La sveglia

Ovviamente tutta l’operazione parte con l’obiettivo ufficiale di ” combattere l’ISIS”, con le forze militari sotto il controllo NATO senza alcuna autorizzazione dell’ONU nè tanto meno alcun permesso del governo siriano che ha ben chiaro quale sia la reale finalità dell’ISIS e chi lo ha creato e perché.
Una operazione analoga a quanto fatto in Libia con alcune varianti dovute alla coriacea resistenza siriana che dura da 4 anni e mezzo, grazie al suo esercito ed al sostegno dell’Iran all’alleato siriano e grazie alle forniture militari ed assistenza della Russia di Putin che, in ogni caso, “ha mangiato la foglia”, come si dice in gergo e non rimarrà passivamente ad assistere ad una demolizione controllata del suo alleato siriano dove, fra l’altro, esiste l’unica base navale russa nel Mediterraneo. Ci possiamo scommettere. – See more at: https://bondenocom.wordpress.com/2016/03/09/vista-la-fotografia/

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11 Responses to “La sveglia”

  1. A persone dotate di un po’ di testa l’azione dimostrativa russa che ha colpito postazioni dell’Isis com missili da crociera lanciati dalle navi sul Mar Caspio dovrebbe far pensare dieci volte a una partecipazione che in questo contesto ci pone di fatto in contrapposizione con la Russia, come dimostra la ridicola reazione della Nato per lo sconfinamento di qualche centinaio di metri di un jet russo nello spazio aereo turco ( vedi nota). E con la premessa che questa opposizione ha il suo fulcro logistico, comunicativo e organizzativo proprio sul nostro territorio (il MUOS di Sigonella n.d.r.). Ricordo solo di sfuggita ai delibatori del mito americano nelle sue più funeste manifestazioni, che gli Usa non hanno proprio nulla per fermare i nuovi cruise russi. Di fatto acconsentendo a queste sconcertanti avventure stiamo intraprendendo una strada che pone le premesse per farci diventare principale terreno di scontro.
    https://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2015/10/08/partiam-partiam-le-bombe-del-bomba/

    #1364
    • Personalmente ritengo che solo l’avanzare della nostra stupidità potrà arrestare (almeno per un po’) il degrado. Guerra, sola igiene del mondo?

      #1365
  2. In Medio Oriente si gioca ormai a carte sco­perte e la Rus­sia pare avere in mano l’asso piglia­tutto. Non solo in Siria: dopo l’apertura di un cen­tro dire­zio­nale con­giunto con ira­cheni, ira­niani e siriani a Bagh­dad, ieri l’Iraq ha aperto all’intervento di Mosca. «Potremmo essere spinti a chie­dere alla Rus­sia di lan­ciare raid aerei in Iraq pre­sto – ha detto ieri il pre­si­dente del comi­tato alla Difesa del par­la­mento ira­cheno, Hakim al-Zamili – Nei pros­simi giorni o set­ti­mane deci­de­remo, in base al loro suc­cesso in Siria. Pen­siamo che la Rus­sia potrà avere un mag­giore ruolo in Iraq. Sì, defi­ni­ti­va­mente mag­giore degli americani».
    Chiara Cruciati in
    http://ilmanifesto.info/baghdad-chiama-mosca-usa-sempre-piu-isolati/

    #1366
  3. Ho notato che finora nessuno ha messo in relazione le colpe della Germania con lo “scandalo” Volkswagen che è stata chiaramente una misura punitiva per gli “allargamenti” tedeschi in geopolitica.
    https://terzapaginainfo.wordpress.com/2015/10/04/le-colpe-della-germania/

    #1369
  4. Oggi il neocapitalismo imperante ci mostra soltanto lo scontro – commerciale, armato, propagandistico – fra una spietata élite finanziaria, che accentra il potere a livello globale e rastrella tutte le risorse del pianeta, e gruppi dominanti “dissidenti” o addirittura ribelli, come quello della Russia di Putin.

