“l’esistenza di un piano del governo tedesco per indurre l’Italia ad applicare una tassa sui patrimoni del 14% sulla base di un semplice calcolo aritmetico: la ricchezza degli Italiani, immobili compresi, si aggira intorno ai 9.900 miliardi di euro, e da una simile imposta straordinaria si genererebbe un ricavo di circa 1.400 miliardi che andrebbe ad abbattere il debito pubblico fino a circa il limite di Maastricht del 60% del PIL. Una simile manovra consentirebbe all’Italia di assumere senza problemi di conseguenze sui suoi conti pubblici, altro debito sufficiente per fare fronte all’emergenza coronavirus. Alla base di questa ipotesi, c’è un ragionamento semplice:la ricchezza privata degli Italiani è la più alta in Europa a fronte di un debito pubblico che è egualmente il più alto nella comunità.* Per gli autori della proposta l’equazione è che gli Italiani hanno risparmiato i soldi che non hanno pagato in tasse, e quindi devono in qualche modo restituirli.
* Perché sul debito pubblico e la sua dimensione reale la verità è un’altra e quella che ci viene propinata è una falsa rappresentazione. Il nostro debito effettivo, infatti è solo il 57% del Pil, mentre il debito effettivo della Germania è il 149% del Pil. quello della Francia arriva al 291% e la Spagna al 592%. E questo lo dice la Confindustria, e non il partito di pizza e fichi. Però gli scialacquatori e quelli che ipotecano il futuro dei figli siamo noi e non gli altri paesi con un debito implicito mostruoso. E quindi siamo inaffidabili ed è giusto che paghiamo tanti interessi.
Dal Financial Times:
Il tribunale tedesco chiede alla BCE di giustificare il programma di acquisto di obbligazioni
La Bundesbank ha detto di interrompere la partecipazione al QE a meno che la banca centrale non mostri che la politica è “proporzionata”
ha affermato che la banca centrale tedesca non sarebbe più autorizzata a partecipare agli acquisti di titoli del settore pubblico se la BCE non avesse dimostrato che la sua politica non era sproporzionata entro un periodo transitorio di tre mesi.
"Mi piace""Mi piace"
La sentenza della corte di Karlsruhe mette giù con apprezzabile brutalità teutonica la cruda verità: l’Unione Europea non ha, né ha mai avuto, niente a che vedere con una struttura destinata ad avere una politica economica comune (viatico per una politica comune in senso generale).
Al contrario essa è un’istituzione che serve a mettere in competizione gli stati, creando condizioni ottimali per reprimere ogni rivendicazione da parte delle classi lavoratrici all’interno di ciascuno stato, e per fornire garanzie ai rentiers.
https://www.controinformazione.info/bene-direi-che-ci-siamo-e-il-redde-rationem/
"Mi piace""Mi piace"
Alberto Bagnai
@AlbertoBagnai
Tradotto: supponiamo che quello che desiderano sia ingabbiarci con la Troika. Prenderanno in prestito “troppi” soldi (senza verifica parlamentare), e poi chi verrà dopo dovrà giustificarne l’uso(ma non potrà farlo). Chiaro?”
The End
L’articolo IN CHE TRAPPOLA CI HA FICCATO GUALTIERI proviene da Blondet & Friends.
"Mi piace""Mi piace"
Quindi, l’idea del Dexit diventerà maggioritaria. Ciò che rende ancor più delirante e dannoso “l’europeismo” del governo in carica a Roma, e la sua speranza che la Germania dia il via libera al recovery fund da cui Conte e i suoi favoleggiano di ricevere 200 miliardi di euro; siamo giusti, voi – non Schauble, ma voi – affidereste 200 miliardi a un governo integralmente di meridionali, privi di cultura industriale, adoratori della decrescita, culturalmente incapaci di immaginare altro uso che la loro dispersione a pioggia alle loro clientele, con l’immane corruzione e spreco in cui tutto si risolverebbe?
Per cui è ancora più malvagia la cieca ostinazione dei piddini e dei 5stalle di farci aderire al MES. E’ stato già detto che questo nuovo debito, né ci serve né ci basta. Il solo vero scopo per cui Gualtieri – messo lì apposta dal sistema “europeista” – ci chiude nel MES, è appunto inchiavardarci all’euro, ad una Germania che sta per uscire, ad una “moneta comune” che è condannata e sta per essere smantellata selvaggiamente, non avendo Berlino né la capacità né l’intenzione di esercitare la leadership per la separazione ordinata, che significa “occuparsi anche degli altri”.
Un antico metodo di esecuzione capitale, usato in paesi barbari, consisté nel legare il condannato ad un cadavere-. Gualtieri ha legato il popolo italiano al cadavere dell’euro in putrefazione, e della Germania che vuole i nostri succhi vitali, 400 miliardi del Target 2: che Berlino ritiene siano nostri debiti, mentre sono nostri crediti (fuga di capitali n Germania). Marciremo insieme, fra l’obbedienza del popolo italiano contento di andare in giro in museruola – volevo dire in mascherina – per paura vilissima una “pandemia” in gran parte immaginaria.
L’articolo GUALTIERI CI HA LEGATI ALL’EURO. OSSIA A UN CADAVERE. proviene da Blondet & Friends.
"Mi piace""Mi piace"