Speranza si è reso conto che andare liberamente a Palma di Maiorca ma non ad Amalfi era troppo è così per rimediare fa una ordinanza con una piccola punizione per chi andrà all‘ estero… Dovete tutti andare a fare in culo! pic.twitter.com/p0BOdNmzDx
— Paolo Becchi (@pbecchi) March 30, 2021
Mese: marzo 2021
Propaganda di guerra
Nel 1928 Arthur Ponsonby, diplomatico, politico e attivista per la pace britannico, pubblicò il libro Falsehood in War-Time ovvero falsità in guerra in cui documenta la propaganda britannica, francese, tedesca, italiana e americana durante la prima guerra mondiale mettendo in luce alcune tecniche di comunicazione che ancora oggi fanno di quel libro un classico. Molti anni dopo, in questo secolo, Anne Morelli, docente di critica delle fonti storiche presso l’università di Bruxelles ha ripreso gli scritti di Ponsonby e ne ha distillato i principi della propaganda di guerra in un libro omonimo pubblicato in tedesco per la prima volta nel 2004: Morelli mostra che le tecniche di propaganda identificate da Ponsonby nel 1928 non hanno perso nulla della loro validità e rilevanza, e vengono ampiamente usate nelle guerre calde e fredde nel 20 ° e all’inizio del 21 °. Il modello Ponsonby-Morelli comprende i seguenti dieci principi della propaganda di guerra:
- Non vogliamo una guerra
- Il campo nemico è l’unico responsabile della guerra
- Il nemico ha tratti demoniaci
- Combattiamo per una buona causa e non per fini egoistici
- Il nemico commette crudeltà di proposito; con noi è un incidente
- Il nemico usa armi illecite
- Le nostre perdite sono piccole, ma quelle dell’avversario sono enormi
- La nostra causa è sostenuta da artisti e intellettuali
- La nostra missione è sacra
- Chiunque dubiti della nostra segnalazione è un traditore
estratto da https://ilsimplicissimus2.com/2021/03/29/propaganda-di-guerra/
Dante censurato
I talebani dell’anti-discriminazione questa volta hanno colpito in Belgio ove in linea alla più bieca deriva del “politicamente corretto” una nota casa editrice ha voluto espungere i versi della Divina Commedia dedicati a Maometto in quanto ritenuti inutilmente offensivi.
Noi italiani dobbiamo guardarci bene dal criticare quel che succede in Belgio dopo che abbiamo rasentato il ridicolo con gli episodi della cancellazione di presepi e canti natalizi, ma possiamo almeno consolarci che talune perversioni nel segno della tolleranza regnano ovunque.
Vale la pena ricordare che Dante inserisce Maometto nella nona bolgia dell’ottavo cerchio dell’Inferno (canto XXVIII) attribuendogli il peccato di seminatore di discordia, in quanto artefice della divisione della Cristianità. È raffigurato squartato eternamente dal mento in giù da un diavolo armato di spada, come il genero Alì anche lui responsabile di un’ulteriore divisione religiosa, quella sciita.

Follia pura
Così titola Il Manifesto di oggi:
«Putin è un killer». Biden a testa bassa accusa il presidente russo di aver tentato di modificare l’esito delle presidenziali: «Pagherà un prezzo alto». Mosca richiama l’ambasciatore. Toni da guerra fredda, mentre Cina e Usa in Alaska provano a trovare un’improbabile intesa
Ma come? non aveva vinto Biden?
L’Italia sarà il primo stato dell’Unione Europea a produrre il vaccino russo Sputnik V per l’immunizzazione contro il nuovo coronavirus. Lo ha confermato questa settimana la Camera di Commercio italo-russa.
Il vaccino russo ha dimostrato di essere altamente efficace ed efficiente nel trattamento dei casi di Covid-19, compresi i casi di nuove varianti virulente. È stato convalidato dalla stimata rivista Lancet e da dozzine di regolatori nazionali in tutto il mondo. Oltre 40 nazioni hanno approvato il trattamento con Sputnik V ed è emerso come un vaccino leader nell’adozione a livello mondiale, specialmente tra le nazioni più povere che possono permettersi meglio il medicamento russo rispetto ai trattamenti occidentali più costosi.
L’EMA, il regolatore europeo, si è seduto sulla domanda russa di approvazione dello Sputnik V negli ultimi due mesi. Il ritardo irrazionale può essere spiegato solo dai funzionari dell’EMA che soffrono della stessa russofobia della guerra fredda di politici come Von der Leyen e Tusk.
Il mese scorso Ursula von der Leyen, ex ministro della Difesa tedesco e capo della NATO totale come Tusk, ha fatto osservazioni sprezzanti sul fatto che lo Sputnik V russo non fosse in grado di produrre per soddisfare la domanda.

La leadership dell’obbedienza
Il Covid possiede davvero una energia sovrannaturale se ha permesso, autorizzato e legittimato tutto quello che prima non era possibile e sopportabile: costruzione di una gerarchia di diritti in modo che quello alla salute potesse cancellare gli altri, concessione di poteri e competenze eccezionali a organismi “privatistici” in sostituzione del sistema parlamentare e della rappresentanza, ricorso a legislazione speciale, censura sulle informazioni, repressione di scioperi e manifestazioni che esigevano il rispetto di standard minimi di scurezza, sanzioni contro medici che non intendevano adeguarsi alla vulgata del terrore, assimilando a inadempienza o reato la volontà di rispettare il giuramento di Ippocrate, curando i pazienti secondo protocolli autonomi.
Quello che prima era improbabile è diventato inevitabile e chi osa sospettare la non casualità delle risposte che sono state messe in atto a contrasto dell’epidemia è soggetto ad anatema, vuoi per l’esigenza di far dimenticare il passato che ci ha portato fin qui, vuoi per nascondere le malefatte recenti: a marzo dell’anno scorso si è preventivata la realizzazione tempestiva di oltre 4mila posti aggiuntivi in terapia intensiva ma a fine anno per ammissione delle stesso Arcuri prima della detronizzazione ne erano stati attivati sull’intero territorio nazionale meno di un terzo, grazie al concorso di colpe di esecutivo e regioni, vuoi per ridare sempre rinnovato vigore alla obbligatorietà del ricorso al vaccino come unica soluzione, combinata comunque con il prolungamento della vigenza di restrizioni e imposizioni: mascherine, lockdown, distanziamento, sicchè la fine dell’emergenza è diventata solo un comma del Milleproroghe cui guardare come a una illusoria fata morgana.
estratto da https://ilsimplicissimus2.com/2021/03/09/la-leadership-dellobbedienza/