    Assistiamo impotenti al conflitto orizzontale fra una sorta di imperialismo finanziario privato, nato in occidente e alimentato dalla globalizzazione neoliberista, e modelli politico-economici “patriottici” in cui la potenza e la sovranità dello stato, nazionale o federale che sia, giocano ancora un ruolo determinante.
    http://pauperclass.myblog.it/2015/10/15/il-risiko-mondiale-la-lotta-classe-eugenio-orso/

    #1370
  5. Volete cambiare auto? Arruolatevi!
    Il mistero di come centinaia di nuovissimi autocarri Toyota, tutti uguali, siano finiti in Siria e siano nelle mani dell’ISIS è risolto. Non solo i governi USA e britannico hanno ammesso in passato di averli forniti, ma le loro forze militari e le loro agenzie di intelligence hanno solcato i confini di Turchia, Giordania, e perfino Iraq, da cui queste colonne di autocarri devono essere necessariamente passate per finire in Siria – anche se sono stati altri agenti regionali a fornirli. Se le precedenti ammissioni di aver fornito i veicoli coinvolgono l’Occidente direttamente, il fatto che nulla sembra aver impedito le operazioni di consegna lungo i confini implica che l’Occidente è complice con altri paesi nell’aver fornito di veicoli i terroristi siriani.
    http://vocidallestero.it/2015/10/15/global-research-risolto-il-mistero-degli-automezzi-toyota-in-mano-allisis-li-hanno-forniti-gli-usa/

    #1371
  6. Stanno per arrivare in Italia le nuove bombe nucleari statunitensi B61-12, che sostituiscono le precedenti B61. Lo conferma da Washington, con prove documentate, la Federazione degli scienziati americani (Fas). Lo scienziato nucleare Hans Kristensen, direttore del Nuclear Information Project alla Fas, scrive che è in corso a tale scopo l’upgrade della base della U.S. Air Force ad Aviano (Pordenone) e di quella di Ghedi Torre (Brescia). Lo prova una foto satellitare, che mostra la costruzione ad Aviano di una doppia barriera attorno a 12 bunker con copertura a volta, dove gli F-16C/Ds della 31st Fighter Wing Usa sono pronti al decollo con le bombe nucleari.
    http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=52123

    #1373
  7. La Russia ha un certo monopolio sulle forniture di gas necessarie per l’economia europea. Questo dà la Russia una base economica semi-permanente per finanziare il suo programma di politica estera e mantenere la propria strategia geopolitica. Gli Stati Uniti ei loro alleati della NATO vogliono metter fine a quel monopolio, ma per realizzare questo, deve essere costruita una condotta dagli stati del Golfo sunnita, a partire dal Qatar, che passi per la Giordania e la Siria, e prosegua in Turchia. Dalla Turchia, le forniture di gas saranno distribuite in Europa, minacciando in modo efficace l’ attuale assetto della Russia con l’Unione Europea e mettendo la sua economia in uno stato di incertezza. Questo alla fine porterebbe a una fuga di investimenti dalla Russia producendo quindi un danno permanentemente a ciò che resta dell’economia della Russia dipendente dalle risorse.
    http://vocidallestero.it/2015/10/21/zero-hedge-i-media-americani-mainstream-infine-lo-ammettono-il-conflitto-siriano-e-una-guerra-per-procura-tra-usa-e-russia/

    #1374
  8. https://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2015/10/22/la-siria-e-una-severa-maestra-e-getta-in-angoscia-la-nato/
    La Siria non è che una conferma in grande stile: la Russia è in grado di bloccare tutte le comunicazioni Nato, comprese quelle satellitari, in un raggio di 600 km ( vedi qui ) cosa ammessa tra i denti anche dal comandante in capo della Nato Breedlove. In una parola la Russia è avanti nella guerra elettronica.
    (E forse la risposta Nato sta nel MUOS)

    #1375
  9. tutto il senso di queste grandi manovre non riguarda affatto le strategie difensive, ma quelle di attacco: il clou delle esercitazioni sono infatti le prove di sbarco con appoggio aereo navale o quelle di assalto preparate nei cinque Paesi dell’est non ancora membri della Nato, ma dentro il sistema militare americano in funzione anti russa. Insomma la trident juncture è una preparazione all’attacco rapido sia per mare che per terra, destinata appunto ad oliare le capacità di intervento della Nato Response Force e istituendo un gruppo ristretto di 5000 uomini praticamente sempre pronti
    https://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2015/10/25/protesta-contro-il-regime-nato-che-arruola-anche-le-ong/

Identità paesana

Tutti ormai avranno una copia dei “Quaderni di Bondeno” presentato il 10 maggio al Centro 2000 e avranno avuto modo di valutarla; qui riporto solo due notazioni che mi hanno subito colpito.

La prima a pag.56 dove si legge: “Negli anni della contestazione e delle agitazioni sindacali, Bondeno entra nello spazio nazionale della cronaca quando la Società Eridania Z.N.,subentrata alla Società Saccarifera Lombarda nella direzione del locale zuccherificio alla fine della campagna 1968 decide il ridimensionamento del personale e la chiusura dello stabilimento.

