LA MALATTIA
Premetto che parlo di esperienza personale, quindi nessuna presunzione scientifica.
Da sempre, nella stagione invernale, ma non solo, sono affetta da raffreddori (con conseguenti alterazioni di gusto e olfatto), mal di gola, tosse, malessere generale con o senza febbre.
Nel periodo in cui avevo un lavoro dipendente il medico mi rilasciava un certificato di malattia, mi curava e dopo otto giorni tornavo al lavoro.
Nel periodo in cui ero lavoratrice autonoma il periodo di riposo si riduceva (perché se non aprivo il negozio, non guadagnavo), ma il medico mi curava ugualmente.
Era una malattia che comunque ogni anno faceva vittime, specialmente i più anziani con altre patologie. C’è sempre stato chi necessitava di respirazione assistita e maschera per l’ossigeno (mia mamma, che tra le altre cose soffriva di asma, per anni ha dormito con la bombola dell’ossigeno accanto al comodino).
La scienza, la medicina, i medici sono sempre stati in grado di affrontare queste patologie delle vie respiratorie, anche quelle gravi.
Improvvisamente, dal 2020, a questo tipo di malattia è stato dato un nome specifico (sebbene il virus che la diffondeva facesse parte di un ceppo noto da tempo agli scienziati ) ed i medici, altrettanto improvvisamente , non sono più stati in grado di affrontarla , non sono più stati in grado di curarla.
Improvvisamente è diventata LA MALATTIA, l’unica da combattere.
La gestione da parte delle istituzioni di quella che ci è stata presentata come pandemia, salvo poi rivedere negli ultimi tempi tutti i dati di mortalità, letalità e contagi in merito ai quali è stato scritto tutto ed il contrario di tutto, è stata inadeguata oltre ogni dubbio.
I danni ingenti, di cui nessuno si mostra responsabile, non sono stati solo quelli di chi ha perso i propri cari, quelli economici, ma anche psicologici.
Ho letto e ascoltato narrazioni di chi ha affrontato LA MALATTIA che vanno dall’epico al tragicomico, con la fierezza o nostalgia di chi racconta le esperienze del servizio militare, senza peraltro essere mai stato in guerra.
Non so cosa sia accaduto di preciso nella mente di molti di noi che ci ha indotto a perdere ogni traccia di razionalità, lucidità, logica, buon senso e portato ad assecondare tutte le assurdità, del tutto slegate dalla realtà e dalla scienza, quella seria, che ci hanno rovesciato addosso in questi due anni.
Posso solo augurarmi che, alla luce delle evidenze emerse oggi, al “prossimo giro” , già ampiamente profetizzato giusto per mantenere un po’ di suspence, il numero delle persone che riusciranno a non farsi annebbiare la mente diventi considerevolmente più alto e che si possa reagire, tutti insieme, pretendendo trasparenza e verità, con quella dignità e orgoglio che dovrebbero distinguere i Cittadini di un Paese dai meri sudditi di una colonia.
Fiorella Susy Fogli RI Ferrara