Annunciata ufficialmente dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Informazione e all’Editoria, Andrea Martella (altro fenomeno dell’improvvisazione dadaista che, alla faccia dell’ideologia meritocratica della Leopolda, sostituisce egregiamente esperienza e competenza), è stata finalmente istituita l’Unità di monitoraggio per il contrasto della diffusione di fake news relative al COVID-19 sul web e sui social network.
“Era un passaggio doveroso, ha dichiarato il “capitato per caso” sia sui temi della comunicazione, non vantando nemmeno uno status da pubblicista, che su quelli sanitari, a fronte della massiccia, crescente diffusione di disinformazione e fake news relative all’emergenza COVID-19”.
Il nuovo organismo avrà vari compiti: dall’analisi delle modalità e delle fonti che generano e diffondono le fake news, al coinvolgimento di cittadini ed utenti social per rafforzare la rete di individuazione, al lavoro di sensibilizzazione attraverso campagne di comunicazione.” A conferma dell’impegno del governo nel fornire una risposta all’insidia della disinformazione che indebolisce lo sforzo di contenimento del contagio“, ha aggiunto compiaciuto il Martella che non ha mancato di rivolgere, nel segno della leale collaborazione con l’opposizione, uno speciale ringraziamento a tal Antonio Palmieri, un deputato di Forza Italia, che aveva lanciato un appello social all’Esecutivo affinché intervenisse a tutela della collettività esposta al contagio della menzogna.
L’Italia non ha intellettuali. Questa la malinconica mietitura dopo quarant’anni di destituzione. Solo qualche tecnico residua, ammannendo sciocchezzuole; o dei poveri cristi che s’improvvisano Sherlock Holmes del nulla buttando nel calderone schegge di verità, dichiarazioni di buffoni, falsità prese per oro colato, intuizioni da bar.
https://alcesteilblog.blogspot.com/2020/04/resurrezione.html
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https://www.ariannaeditrice.it/articoli/non-si-navighi-a-vista-ora-si-fa-la-storia
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Ecco perché nel giudicare le cose non si può fare a meno di pensare che la dose di allarme, da noi come altrove, sia in qualche modo del tutto sproporzionata all’evento per anticipare un collasso dell’economia già in arrivo per ragioni intrinseche, in maniera da scaricare le responsabilità su un virus e aumentare il potere di chi ci ha portato in questa situazione senza pagare pegno, anzi aumentando la presa sulla società. E del resto il fatto che in questa condizione proseguano come se nulla fosse le spese militari (con un solo giorno di bilancio della difesa si potrebbero comprare 3700 respiratori) , siano confermate le grandi manovre con spostamento di truppe e permangano le sanzioni già ingiuste prima
https://ilsimplicissimus2.com/2020/04/06/stregati-dalla-luna-laltra-faccia-di-unepidemia/
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Per questo andrà tutto male, proprio grazie a chi dice che andrà tutto bene, ripetendo un tipico mantra dell’era neoliberista e a dispetto di chi vuole vedere in tutto questo l’occasione per una fuoriuscita dal paradigma contemporaneo con tutto il suo carico di immense disuguaglianze e ipocrisie. Non si capisce che la decostruzione è già in atto proprio per mano degli speculatori che vogliono ristrutturare una forma di economia già arrivata al fallimento per sue logiche interne e che per sopravvivere hanno bisogno di un maggiore e capillare controllo sociale. L’epidemia in questo senso è un’occasione da non perdere e anzi da coltivare, meglio se con misure di segregazione che sono utili semmai a mantenere il virus in circolo: credere all’apocalisse è il primo passo verso la resa.
https://ilsimplicissimus2.com/2020/04/07/andra-tutto-male/
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Nessun giornalista dei quotidiani di opposizione. Nessun esperto non allineato al regime. Nessun professore che non sostenga l’operato del governo. Questa “Unità di monitoraggio” sulle fake news è stata introdotta con l’ennesimo decreto della presidenza del consiglio dei ministri e mira a zittire chi volesse «indebolire le misure di contenimento del contagio ovvero accentuare le difficoltà della gestione emergenziale» (articolo 2, lettera a del decreto). In pratica verrà censurata ogni critica sui social nei confronti del governo.
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/dopo-aver-limitato-la-liberta-di-circolazione-ora-si-e-passati-alla-liberta-di-espressione
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