A difesa dei lavoratori e degli agricoltori si pose l’Amministrazione comunale che il 5 dicembre 1968, a firma del sindaco Enzo Borsari, ordinò la requisizione del complesso notificandolo alla società ed assumendo di fatto il controllo dell’intero impianto industriale, sottoposto al controllo della polizia municipale ed al personale della società stessa.

Dopo diverse settimane la società decise di recedere dai suoi propositi, la situazione si normalizzò e vide la completa ristrutturazione dello stabilimento, portato alla potenzialità di 200.000 q.li/giorno di prodotto lavorato”.

Questo episodio non può che far rilevare la differenza d’epoca con la seconda, più recente e definitiva,  chiusura e demolizione.

La seconda notazione è la consueta rimozione del “ventennio”, dove qualcosa sarà pure successo…

Sulle acque del "Mulino del Po"

Escursioni fluviali a bordo della “Nena”, storico vaporetto veneziano restaurato, attraccato nella Darsena di S. Paolo a Ferrara.
Sulle acque del "Mulino del Po" Il Mulino sul Po

19 maggio, 16 giugno 2013

Ferrara, Darsena di San Paolo

Escursione in battello sul Po Grande sino al Museo del gusto “Mulino del Po”, di Ro ferrarese, fedele ricostruzione di un antico mulino natante tipico del Po, decantato dal Bacchelli.

Possibilità di pranzo presso il ristorante in golena.

Nell’area verde golenale programma di animazione ludico-didattica per bambini, gratuita.

Prenotazione obbligatoria. Partenza con minimo 35 partecipanti.

Orari

Imbarco alla Darsena di Ferrara alle ore 10 – Arrivo a Ro alle ore 12.00

Partenza da Ro alle ore 15.15 – Arrivo a Ferrara alle ore 17.30.

Tariffe

Costo a/r adulti  Euro 20, solo andata o ritorno Euro 15.
Bambini: 0-3 gratuito, 3-10 sconto 50%.

Trasporto bici: gratuito

Url dell’evento

http://www.lanena.it

Contatti

Coop Sociale “le pagine” – Via Padova 12/c, int.6 – 44100 Ferrara
telefax 0532 1862843

Cortometraggi alla Bassani

Un territorio rivisto – due cortometraggi
isola_bianca_ferrara_terra_acqua Mercoledì 15 maggio, ore 15, presso l’Auditorium della Biblioteca Comunale Bassani
Proiezione di:
Altri sguardi Progetto coordinato da Natasha Czertok e Marinella Rescigno
La barca Progetto coordinato da Roberta Scanavini e Natasha Czertok
due documentari realizzati tra Barco e Pontelagoscuro (Ferrara)
Intervengono:
– Paola Boldrini, Circoscrizione 3
– Lia Bazzanini, Istituto comprensivo n. 6
– Tania Gamberini, Cooperativa Il Germoglio
– I protagonisti dei documentari
Guarda la Locandina locandina 14 maggio.doc

Comune di Ferrara
Circoscrizione 3
Istituto comprensivo n. 6
Associazione Urbanica
Cooperativa Il germoglio
Servizio Biblioteche e Archivi
Biblioteca Comunale Bassani

Attualità dei '60

E’ il mese di marzo del 1965 quando al Salone di Ginevra, nello stand Fiat, sotto i riflettori brilla la Fiat «850 Spider». La nuova Spider di casa Fiat, realizzata in collaborazione con la «Carrozzeria Bertone», lasciò sorpreso il pubblico che riconobbe in quel frontale il frutto della precedente sperimentazione fatta dalla Bertone con la Corvair “Testudo” inoltre i fari erano gli stessi della ben più blasonata Lamborghini «Miura». La fiancata, alleggerita dalla forma a diedro accompagnava la linea della Spider verso la coda piatta e tronca, nella cui parte posteriore erano alloggiati i due fanali, anch’essi uguali a quelli della Lamborghini «Miura», ed una finta griglia d’areazione color alluminio. I paraurti a lama senza bulloni a vista, i pulsanti per l’apertura delle porte e le cerniere del cofano posteriore realizzate in metallo cromato, contribuirono a dare alla linea della spider un aspetto pulito e filante, degno di una vera sportiva.

da http://www.fiat850spider.it/start.htm

A riprova della validità nel tempo delle soluzioni innovative di allora è che molti appassionati hanno acquistato o conservato con cura il modello e si ritrovano periodicamente in raduni:

Il raduno di Maggio 2013 tra Umbria e Toscana

Definiti tutti i dettagli del prossimo raduno di primavera del Club che si terrà, dal 16 al 19 Maggio 2013, tra Toscana e Umbria, base del raduno sarà l’Hotel Ismaele di Chiusi (SI) che ospiterà i partecipanti .

