Ma il fatto sostanziale è che gli autonomi non riescono ad immaginarsi come forza antagonista e ascoltando le varie interviste di questi giorni ad alcuni protagonisti e partecipanti alle manifestazioni che sono partire da Napoli si ha la tangibile impressione del disagio che questo popolo disperso prova a scendere in piazza dopo una vita che si è auto percepita contro la piazza: molti sembrava quasi chiedere scusa per questa invasione di campo, sottolineando di “essere gente per bene” come se manifestare fosse qualcosa che attiene al brigantaggio.
Spesso ci troviamo di fronte a gente che ha fortemente creduto nella terra promessa del liberismo, niente tasse, poco stato e tutto privato, terra cui si poteva accedere prima di tutto proprio contribuendo ad arginare le lotte sociali, qualcosa di vissuto tra l’altro alla luce di un certa sciocca etichetta dell’era berlusconiana che le classificava tout court come comunismo. Una cosa risibile, ma che ancora gira e si riciccia nei più ammuffiti scantinati subliminali. Ad ogni modo è chiara la difficoltà di passare da punta di diamante del cambiamento a vittime designate dello stesso e di agire di conseguenza tentando di salvare il salvabile. Per farlo occorrerebbe che la lotta di protesta potesse prendere una direzione politica che di certo non potrebbe ancorarsi all’ attuale opposizione dal momento che essa semplicemente non esiste, che è addirittura clamoroso il vuoto di proposte di Salvini e della Meloni, che il Covid sembra agire cone una livella politica rendendo tutti uguali nella decozione dell’economia ordinata dall’alto. Eppure ormai lo stesso Oms pubblica studi già controllati e referenziati, nei quali si evince che la mortalità per le persone sotto i 70 anni è dello 0,05 per cento vale a dire dieci volte inferiore a quello dell’influenza. E’ chiaro che di fronte al silenzio complice l’unica strada sarebbe reinventarsi politicamente, così come c’è da reinventare tutto un Paese.
estratto da https://ilsimplicissimus2.com/2020/10/31/conte-si-compra-la-piazza/
«Licenziamenti bloccati fino a marzo 2021 e Cig gratuita per le aziende». Conte accoglie le richieste di Cgil, Cisl e Uil e mette all’angolo Confindustria. Che accetta l’accordo. Soddisfatti i sindacati. Landini: «Insieme abbiamo fatto un buon lavoro»
Il Manifesto
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Diego Fusaro giustamente si è scandalizzato del nuovo DPCM ottobrino, che aggiunge la proibizione di riunioni per attività culturali, in violazione dell’articolo 17 della Costituzione, dopo le ripetute violazioni del 13, del 16, del 32, tutti articoli tutelanti diritti fondamentali attraverso la riserva di legge, cioè stabilendo che possono essere limitati solo dalla legge formale, non da atti amministrativi (quali sono i DPCM), nemmeno dietro delega contenuta in decreti legge. Indifferente alle denunce di illegittimità che si levano da illustri costituzionalisti, questa prassi di violazione della Costituzione continua ormai dal 31 gennaio, appoggiata dai massmedia in coro e non ostacolata dal Presidente della Repubblica, che anzi ha firmato i decreti legge illegittimi che autorizzano il governo alle suddette restrizioni, mentre le opposizioni non si oppongono sulle fondamentali questioni di legalità costituzionale. Ma che senso avrebbe opporsi, data l’indifferenza morale e politica della popolazione bovina, che non si interessa alla legalità costituzionale, alla libertà, alla dignità?
Fonte: Marco Della Luna
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Abbiamo avuto sei mesi – tra cui tre in lockdown totale – per adeguare la medicina territoriale, le lungodegenze e le terapie intensive.
Alcuni medici hanno rilevato che sarebbe stato agevole (cioè rapido e indolore sotto il profilo dell’incremento della spesa pubblica) riaprire gli ospedali chiusi in questi anni ripristinando i posti letto e le terapie intensive. Resterebbe poi il nodo cruciale: il personale sanitario, ancora carente.
Tutte cose che NON sono state fatte. Non è che sono state fatte parzialmente, NON sono state proprio fatte.
