
Autore: redattorecapo
L’Italia dice no
L’Italia riapre una partita che, dalle parti della Commissione europea, davano per chiusa. “No allo stop alla vendita dei veicoli a benzina e diesel dal 2035”. È questa la posizione del nostro Paese alla vigilia della riunione dei rappresentanti permanenti aggiunti in Ue chiamata a dare il via libera finale al regolamento europeo. “I target ambientali vanno raggiunti attraverso una transizione economicamente sostenibile e socialmente equa”, ha spiegato il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica annunciando la posizione contraria che l’Italia esprimerà a Bruxelles. Una posizione che rischia di far traballare notevolmente il Regolamento: al no di Roma vanno infatti aggiunti i dubbi di Berlino e le posizioni di Bulgaria e Polonia, rispettivamente astenuta e contraria al Coreper che, a novembre, diede luce verde all’intesa. Messi insieme, i quattro Paesi costituirebbero un blocco di minoranza decisivo per stoppare l’iter.
http://www.opinione.it/economia/2023/03/01/redazione_italia-ue-stop-diesel-benzina-2035/
Il gruppo dei 10
Sabato 4 marzo allo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara) è il momento di “Drumless” con Ed Cherry alla chitarra, Massimo Faraò al pianoforte e Nicola Barbon al contrabbasso. “Il più nero dei pianisti italiani” ritorna sul palco dello Spirito per una serata ‘senza batteria’ dal fortissimo impatto. Si tratta di un attesissimo ritorno a Ferrara per Ed Cherry, storico chitarrista di Dizzy Gillespie: l’ultimo concerto nella città estense fu nel 1990 con la “United Nations Orchestra” di Gillespie, al Teatro Comunale.
La serata assume un significato ancora più particolare: sarà infatti il momento per ricordare nel migliore dei modi, attraverso la bellezza e la forza della musica dal vivo, la recente scomparsa di Adelino Bianchini, tra i fondatori del Gruppo dei 10.
Il piano di Biden
Perciò, dopo la mancata sconfitta della Russia, tramite le sanzioni, sta prendendo forma un piano che prevede di mobilitare solo i Paesi dell’est Europa, quasi tutti burattini senz’anima per trasformare anch’essi in carne da cannone: il fatto che Biden prima di partire dall’Europa abbia convocato i nove paesi ex sovietici o appartenenti al patto di Varsavia ovvero Lituania, Lettonia, Estonia, Polonia, Slovacchia, Cechia, Ungheria, Romania e Bulgaria, lascia pensare che il piano sia questo: continuare il carnaio con gli uomini di questi Paesi. E quindi anche continuare ad accontentare anche l’apparato industrial militare senza dover mettere in campo propri soldati, a parte quel velo di falsi mercenari a fare da collante e a svolgere la stessa funzione dei raggruppamenti nazisti che abbiamo imparato a conoscere.
estratto da https://ilsimplicissimus2.com/2023/02/25/gli-usa-preparano-il-nuovo-massacro-europeo/
In mutande
Tanti refusi, ma il concetto di fondo è chiaro…
leggi tutto : https://ilsimplicissimus2.com/2023/02/22/putin-mette-in-luce-la-debolezza-dellimpero-e-la-forza-della-russia/
Non c’è due senza tre
Fonte: Andrea Zhok
Il segretario generale della Nato Stoltenberg ieri:
“Fatemi essere chiaro: non ci sono opzioni a rischio zero. Ma il rischio peggiore di tutti è che Putin vinca.”
Prego?
Ma voi siete fuori come un ponte levatoio.
Voi e quella pletora di pennivendoli con l’elmetto che vi fanno da claque.
Fate essere chiari noi.
Il rischio essenziale è che dopo aver devastato economicamente l’Europa, da quei venduti incompetenti (e razzisti culturali) che siete, riusciate anche a coinvolgerci direttamente in un conflitto armato fatale.
Il rischio accessorio è che, anche se Putin vince, voi, genia di psicolabili in libera uscita, continuiate a fare da passacarte del complesso militare-industriale statunitense, a scapito di centinaia di milioni di cittadini europei (e dopo il diritto di guerra per la guerra al Covid e il diritto di guerra per la guerra in Ucraina non oso pensare cosa ci riservi il “non c’è due senza tre”).
