Che si fa? Continuiamo a scannarci o si trova una soluzione che vada bene a tutti? Quando ai francesi sarà passata la crisi isterica e la smetteranno di frignare, se ne potrà riparlare. Intanto, gradiremmo che la maggioranza di centrodestra riflettesse bene sulla ratifica del Trattato italo-francese per una cooperazione bilaterale rafforzata, meglio noto come Trattato del Quirinale, firmato a Roma il 26 novembre 2021 dal presidente francese Emmanuel Macron e dall’allora premier italiano, Mario Draghi, che per essere operativo attende il via libera del Parlamento. Alla luce del comportamento del Governo di Parigi, che vorrebbe tagliarci i viveri e isolarci dal resto del mondo, cominciamo col cestinare l’accordo. In calce al ragionamento, avvertiamo la sinistra che è presto per le processioni degli autoflagellanti del Venerdì santo. Ce l’abbiamo con quella stessa sinistra che, angosciata, si domanda come rimediare all’affronto fatto ai padroni francesi, alla stregua dell’agnello che si preoccupa di chiedere scusa al lupo per i fastidi arrecatigli. Tutto questo pietoso teatrino non ci sarebbe stato, se una vera Unione europea fosse esistita. Ma l’unità degli europei è niente di più di un’illusione ottica. Prima ce ne rendiamo conto, meglio sarà per tutti.