IL TESTO, faticosamente approvato in serata, prevede: a partire dal 15 febbraio i dipendenti pubblici e privati che hanno compiuto 50 anni per andare al lavoro dovranno esibire il super green pass (vaccino o guarigione dal Covid). Obbligo di vaccino per i disoccupati e pensionati nella stessa fascia d’età. La misura, decisa «per decongestionare le ospedalizzazioni» ha spiegato il premier, si applica a tutti i residenti in Italia, anche cittadini europei e stranieri, e sarà in vigore fino al 15 giugno. «L’obbligo non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate. L’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia determina il differimento della vaccinazione». In Italia sono 28 milioni gli over 50, i lavoratori tra i 50 e i 64 ammontano a 8,2 milioni, mentre i non vaccinati tra i 50 e i 60 anni sono 2 milioni (dai 60 anni in su 1,2 milioni).
PREVISTE ANCHE LE SANZIONI (che però non si applicano a disoccupati e pensionati): i lavoratori privi di super green pass al momento dell’accesso ai luoghi di lavoro «sono considerati assenti ingiustificati, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, fino alla presentazione delle predette certificazioni, e comunque non oltre il 15 giugno. Per i giorni di assenza ingiustificata non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento». La sanzione amministrativa è stabilita tra i 600 e i 1.500 euro, «restano ferme le conseguenze disciplinari secondo i rispettivi ordinamenti di settore». Un circolare dei ministri Brunetta e Orlando è stata firmata ieri sera per «incentivare il ricorso allo smart working, nella cornice delle regole vigenti, e questo sia nel settore pubblico che in quello privato»: è la formula trovata in cabina di regia per non irritare Brunetta, contrario all’uso ampio del lavoro agile.
https://ilmanifesto.it/obbligo-di-vaccino-per-i-cinquantenni-
Da notare che a giustificazione delle misure prese la motivazione è decongestionare gli ospedali!
. Nello specifico, il numero di bimbi ricoverati è passato da 66 a 123, mentre è triplicato il numero dei bambini in terapia intensiva. Più precisamente, tra i piccoli degenti il 62 per cento ha tra gli zero e i quattro anni (età non vaccinabile). Ancora: tra il 28 dicembre e il 4 gennaio il tasso di crescita dei ricoveri Covid nelle strutture sentinella della Fiaso hanno avuto una impennata del 25,8 per cento. I non vaccinati ricoverati in rianimazione sono il 72 per cento del totale. La metà, secondo appreso, godeva di buona salute e non aveva comorbidità. Il range di età va dai 18 agli 83 anni.
Tasso di occupazione dei posti letto
Secondo i dati dell’Agenas del 4 gennaio, a livello nazionale il tasso di occupazione di posti letto nei reparti ospedalieri ha toccato quota 20 per cento. In 24 ore è cresciuto in tredici regioni. I livelli più critici sono stati registrati in Valle D’Aosta (47 per cento), Calabria (32 per cento), Liguria (31 per cento) e Umbria (con +3 per cento ha raggiunto il 27 per cento). Il tasso è in calo nella Provincia autonoma di Trento (19 per cento) e in Sardegna (9 per cento). I posti letto in terapia intensiva, occupati da pazienti Covid, sono rimasti al 15 per cento a livello nazionale, eppure sono saliti in 6 regioni: Abruzzo (13 per cento), Basilicata (4 per cento), Lombardia (15 per cento), Provincia autonoma di Bolzano (19 per cento), Piemonte (19 per cento) e in Valle D’Aosta (con un +3 per cento è arrivato al 12 per cento).
http://www.opinione.it/politica/2022/01/05/mimmo-fornari_obbligo-vaccinale-super-green-pass-lavoro/
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Oggi ho ricevuto molte critiche dopo aver scritto su twitter che l’introduzione dell’obbligo in questo momento può essere pericolosa e inutile. Sui rischi di peggiorare ulteriormente il confronto con chi non si vuole vaccinare, minare la fiducia della popolazione nelle istituzioni e peggiorare la percezione della sicurezza e dell’efficacia dei vaccini spero di sbagliarmi. Sul fatto che possa rappresentare la soluzione all’emergenza in atto, invece, credo che i fatti bastino a smentire questa beata illusione in cui tanti confidano.
Roberta Villa
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E per questo vale la pensa di ritornare in Italia dove un’altra insensata e paradossale vicenda vede come protagonista l’infettivologo Massimo Galli, sempre presente in TV a fare propaganda “vaccinale”: benché abbia fatto la sua brava terza dose si è beccato il Covid o comunque una delle tante sindromi influenzali rilevabili dal tampone ed è dovuto ricorrere a quelle cure domiciliari che egli stesso aveva violentemente osteggiato per gli altri.
https://ilsimplicissimus2.com/2022/01/07/vaccinare-tutti-prima-che-i-vaccini-vengano-smascherati/
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Qui a Bondeno si sa anche di molti medici (che pur non visitando a domicilio) se lo sono preso; sembrerebbe che la multa per chi non si vaccina sia 100 euro una tantum prelevati direttamente dal 1 febbraio dalla agenzia delle entrate…
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Naturalmente c’è anche chi si dedica a tali progetti su scala planetaria ed ha sufficiente potere o ambizione da crederli realizzabili, ma talvolta sembra lecito respingere questi scenari con una rasoiata alla Occam e immaginarne di altri assai più prosaici, in cui funzionari untuosi e servili sono disposti a sacrificare i beni di generazioni di cittadini e addirittura, come vediamo, i corpi e le vite dei bambini al profitto di quel ceto possidente che riempie loro la greppia. Non è la prima volta che la storia presenta simili degenerazioni. Forse è tutto qui e mentre immaginiamo che nella testa degli omuncoli di regime capaci solo di genuflessioni vi sia chissà quale disegno, c’è soltanto la mediocrità.
https://ilsimplicissimus2.com/2022/01/08/covid-leffetto-collaterale-della-barbarie/
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