che proporzione i fabbricati agricoli(abitazioni e strumentali) erano stati iscritti al catasto in quel momento, perché l’obbligo di accatastare tutto scadeva qualche mese più avanti e precedentemente per l’ICI questi immobili erano esenti in quanto compresi nel reddito domenicale/agrario insieme ai terreni. Oltre ai fienili, stalle, magazzini, pollai etc bisogna comprendere che tutte quelle case coloniche inabitate sparse per le campagne, spesso senza utenze acqua, gas, luce e servizi, spesso senza infissi e wc, se non proprio abbandonate sono utilizzate al massimo come ripostiglio per attrezzi agricoli manuali come zappe e vanghe o per ricovero di qualche sacco di concime, biciclette, canestri d’acqua o per stagionare salami. Se per gli strumentali la nuova tassa IMU era abbastanza ridotta, per le “civili abitazioni” rurali in disuso, l’aliquota IMU sarebbe (ed è) stata spaventosamente alta, perché ti ricordo, Arnaldo, che anche queste abitazioni purtroppo rientravano e rientrano come seconde case, come quelle al mare o in montagna. Invece di premiare l’agricoltore per la salvaguardia di un prezioso patrimonio storico/culturale, si incentiva la loro demolizione, perdendo così le radici della nostra storia. Aggiungo che la dirigente e la giunta credevano fossero già accatastati almeno il 50% di questi immobili, quando io, purtroppo, ho dovuto alzare la voce e sbattere i pugni sul tavolo per far capire che al massimo ne erano accatastati tra il 10 e 20%, perché ero certo che per chi non avesse girato per 50 anni tra le nostre corti di campagna come me, faceva fatica a comprendere quante erano queste abitazioni rurali “seconde case” e quanti questi immobili strumentali rurali, anche perché è troppo vasto il nostro territorio comunale. A discapito c’è da dire che anche i tecnici dello Stato a cominciare da Monti, avevano sbagliato di brutto lo stesso tipo di preventivo. Fatto sta che con l’aiuto di altri due coraggiosi consiglieri siamo riusciti a far calare un po’ tutte le aliquote delle attività produttive. Nonostante ciò, l’esito finale, come riscontrato dai dati finali a consuntivo, in Italia e ancor più a Bondeno, è stata la notevole entrata avuta, ben al di sopra delle aspettative, come qualcuno coraggiosamente aveva ipotizzato. Naturalmente, come sa bene chi mi conosce, tutto ciò che dico è suffragato da chiari riscontri oggettivi”.

Lorenzo Berlato
08 maggio 2014 14:01
in http://albo-pretorio-bondeno.blogspot.it/2014/05/ma-cosa-e-successo-bondeno-nel-2012.html

NOTA: ringraziamo l’anonimo lettore per la segnalazione

Personaggi e interpreti

Anzitutto partiamo dalla constatazione che Bondeno, per la prima volta dal dopoguerra, è scesa sotto i 15.000 abitanti, però il sistema di voto è ancora quello delle elezioni precedenti, anche se i seggi del consiglio scendono da 20 a 16; di conseguenza anche il numero massimo di candidati per lista si adegua.

Qui i programmi dei candidati sindaci

Dieci sono i simboli che troveremo sulla scheda: i partiti che formano la coalizione attualmente al governo del comune hanno scelto di apparentarsi fin da subito sotto il nome del sindaco attuale, Alan Fabbri.

PD e Io voto per Bondeno, attualmente all’opposizione, si apparentano anch’essi sotto il nome di Giovanni Nardini; le liste 1,7,8, ognuna con un proprio candidato sindaco, si presentano invece per la prima volta.

Insomma sono più di un centinaio i candidati distribuiti in 10 liste, alcuni  hanno già ricoperto cariche, altri sono nuovi, ma in genere nomi conosciuti (è opportuno ricordare che SI PUO’ indicare UNA preferenza accanto al simbolo della lista).

Riportiamo sotto le modalità di voto, qui ci limitiamo a ricordare che, se nella prima tornata elettorale del 25 maggio 2014 , nessun candidato sindaco raggiunge la maggioranza assoluta le liste si possono apparentare e si va al ballottaggio 15 giorni dopo; la distribuzione dei 16 seggi ai consiglieri viene invece fatta sulla base dei voti alle liste attribuiti nel primo turno.

