I talebani dell’anti-discriminazione questa volta hanno colpito in Belgio ove in linea alla più bieca deriva del “politicamente corretto” una nota casa editrice ha voluto espungere i versi della Divina Commedia dedicati a Maometto in quanto ritenuti inutilmente offensivi.
Noi italiani dobbiamo guardarci bene dal criticare quel che succede in Belgio dopo che abbiamo rasentato il ridicolo con gli episodi della cancellazione di presepi e canti natalizi, ma possiamo almeno consolarci che talune perversioni nel segno della tolleranza regnano ovunque.
Vale la pena ricordare che Dante inserisce Maometto nella nona bolgia dell’ottavo cerchio dell’Inferno (canto XXVIII) attribuendogli il peccato di seminatore di discordia, in quanto artefice della divisione della Cristianità. È raffigurato squartato eternamente dal mento in giù da un diavolo armato di spada, come il genero Alì anche lui responsabile di un’ulteriore divisione religiosa, quella sciita.
