di MARTINA CARLETTI
Quello che deve essere chiaro, chiarissimo a tutti, è che la nostra non è una battaglia per rispondere a discriminazione e violenza con la stessa brutalità: non si combattono le ingiustizie considerando chi ha voluto fare il vaccino, o non ha potuto decidere diversamente, qualcuno di diverso o sbagliato rispetto a noi.
Migliaia di persone sono state discriminate, obbligate a subire TSO sul proprio corpo, e hanno subito l’imposizione molto spesso senza poter rinunciare al salario o per non abbandonare i propri anziani.
Non ci siamo candidati per continuare con questa guerra fratricida: i nostri nemici sono coloro i quali hanno organizzato la guerra tra poveri, ed hanno convinto le persone, con un ben assestato lavaggio del cervello, che fossimo “untori”.
Non ci metteremo al loro livello: siamo qui per unire, pacificare, ristabilire la giustizia ed applicare la Costituzione.Iscriviti al nostro canale Telegram