La Bologna di Pasolini

Una passeggiata attraverso i luoghi della città che hanno avuto un significato particolare nella vita e nella formazione di Pasolini. Alcuni dei quali hanno ispirato i suoi versi e il suo cinema: dal Portico dei Servi, in cui girò alcune scene dell’Edipo Re alla Libreria Nanni sotto il cosiddetto Portico della Morte (“il più bel ricordo di Bologna”). Il tour si concluderà nell’attuale sede del Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini presso la Biblioteca Renzo Renzi della Cineteca.

Il tour si concluderà nell’attuale sede del Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini (nella piazzetta da poco intitolata proprio al poeta e regista) presso la Biblioteca Renzo Renzi della Cineteca in cui sono conservati i documenti originali relativi ai suoi film: foto di scena, sceneggiature, ritagli di stampa, e rari documenti video, di cui saranno mostrati alcuni estratti.

Sabato 16 febbraio 2013

Portico dei Servi
16.00

Tariffe:

5 Euro (3 Euro per Amici e Sostenitori della Cineteca) con prenotazione obbligatoria
monia.malaguti@cineteca.bologna.it – 051 2195328

Dettagli sul luogo:

Portico dei Servi

Strada Maggiore, 43

Siberia, alle radici dello sciamanismo

Dal 3 al 9 Aprile 2013

in collaborazione con il dipartimento di sciamanismo dell’Università della Buriazia
e in compagnia di Selene Calloni Williams

Visiteremo luoghi meravigliosi per i paesaggi naturali che offrono e potremo conoscere gli sciamani più autentici che ancora oggi trasmettono inalterate le conoscenze degli sciamani delle origini. Secondo il grande studioso Mircea Eliade la Siberia è il luogo dove lo sciamanesimo, in senso stretto, è nato.

Così scrive Selene Calloni Williams a proposito del viaggio:

Amici, quello che segue é un viaggio intensissimo che cambierà le nostre vite. Non incominciate a chiedermi quanto costa perché non lo so, i conti sono l’ultima cosa che facciamo qui a Voyagesillumination. Questa volta devo proprio scegliere i partecipanti con attenzione perciò, per favore, se volete venire contattateci per tempo, vi diremo molte cose per scoraggiarvi e, se alla fine, vorrete ancora venire, allora ve lo sarete proprio meritato. Vi voglio bene e credo nel futuro del pianeta!
Selene.

Ps. Gli sciamani dell’Hakasia hanno bisogno di sapere nomi e date di nascita dei partecipanti con molto anticipo per preparare riti e pratiche sciamaniche.

GUARDA LA FOTO GALLERY

Programma

Giorno 1  – 03 Aprile

Arrivo ad Аbacan – capitale della Repubblica d’Hacassia 09.35 (circa). Colazione al bar, presentazioni. Tour della città con visita al Museo Nazionale di Storia dell’Hacassia. Pranzo al café Escursione in bus alla valle dei re, visita del grande tumulo di Salbicschi (75 км da Abacan). Rito di purificazione con sciamana di alto lignaggio Сагалакова Ефросинья Ефимовна. Rito della tessitura chalama. Trasferta alla base turistica «Corte Principesca» (80 км) per il pernottamento. Cena di benvenuto con degustazione di vini e bevande. Cucina Hacassica. Danza etnica Hacassica “Spiriti Izyha”. Colloqui personali, consultazioni con sciamani di lignaggio ereditario.

Giorno 2 – 04 Aprile
Colazione. Trasferta al museo Anhacovschii-riserva «Улуг-Хуртуях-Тас». Escursione all’unico museo del monolite in Russia. Rito sciamanico per soluzioni problemi d’infertilità femminile e revisione della situazione familiare. Sistemazione  in Iurta Hacassica. Adorazione del Хуртуях-Тас e cerimonia del tè. Ritorno ad Abacan (120 км). Trasferta a Sciuscenscoie (85 км). Alloggio nel complesso etno-culturale «Nuovо Villaggio». Cena.
Bagno russo opzionale (prezzo non incluso).

Giorno 3 – 05 Aprile
Colazione contadina tradizionale con zuppa d’avena, frittelle e tè d’erbe siberiane. Escursione al museo storico ed etnografico e alla riserva di Sciuscenscoie. Escursione nel nuovo borgo. Pranzo. Trasferta alla città di Chisil (350 км). Alloggio all’albergo «Odughen» con camere doppie e bagno in camera. Pratiche sciamaniche con Selene Calloni Williams. Cena.