Ecco.
integrale in https://www.ariannaeditrice.it/articoli/non-c-e-due-senza-tre
I cannoni al posto dei fiori
Tutti i tempi vengono, diceva la nonna. Mai come negli ultimi anni ha avuto ragione. Ne abbiamo viste e subite davvero troppe e l’ultima sembra sempre la peggiore. Questa però è proprio grossa: il presidente ucraino Zelensky parteciperà al festival di Sanremo, in collegamento dal bunker in cui vive, probabilmente con la consueta tenuta verdastra da combattimento. Un attore anche nelle modalità della comunicazione.
Non è dato sapere il cachet della prestazione a carico del contribuente italiano, che paga una tassa per il possesso del televisore direttamente con la bolletta elettrica, sia o meno sintonizzato sull’ex vetrina della musica, diventata da tempo un insopportabile, ipertrofico carro di Tespi teso non a valorizzare talenti canori, ma a promuovere l’ideologia dominante.
Il festival del neo conformismo obbligatorio mostra la verità dell’intuizione di Guy Debord sulla società dello spettacolo. L’ intero sistema economico, sociale e politico del capitalismo moderno ha prodotto una trasformazione devastante. La profezia del situazionista Debord si è realizzata e ci troviamo immersi nello spettacolo generalizzato, elemento unificante di un teatro permanente, frutto maturo della globalizzazione. Realtà e virtualità si intrecciano davanti a un pubblico plaudente, passivo, il cui compito è assorbire come una spugna il messaggio del potere sotto forma di intrattenimento.
leggi tutto su https://www.ariannaeditrice.it/articoli/i-cannoni-al-posto-dei-fiori-ovvero-zelensky-a-sanremo
La scuola e le vecchie generazioni
La scuola odierna sembra voler distruggere il senso critico e l’amore per la cultura in favore di uno studio superficiale e finalizzato al mero inserimento nel mondo produttivo.
A partire da questa considerazione mi stupisce ancora di più l’immensa creduloneria, l’abnorme mancanza di senso critico degli appartenenti alle vecchie generazioni e in particolare il loro sopracitato acritico, privo di approfondimento e quindi di rielaborazione personale, amore per l’Unione europea. Iscriviti al nostro canale Telegram
L’Europa dei vermi
Ormai conosciamo tutti l’ agenda promossa da Klaus Schwab e dai suoi lacchè a Davos, secondo i quali dovremmo passare a mangiare insetti. E naturalmente i vermi di Bruxelles hanno offerto tutta la loro collaborazione tanto che il 3 gennaio è stata accolta la richiesta di una società vietnamita chiamata Cricket One Co. Ltd di fornire polvere di cavalletta parzialmente sgrassata da utilizzare per ogni tipo di uso possibile e immaginabile: ” in pane e focacce multicereali, cracker e grissini, barrette ai cereali, premiscelati secchi per prodotti da forno, biscotti, paste secche ripiene e non, sughi, prodotti trasformati a base di patate , piatti a base di legumi e verdure, pizza, prodotti a base di pasta, siero di latte in polvere, analoghi della carne, zuppe e concentrati o polveri per zuppe, snack a base di farina di mais, bevande tipo birra, prodotti a base di cioccolato, noci e semi oleosi, snack diversi da patatine e carne preparativi per la popolazione in generale”. Ma la presenza di questa polvere non sarà specificata in etichetta perché esiste un problema,: nessuno si è assicurato che questi preparati ai grilli o alle cavallette non provochino allergie, anzi l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) pur ovviamente approvando ciò che il circuito politici imponeva ha comunque avvertito che “sulla base di una piccola quantità di prove pubblicate sulle allergie alimentari legate agli insetti in generale” c’è almeno il sospetto che il loro consumo sia ” associato a una serie di eventi anafilattici ” (che possono anche essere gravissim o mortali ) , raccomandando perciò ulteriori ricerche. Ma prendere atto di tale pericolo avrebbe costretto a mettere in etichetta la presenza di queste” farine d’insetto” e avrebbe spinto la gente a non comprare questi prodotti. Così pur di non scontentare Schwab, Gates e compagnia di superricchi l’Ue ha deciso di far rischiare i cittadini non dando loro indicazioni. Del resto con la pandemia si sono rivelati assassini senza scrupoli. Ecco fino a che punto si arriva quando dei vermi impongono gli insetti.