Scarica qui le liste in PDF

COME SI VOTA

Il voto può essere validamente espresso nei seguenti  modi:  a) tracciare, con la matita copiativa, un segno di voto sul  contrassegno di lista prescelto (in tal modo l’elettore esprime un voto  valido sia per la lista votata sia per il candidato alla carica di Sindaco  ad essa collegato)   b) tracciare un segno di voto sia sul contrassegno  prescelto sia sul candidato a Sindaco collegato alla lista votata (anche  in questo caso il voto si intende valido sia in favore del candidato al  Sindaco sia in favore della lista collegata)  c) tracciare con la matita  copiativa un segno sul rettangolo recante il nominativo di un candidato  alla carica di Sindaco ed un altro segno su una lista non collegata al  candidato Sindaco prescelto (trattasi del così detto VOTO DISGIUNTO – è  valido sia il voto alla carica di Sindaco che alla lista non collegata) d)  tracciare un segno di voto sul nominativo a carica di Sindaco o sul  rettangolo che contiene il nominativo stesso, senza segnare alcun  contrassegno di lista. ( in tal caso il voto è valido solo per il  candidato alla carica di Sindaco e non è assegnato nessun voto alle  liste).

Nota: i dati sono stati cortesemente forniti dall’ufficio elettorale del Comune di Bondeno

Sinistra e lavoro

UN’ALTRA POLITICA E’ POSSIBILE

.. .SE il nostro territorio , permeato ormai da diverse e variegate identità culturali che convivono nella ristrettezza economica comune, recepisce che non ha futuro senza un nuovo modello di sviluppo (sostenibile) fondato su solidarietà, etica, rispetto,giustizia e sensibilità ambientale… .. .SE ognuno di noi chiamato alla partecipazione NON rimane inerme a sentenziare e criticare e decide di dare il proprio contributo attivo…

In questo momento storico in cui dilaga una profonda crisi del senso della rappresentanza ed aumenta il numero di chi considera la politica ormai priva di senso, dobbiamo tutti chiedere e darci con forza scelte precise ed assunzione di responsabilità. Stanchi del ‘ politichese’, ripartiamo dalla condivisione dei valori, obiettivi e speranze, individuando assieme le tematiche basilari che deve affrontare una futura azione amministrativa.

Fonte: http://comune.bondeno.fe.it/elezioni-amministrative-2014

http://www.estense.com/?p=370315

http://lanuovaferrara.gelocal.it/cronaca/2014/04/14/news/bondeno-la-sinistra-punta-su-vassalli-1.9050363

Retrofuturo

La sede del PRI a Bondeno nel 1976

Parlando con la gente o seguendo sui social network le discussioni sulle prossime elezioni comunali, sembra che la gente non abbia seguito minimamente quello che è successo, anche solo negli ultimi 5 anni: i candidati (spesso gli stessi) ripropongono gli stessi problemi che avrebbero dovuto risolvere mentre erano in carica , come se fossero nuovi!

Per rinfrescare un po’ la memoria, vi proponiamo un link da cui partire: http://virtuale.bondeno.com/elezbondeno.htm, riguardante la situazione delle elezioni comunali a Bondeno a partire dal 1999 (continuando a seguire gli altri link, si arriva ai giorni nostri).

Il 1999 è l’equivalente locale del 1989 (caduta URSS): l’anno in cui la serie di governi di sinistra,  succedutisi dal dopoguerra, lasciò il posto ad una coalizione di destra.

Di quel periodo ho un ricordo personale: il tentativo di presentare una lista civica con candidato sindaco Raffaele Alessandri (ex- PSDI); agli incontri preliminari avvenuti nel 1997 (conservo ancora gli appunti), avevano dato la loro adesione i Verdi di Bondeno e la Lega Nord di Ferrara (che non presentava una propria lista).

Forza Italia stava costituendosi e avrebbe presentato Paolo Malagodi come candidato sindaco, ottenendo un buon successo elettorale, ma fu battuto da Davide Verri.

Poi la lista non si fece, per la successiva indisponibilità di Alessandri (e comunque poco sarebbe cambiato).