Giorno 4 – 06 Aprile
Colazione. Giro turistico della città in bus con visita all’obelisco che marca il centro dell’Asia, museo nazionale Aldan–Maadir (60 eroi) della Repubblica di Tuva, esposizione «Сокровища Аржаана», tempio buddista «Цеченлинг», «Барабана Желаний». Pranzo. Incontro con scienziato, storico, orientalista sciamano e dottore di scienze storiche e di scrittura popolare della Repubblica di Tuva, Монгушу Бораховичу Кенин-Лопсану. Visita al negozio di souvenir. Cena alla iurta-ristorante con degustazione cucina tradizionale tuviana. Concerto di canto tuviano.

Giorno 5 – 07 Aprile
Colazione. Escursione alla fonte sacra. Rito con sciamani tuvici Дивии Долааны Каадыр-ооловны e Хомушку Виктора Какаевича. Rito di purificazione. Consultazione e trattamento individuale con gli sciamani. Ritorno a Kisil. Visita clinica sciamanica di Kisil «Адыг-Ээрен» e «Дунгур». Divinazione del хуваанак (divinazione coi ciottoli) con lo sciamano Сарыг-оол Сары Каадыр-ооловны. Dialogo con sciamani tuvici. Cena.

Giorno 6 – 08 Aprile
Colazione. Visita centro cultura е mestieri tradizionali. Lezione di canto tradizionale. Il canto sciamanico. Pranzo. Trasferta ad Abacan. (450 км). Alloggio all’albergo Amzac. Cena.

Giorno 7 – 09 Aprile
Colazione. Trasferta all’aeroporto di Abacan. Volo delle 12.15 per Mosca (arrivo all’aeroporto Sceremetievo).

http://www.voyagesillumination.com/2012/10/dal-29-marzo-al-10-aprile-2012-siberia-alle-radici-dello-sciamanismo/

Storie di emigranti (nostri)

