In realtà il DL 1/2022 legalizza a posteriori questo abuso, il cui terreno però è stato preparato dal DL 139/2021 nominato Capienze, che riforma il Codice della Privacy, permettendo alla PA di trattare i dati personali in modo arbitrario e totalmente autoritario, scavalcando le farraginose leggi sulla privacy senza alcun dibattito politico parlamentare.
In base al DL Capienze ogni pubblico ministero è autorizzato a incrociare dati relativi al Ministero della salute, e viceversa, in un quadro informatico dove i dati rimbalzano da un ente all’altro, creando una database sempre più centrale e verticalizzata.
Questo processo tecnico/giuridico, che sostanzialmente è la digitalizzazione della PA, non è iniziato con il Green pass, bensì con la fatturazione elettronica, e fa immaginare facilmente il passaggio verso un sistema di punteggio sociale (social scoring), dove l’accesso a beni e servizi esistenziali sarà costantemente subordinato al possesso di determinati requisiti.
Astutamente, la sanzione di soli 100 euro è stata congegnata per favorire la “trasgressione” e, nel contempo, per scoraggiare ricorsi giudiziari che sarebbero più costosi per i cittadini.
Il governo spera che non tutti capiscano che la sanzione in mancanza di reato (vista la natura passiva del comportamento sanzionato) rischia di diventare in un prossimo momento un grattacapo insostenibile anche per costituzionalisti alla Zagrebelsky, abili in arrampicate interpretative. (Sarà dura invocare la dignità umana nel momento in cui i costituzionalisti dimostrano di essere i primi ad averci rinunciato.)
Ma con questa sanzione il governo spera oltre tutto di gettare polvere negli occhi dell’opinione pubblica soggiogata dalla vaccinolatria, che sarà contenta di potersi indignare e di invocare provvedimenti forcaioli e perfino il carcere per i no vax, tralasciando il nocciolo del problema, ossia la possibilità per l’Agenzia delle Entrate di usare il lasciapassare come strumento di ricatto verso chiunque. Del resto l’incitamento all’odio è la principale arma di distrazione di massa, un modo per abbassare drasticamente il livello della discussione e far oscurare i dettagli più importanti.
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/la-digitalizzazione-vaccinista
Il governo, che nel frattempo assume sempre di più le sembianze di un’organizzazione a delinquere, continua a contare su una base di opinione pubblica, ma ciò non vuol dire che abbia una vera base sociale, ed è questa la sua differenza con il fascismo storico (e le altre dittature del secolo scorso), che pur venendo al potere per conto delle oligarchie bancarie e fondiarie, offriva al ceto medio crescita economica e ascensore sociale.
Al contrario, oggi il ceto medio è preso di mira affinché possa impoverirsi, insieme a tutta la classe lavoratrice. In questo senso non reggono più di tanto i paragoni del Green pass italiano col sistema del credito sociale cinese, al di là delle pur evidenti affinità sul piano del controllo informatico. In Cina infatti la stretta sulla disciplina sociale viene accompagnata da una crescita diffusa del reddito e dall’allargamento del ceto medio.
Forse per questo motivo la rivista “Focus” fa capire che il credito sociale cinese non piace al mondo occidentale, mentre non dice nulla su quello italiano, forse perché l’obbiettivo delle oligarchie locali è di controllare senza distribuire reddito
Ibidem
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Solo Giovanni Arrighi, seguendo la lezione di Polanyi piuttosto che quella di Marx, sembra avere capito che le logiche di politica e mercato possono – date certe condizioni storico-culturali – divergere. Tanto è vero che, intervenendo nel dibattito sulla natura del regime cinese che divideva i teorici marxisti, ebbe a scrivere che “si possono aggiungere capitalisti a volontà a un’economia di mercato, ma se lo Stato non è subordinato al loro interesse di classe quell’economia di mercato rimane non capitalistica”.
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/la-rabbia-americana-e-la-pazienza-cinese
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Da ragazzo di campagna quale sono ho preferito un titolo più esplicativo a quello originale: https://ilsimplicissimus2.com/2022/01/17/operazioni-psy-op-al-servizio-della-pandemia/
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Poi c’è anche un altro fatto che spinge verso il conformismo orwelliano: la mancanza di prospettive ideali e politiche ormai dichiarate defunte sull’altare del pensiero unico paralizza l’azione e in qualche modo la rende anche inconcepibile. si può dimostrare, ma poi? Cosa si costruisce al posto del Leviatano di potere che si è impadronito delle nostre vite visto che gli unici riferimenti sono poi quelli che ci hanno portato a questo punto? La confusione è totale, il disorientamento completo tanto che il capitalismo nelle sue estreme conseguenze viene scambiato per marxismo il che denota una dozzinalità e un’ aterosclerosi di pensiero straordinaria. In fondo il pensiero unico è riuscito in un capolavoro, non tanto quello di bloccare ogni opposizione, quando di togliere ad esse l’orizzonte necessario per camminare davvero e cambiare le cose. E’ facile manifestare contro qualcosa, molto più difficile farlo per qualcosa.
https://ilsimplicissimus2.com/2022/01/22/organismi-culturalmente-modificati
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