Fonte: Paolo Borgognone
In questi giorni si discute molto, sul Web e altrove, della cosiddetta categoria dei “negazionisti” del coronavirus. Personalmente, ammesso e non concesso che questa categoria esista, non ne faccio parte, non mi identifico. Diversamente, sarebbe come se affermassi che l’11/9 non è mai accaduto, che le Torri Gemelle sono ancora in piedi e che nessuno morì in quel clamoroso auto-attentato, il vero “Reichstag di Bush II”. L’11/9 servì da volano per dare il via alla strategia di esportazione del capitalismo finanziario tramite i bombardieri americani e le politiche di regime change in varie aree “calde” del mondo. I morti alle Torri Gemelle ci furono, gli edifici crollarono. Anche allora, dopo quell’episodio, media, politici e grande finanza ci dissero che “nulla sarebbe stato più come prima”, che “le nostre vite sarebbero cambiate per sempre”. George W. Bush e il suo staff di neocon coniarono nell’occasione la definizione di “guerra infinita” contro i nemici dell’America e del liberalismo pratico. Per il coronavirus è un discorso analogo. Si tratta di un evento più o meno accidentale, strumentalizzato dalle classi dominanti liberal-globaliste per imporre ed esportare il capitalismo di quarta fase, integralmente digitalizzato (shut in economy), e un nuovo tipo di società (contactless society). Anche in quest’occasione le classi dominanti neocon (OMS, MIT di Boston, Gates Foundation, Harvard, ecc.) hanno coniato una definizione favorevole a legittimare questa politica di predazione: “pandemia infinita”. E stanno minando profondamente la tenuta psichica di milioni di persone, per non dire di più. I cambiamenti che sono in vista avrebbero richiesto, in regime di fisiologia politica ed economico-sociale, anni per essere metabolizzati. Li si vuole imporre in mesi, addirittura settimane.
leggi tutto su https://www.ariannaeditrice.it/articoli/pandemia-infinita
La Bielorussia è uno dei pochi paesi europei a non aver adottato rigide misure di contenimento del coronavirus. La situazione senza restrizioni è tale che anche i servizi non essenziali rimangono aperti. La lega calcistica della Bielorussia è ancora in corso. L’unico tipo di restrizione che la Bielorussia ha fatto finora è che le vacanze scolastiche sono state prolungate. Però i dati ufficiali parlano di una mortalità e di una diffusione molto inferiori rispetto a quella di altri paesi dell’Europa occidentale.
Per quanto non siano considerati affidabili, comunque sono interessanti e meriterebbero uno studio. Del resto che autorità ha il FMI per chiedere delle garanzie non economiche ai propri prestiti? Da quando in qua il FMI può permettersi di chiedere delle condizioni non solo politiche, ma perfino sanitarie? Cosa c”è dietro questa richiesta?
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/presidente-bielorussia-a-fmi-sulla-covid-19-noi-non-siamo-marionette-come-gli-italiani
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“Le azioni del governo, come la chiusura delle frontiere, l’isolamento totale e un alto tasso di test Covid-19 non sono stati associati a riduzioni statisticamente significative del numero di casi critici o della mortalità complessiva”, si legge nello studio, pubblicato sulla rivista online EClinicalMedicine di Lancet”.
(“Il lockdown per Coronavirus ‘non ha fatto alcuna differenza relativamente al numero di morti, ma ha impedito che gli ospedali venissero sovraccaricati”, Evening Standard)
In conclusione: le misure di isolamento non funzionano, ma i media continuano a sostenerle. Perché?
Perché i media sono di proprietà di élite che ritengono che le misure di isolamento siano un modo efficace per esercitare un maggiore controllo sulla popolazione. Il vero problema è il potere, non l’efficacia o il salvare vite umane.
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/svezia-l-unico-grafico-che-conta
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Ma è esattamente quello che accade quando si vuole imitare più che maturare, agitare slogan e non avere alcuna idea del contesto in cui tutto questo si muove, quando la punizione prende il posto della convinzione e della educazione. Ma l’imitatore non può accedere a queste dimensioni, non deve chiedere perché, ma come.
https://ilsimplicissimus2.com/2020/07/31/limitatore/
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I media mainstream non hanno perso tempo a bollare la protesta oceanica di Berlino come un insieme di pazzi, pericolosi negazionisti, persino estremisti di destra. Questa modalità rientra non nella corretta informazione quanto semmai andrebbe etichettata come una meschina forma di “propaganda”.
Propaganda è infatti liquidare, denigrare e insultare i manifestanti di una protesta pacifica come nazisti, negazionisti, estremisti di destra, complottisti, no mask (ne parlavo qua 👉🏻 https://enricaperucchietti.blog/2020/05/27/chi-critica-le-mascherine-viene-deriso-come-no-mask/) e quant’altro.
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Il vero problema però non è questo, ma che milioni di italiani continuano a non essere stufi di essere presi in giro da ogni parte e non abbiano ancora capito di essere vittime di imbrogli uno di fila all’altro e che dunque non hanno più alcuna reazione di fronte a vere e proprie provocazioni, come ad esempio il prolungamento dello stato di emergenza al solo scopo di condizionare, tanto per cominciare le elezioni regionali, ma che tuttavia, essendo del tutto ingiustificato rispetto all’obiettivo della salute, si pone come ennesimo passo avanti verso l’autoritarismo post democratico e pre fascista ( vedi Negazionismo: il nuovo vocabolario fascista ). Ma nel caso delle mascherine al posto delle auto nelle fabbriche Fiat la cosa è talmente grottesca e insensata che dovrebbe scuotere anche i più sonnolenti. E invece tali notizie scorrono come nulla fosse, come se scendesse su folle di fumatori di oppio.
https://ilsimplicissimus2.com/2020/08/06/arcurix-e-mascherix/
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