di Carlo Bertani

Ora che abbiamo chiarito la Geografia dei luoghi, dobbiamo fare anche un salto nel tempo per incontrare Bernardo P. (taceremo il cognome per non irritare qualche vivente) all’inizio del secolo. Il Novecento, ovviamente.
Bernardo si sente stretto in quel luogo gelido: lavorare tutta la vita nei boschi a fare il taglialegna? Oppure a rimestare corteccia di castagno nelle vasche della fabbrica di tannino? No, Bernardo ha coraggio ed inventiva: S. Giustina gli va stretta, l’America è là che aspetta ed un giorno s’imbarca da Genova su un “vapore”.
Una storia banale, come tante, all’apparenza: se non esistessero i cercametalli e le vicende nascoste nei meandri della terra.
Bernardo giunge in una New York in fermento: si costruisce di tutto, dalle case ai grattacieli, dalle gallerie ai ponti e non gli è difficile trovare un posto come manovale.
Così, lavora duramente nei cantieri con tanti altri italiani e mette da parte, come un certosino, le paghe settimanali perché Bernardo vuole tornare: al paese ha lasciato la fidanzata e, si sa, le fidanzate non aspettano troppo, rischiando di divenire zitelle nell’attesa di un evento lontano.
Un giorno come un altro trova un pezzo di giornale e riesce a capire che è in atto la più folle corsa del secolo: tutti vanno nel Klondike, su al nord, in Canada, perché lassù pare che l’Oro spunti come i funghi sotto i castagni e la gente si riempie le tasche.
Ci pensa, ci medita poi – tanto un lavoro da manovale si trova sempre, avrà concluso – parte.
Le giornate in treno sono lunghe e fredde: bisogna fare in fretta prima che l’Estate cali, che il gelo del Polo s’impadronisca delle foreste. E dell’Oro.
Giunge a Dawson una mattina di chissà quale anno e subito parte per le immense foreste dove, i fiumi che le attraversano, nascondono il sogno, l’incubo, la speranza.
Non sappiamo quanto tempo vagò per le foreste, ma Bernardo va “a correggere la fortuna” – come molti anni dopo un altro ligure, De André, avrebbe messo in bocca ad un viados brasiliano in Princesa, storie d’emigranti anche quelle – con determinazione, con coraggio, con convinzione. E trova, finalmente.
Cosa trovò e, soprattutto, quanto trovò è un segreto custodito ancora oggi dai nipoti: ma trovò qualcosa di consistente, al punto da convincerlo a tornare a New York e ad imbarcarsi nuovamente per l’Italia. Majin (Maria o Marina, in ligure) mica aspetta per sempre.
Tornato che fu, una notizia lo colse: l’arciprete di Albisola aveva messo all’incanto una collina, proprio dove sto posando i piedi oggi.
Albisola, all’epoca, era un grande, immenso orto che sfamava le popolazioni ben oltre Savona, fino a Genova con fagioli e zucchette, pomodori e peperoni d’Estate spinaci e cavoli d’Inverno, fave e piselli in Primavera, insalate tutto l’anno: “turismo” era un termine addirittura sconosciuto nella lingua dell’epoca. Al più, “viaggiatore”.
Le donne imbarcavano su delle specie di gondole (per remare da sole) le ceste di verdura e così attraversavano il breve braccio di mare che le divideva da Savona: la galleria l’avrebbe portata il fascismo. Gli uomini seguivano identici percorsi con la carbonella, per alimentare le cucine della città borghese oppure legna, vino e grano.
Ancora in tempi recenti (vale a dire a memoria degli attuali vecchi) veniva “U Biundin” (Il Biondino) dapprima con un cavallo e poi con un rombante e puzzolente autocarro da Genova, riempiva sacchi e ceste di fagiolini, fagioli, zucchette e le profumatissime pesche d’Albisola per il famoso mercato orientale di Genova (quello dove furono registrate le voci dei mercanti, al temine della canzone “Creuza de mä”).
Avere della terra, all’epoca, significava ricchezza: nessuno, allora, pensava alla speculazione edilizia semplicemente perché non esisteva.
Non sappiamo come Bernardo tradusse la pepita in denaro: immaginiamo lunghe trattative con gli orafi dell’epoca, obiezioni sulla purezza del materiale, contro-obiezioni con offerte subito proposte ad un altro orafo (così il primo veniva a saperlo) finché la trattativa ebbe buon fine e Bernardo incassò il denaro.
Quanto?
Non lo sappiamo, perché la famiglia custodisce gelosamente il segreto: quanto pesava la pepita?
L’unica risposta veritiera è che la pepita “pesava” quanto la collina che osservate nell’immagine: anzi, l’assenza del grandangolo la penalizza un po’, perché s’estende ancora verso destra. Non dobbiamo, però, fare valutazioni col metro odierno: all’epoca, era terreno agricolo e basta.
Passarono gli anni e nacquero i figli, tanti: sulla collina si coltivava ogni metro quadrato e, da Novembre in poi, si spremevano le olive e si faceva l’olio con il procedimento antico, vale a dire macina a pietra e torchio. Mica viti senza fine e centrifughe, come oggi.
Man mano che i figli crescevano e si sposavano si costruiva una casa: tutto fatto in famiglia, ovviamente, perché il legname veniva dai boschi di S. Giustina, la sabbia e le pietre dal fiume.
Poi venne la guerra che sfoltì un poco il gruppo dei fratelli: Russia ed Albania vollero il loro tributo di sangue e Bernardo questa volta pagò per la Patria, per il Duce e per il Re ed Imperatore, di un Impero che si dissolveva come neve al sole sotto i colpi delle armate britanniche.
Tutto finì e, sulla collina, si contarono i sopravvissuti e si ridistribuirono le case, prima di farne altre: uno dei figli volle tentare l’avventura paterna – questa volta in Argentina – ma non ebbe egual fortuna: finito nel turbine dell’instabilità politica argentina del dopoguerra, tornò con la coda fra le gambe dal padre senza un soldo, con una moglie dai tratti indios ed una vagonata di figli che parlavano spagnolo.
Majin, negli ultimi anni di vita, quando Bernardo se n’era già andato, osservava la collina coi suoi figli nelle loro case che s’industriavano nell’Italia del “miracolo economico”: chi scelse di lavorare come muratore, andava per sei mesi all’estero poi tornava e raccontava storie incredibili di tigri ed elefanti. Portava alla moglie una scatoletta di legno di sandalo e questa ricambiava: quando il marito ripartiva, il pancione era già bello tondo.
Chi invece s’inventò le attività più strane: uno, addirittura, varò una piccola fabbrica di varechina. Poi il solito: muratori, idraulici, falegnami…quindi i figli crebbero ed i genitori se n’andarono anch’essi…ed oggi chi fa un mestiere sopravvive, chi ha scelto una laurea ha dovuto emigrare. Se è stato fortunatissimo Genova, solo fortunato Milano o Torino…per gli altri…Colonia, Dusseldorf, Parigi…l’Oro della collina torna ad espandersi per il mondo.
Bernardo viene appena ricordato dai nipoti, i pronipoti non sanno più che faccia avesse se non quella della foto sulla lapide, al cimitero, e di Majin si ricorda una frase che è lo stereotipo delle madri italiane. Guardava la collina, Bernardo e poi, pensando ai figli, sospirava: «Mia, Bernardu, se i tegnimmu come i sun» (Sai, Bernardo, ce li teniamo come sono).
La collina, per ora, ha resistito all’attacco dei banchieri: si difende con l’auto-produzione come solo il popolo italiano sa fare, usando i soldi di stipendi e pensioni solo per pagare le mille gabelle che li taglieggiano. Intanto, si contano i chili d’olio ed i quintali di patate, come un tempo: roba vera, che ti fa vivere, non fuffa.
Questa storia è dedicata ai vecchi politici, perché si vergognino d’aver sodomizzato gente del genere ed ai nuovi, quelli di Grillo – che imparino qualcosa – prima di pensare subito alla notorietà ed ai talk-show.