Quindi se oggi ci impongono una nuova chiusura totale è perché stiamo allo stesso identico punto di marzo. Non perché il virus sia particolarmente letale, ma perché la virulenza e l’incremento dei malati affollerebbe gli ospedali (che già andavano in tilt negli anni passati con l’influenza stagionale, vedia articoli della stampa degli ultimi 10 anni facilmente reperibili su google cercando “terapie intensive influenza XXXX (anno di riferimento)”.
Gianluca Baldini
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Fonte: Diego Fusaro
Il bioterrorismo pandemico, lo stato d’emergenza sanitario e la paura connessa al “nemico invisibile” rappresentano l’extrema ratio di una classe dominante che sta iniziando a perdere il consenso e che, per conservare a ogni costo il dominio, tenta il tutto e per tutto dello scatenamento del caos nella sua forma più radicale. E lo fa addirittura rimodellando ab imis fundamentis la società, con l’impiego (se non con la creazione in vitro) di un virus altamente contagioso, usato come leva, apparentemente obiettiva ed extrapolitica, per riprogrammare le sintassi dell’ordine vigente, ovviamente secondo direttrici che vanno a rinsaldare il potere dei potenti e il dominio dei dominanti. Si badi, è una svolta autoritaria che, a differenze di quelle novecentesche, non riguarda singoli Stati nazionali: nel quadro del capitalismo post-nazionale e cosmopolitizzato, anche la sua riorganizzazione autoritaria si dà su scala planetaria. È, per così dire, il primo golpe globale, la prima svolta autoritaria di tipo globale e post-nazionale.
leggi tutto su https://www.ariannaeditrice.it/articoli/il-lockdown-totale-sta-arrivando
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Quella che si sta attuando – inarrestabile, nonostante ogni obiezione sensata – è una delle misure più crudeli che il superpotere malvagio ha potuto concepire: vecchi prima perfettamente autosufficienti, chiusi in casa o reclusi in ambienti estarnei, lontani dalle persone e dai luoghi abituali, degradano fino all’imbecillità, perdono la salute, mobilità, scendono alla completa dipendenza: è noto, accade nelle case di riposo.
“Chiuderci dentro ci ucciderà anziché salvarci”, dice Alberto Asor Rosa a Repubblica. 87 anni, intellettuale comunista da sempre, ha paura di non poter più fare la passeggiata quotidiana. Nel 2011 auspicò un “colpo di stato democratico” contro il governo Berlusconi (che effettivamente fu attuato, con Mario Monti messo al potere dalla BCE che manovrò lo spread) in termini che sono una involontaria profezia dell’attuale presa di potere di Conte-Gualtieri. Asoro Rosa desiderò esplicitamente ““Una prova di forza che, con l’autorevolezza e le ragioni inconfutabili che promanano dalla difesa dei capisaldi irrinunciabili del sistema repubblicano, scenda dall’alto, instaura quello che io definirei un normale “stato d’emergenza”, si avvale […] dei Carabinieri e della Polizia di Stato, congela le Camere, sospende tutte le immunità parlamentari, restituisce alla magistratura le sue possibilità e capacità di azione, stabilisce d’autorità nuove regole elettorali, rimuove, risolvendo per sempre il conflitto d’interessi […] la lobby affaristico-delinquenziale, e avvalendosi anche del prevedibile, anzi prevedibilissimo appoggio europeo, restituisce l’Italia alla sua più profonda vocazione democratica» (Il Manifesto, 13 aprile 2011).
Adesso Asor Rosa ha quel che voleva, oltre le aspettative sue: il “normale stato d’emergenza” a guida PD dalla “profonda vocazione democratica” per definizione, la “prova di forza” con il “prevedibilissimo appoggio europeo” che ha “congelato le Camere” e stabilito “d’autorità nuove regole”; non solo elettorali ma di violazione della Costituzione, delle elementari libertà politiche e personali – e tutto per proteggere la nostra salute.
E adesso dice al potere che ha voluto che lui non vuol essere segregato, perché l’isolamento “ci ucciderà”. Siccome è un sinistro e un ricco-di-Stato, per lui ci sarà il trattamento di riguardo che i regimi comunisti assicuravano ai membri della Nomenklatura diventati decrepiti e rincoglioniti.
https://www.maurizioblondet.it/nuovi-lockdown-isolamento-gli-effetti-crudeli-sugli-esseri-umani/
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