Eventi alla Bassani

20 novembre ore 16

Grand tour. Passeggiate virtuali nei più bei giardini storici italiani – Ville e giardini storici di Roma
Livia(…) abbiamo deciso di prolungare le nostre passeggiate virtuali per giardini assieme a Monty Don (straordinario e accattivante esperto di giardini e documentarista della BBC) e alla nostra bravissima paesaggista Giovanna Mattioli.
Questa volta potremo visitare – assieme alle nostre due guide – i più bei giardini storici italiani del Sud, del Centro e del Nord. Sarà un’occasione per prendere o riprendere visione del nostro patrimonio storico e paesaggistico attraverso gli occhi attenti e curiosi di un inglese, considerato uno dei conoscitori e divulgatori di storia dei giardini più profondi e appassionati del mondo.
(Testo tratto dalla Circolare ai soci)
Grand tour: passeggiate virtuali nei più bei giardini storici italiani. Ville e giardini storici di Roma
Martedì 20 novembre 2012, ore 16
Auditorium Biblioteca Comunale Bassani
via Grosoli 42 – Piazza Emilia 1 (Barco) Ferrara
Le proiezioni saranno introdotte e commentate da Giovanna Mattioli, che curerà anche la stesura delle schede con le principali notizie sui giardini storici
Ferrara Garden Club
Comune di Ferrara
Servizio Biblioteche e Archivi
Biblioteca Comunale Bassani

» 17 ottobre – 20 novembre
Il terremoto d’Emilia – Fotografie di Jimmy Michele Valieri
CristoUn terremoto di magnitudo (Ml) 5.9 è avvenuto alle ore 04:03 italiane del giorno 20 maggio 2012. Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel distretto sismico: Pianura Padana emiliana. I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Coordinate epicentro 44.89°N, 11.23°E – Profondità 6.3 km. I comuni più vicini all’epicentro sono al confine tra le province di Modena (Finale Emilia), Ferrara, Rovigo e Mantova.
(tratto dalle pagine web: http://www.ingv.it).
La mostra Il terremoto d’Emilia propone 17 scatti realizzati a Sant’Agostino, Finale Emilia e San Felice sul Panaro nei giorni successivi al sisma del 20 maggio 2012.
Ho iniziato a fotografare nel 2003 come fotoamatore autodidatta, con l’uso esclusivo della tradizionale pellicola. La fotografia mi permette di documentare il quotidiano senza alterare l’immagine, una cronaca attenta dei gesti “familiari”. La mia ricerca analizza con delicata crudezza la vita di tutti i giorni in tutte le sue sfumature, i riti rurali di un vicino passato e della natura, attraverso i volti carpiti a persone sconosciute o intime. (Testo tratto dal sito dell’autore)
La mostra è visitabile negli orari di apertura della Biblioteca Bassani
via Grosoli 42 (Barco) Ferrara, martedì – sabato (9-13) e martedì mercoledì e giovedì 15-18:30
Immagine riprodotta: Il recupero del Cristo nella Chiesa di Buonacompra, 2012 ©Michele Valieri
Comune di Ferrara
Servizio Biblioteche e Archivi
Biblioteca Comunale Bassani

» 21 novembre ore 17
Ora del racconto – Storie per la pancia e per il cuore
TeodoroBird feeding: arriva l’inverno!
Diamo da mangiare ai nostri piccoli amici: realizziamo una Torta Babbalù con semi e margarina.
Mostra di mangiatoie per uccelli realizzate con materiali di recupero. Il materiale occorrente è disponibile in loco.
L’esposizione è aperta a tutti; l’attività di laboratorio necessita di prenotazione da comunicare entro mercoledì 14 novembre.
Attività a cura di
CEAS – Centro Idea – Assessorato Ambiente Comune di Ferrara
in collaborazione con Ragruppamento Provinciale Guardie Ecologiche Volontarie Ferrara
Informazioni: Sala Ragazzi, Biblioteca Comunale Bassani – via Grosoli 42 (Barco) Ferrara

Comune di Ferrara
Assessorato Ambiente
CEAS
Centro Idea
Raggruppamento provinciale Guardie Ecologiche Volontarie (Ferrara)
Servizio Biblioteche e Archivi
Biblioteca Comunale Bassani

» 21 e 24 novembre
Impara a giocare – Corsi di scacchi
ScacchiIl mercoledì pomeriggio, per ragazzi della scuola media e il sabato mattina, per principianti della scuola elementare, sono iniziate le lezioni del Corso di scacchi
Dove?
Mercoledì: patio della biblioteca, area antistante il giardino
Sabato: sala ragazzi
Biblioteca Comunale Bassani – via G. Grosoli – Piazza Emilia (Barco) Ferrara
Quando?
Autunno-Inverno
Maestro di Scacchi: Mauro Catozzi
Patrocinio: Circolo Scacchistico Estense

Comune di Ferrara
Servizio Biblioteche e Archivi
Biblioteca Comunale Bassani

» 22 Novembre ore 16:15
Cibo per la pancia e cibo per il cuore – Tre seminari
MelaCibo per la pancia e cibo per il cuore è il titolo di un breve ciclo di tre seminari previsto in autunno:
Giovedì 27 Settembre
Giovedì 25 Ottobre
Giovedì 22 Novembre
Conferenze ad ingresso libero
dalle 16:15 alle 18:30
I relatori, la neuropsichiatra infantile Dina Benetti (ER) e tre psicologi (Andrea Cardi, Vissia Zanobi, Federica Zappaterra), hanno scelto acquolina in bocca come parola chiave.
L’ obiettivo sarà di sensibilizzare la popolazione ad alcune problematiche inerenti l’alimentazione ed i diversi aspetti psicologici correlati.
Verranno messe sotto la lente d’ingrandimento le varie fasi del ciclo vitale: prima l’età evolutiva, poi a seguire quella adulta con particolare riferimento alla donna e la terza età.”
Auditorium Biblioteca Comunale Bassani
via G. Grosoli 42
44122 Ferrara

Provincia di Ferrara
Comune di Ferrara
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Biblioteca Comunale Bassani

» 24 novembre – 22 dicembre
Impara l’arte – La ceramica
Stefania_StocchiEsposizione delle opere di Stefania Stocchi.
Nata a Ferrara, sin dall’infanzia ha coltivato la passione per il disegno e l’attività artistica manuale, scegliendo di frequentare la scuola superiore presso l’Istituto d’Arte Dosso Dossi (Ferrara). Ha acquisito il Diploma di specializzazione di Maestra D’Arte nel 1985 come decoratrice plastica. Lavorando presso alcune botteghe artistiche ferraresi ha conseguito una lunga e proficua esperienza nell’arte di modellare la creta. Dal 1995 si rende “indipendente” cominciando a realizzare e presentare le sue opere nelle fiere e sale per la valorizzazione dell’artigianato locale.
Apre una bottega d’arte come artigiana dal dicembre 2005 fino al luglio 2007 a Pontelagoscuro (Fe).
Mostre personali presso la Sala “Nemesio Orsatti” di Pontelagoscuro (Fe) nel 1999 e maggio 2004.
Espone ceramiche artistiche con Ferrara Arte presso il Palazzo dei Diamanti nel 2007.
Comune di Ferrara
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Biblioteca Comunale Bassani

» 27 novembre ore 17
Incontrando poesia – Reading e consegna dell’antologia ai partecipanti
Reading poetico a cura degli allievi con epilogo in musica e consegna dell’antologia dei testi ai partecipanti
Martedì 27 novembre alle ore 17
Auditorium Biblioteca Comunale Bassani
via G. Grosoli 42 – Piazza Emilia 1 (Barco) Ferrara
Saluto della Presidente del Gruppo Scrittori Ferraresi
Proposta calendario attività per l’inverno 2013
Comune di Ferrara
Gruppo Scrittori Ferraresi
Servizio Biblioteche e Archivi
Biblioteca Comunale Bassani
Biblioteca Comunale Bassani
via Giovanni Grosoli, 42 – 44122 Ferrara
tel. 0532 797414 – fax 0532 797417
mail: info.bassani@comune.fe.it

Orari
lunedì chiuso
mattino: dal martedì al sabato 9-13
pomeriggio: dal martedì al giovedì 15-18:30