Le due Italie

Per necessità ho cambiato computer e ho installato un Twitter “vergine” senza le mie preferenze; praticamente un altro mondo: assolutamente filo-governativo,  con Zingaretti e la Boldrini che sottolineano la differenza tra i pieni poteri di Orban e quelli di Conte… naturalmente tutte sbagliate le scelte lombarde in fatto di sanità (anche quando ricalcano pedissequamente le scelte nazionali.

Per la verità credo anch’io che aprire un nuovo ospedale alla Fiera sia un grosso errore (è ormai accertato che gli ospedali sono il principale veicolo di trasmissione del virus).

Per il resto preferisco riportare parte dell’articolo di Marco Della Luna che dice:

Infatti, le autorità, anziché far conoscere la realtà alla gente, praticano sistematicamente la disinformazione statistica, in due modi precisi:

-primo: conteggiano come decessi da corona virus tutti i decessi in cui il cadavere risulti positivo al tampone, anche se la morte è avventa per infarto o per altra causa;

-secondo:usano tamponi che danno il 50-80% di falsi positivi, ovvero gli apparenti positivi sono più del doppio del reale.

Ciò spiega perché in Italia il tasso di mortalità appare abnormemente alto rispetto agli altri paesi: è gonfiato ad arte!

Sfruttando queste due falsità, il regime può far salire o scendere a sua convenienza politica le percentuali di contagio e di mortalità.

Si conferma quindi che lo scopo vero del governo è quello di sospendere le Costituzione concentrando nelle sue mani poteri abnormi per mettere il Paese in ginocchio, senza soldi, senza libertà e servirlo su un piatto d’argento al MES, alla Merkel e alla sua fidatissima Ursula Von der Leyen, che con i loro prestiti a strozzo potranno prendersi tutto quello che ancora non si sono presi.

Su quest’ultimo punto divergo da lui,  perché ritengo che la UE navighi in cattive acque; quindi (così come ha cominciato, il lavoro lo finirà Draghi)

 

4 pensieri su “Le due Italie

  1. Guai interrogarsi o peggio interrogare quelli, unici, che stanno detenendo il diritto di parola e con esso quello a colpevolizzare il popolo, o i popoli, i cinesi untori e guariti, o i tedeschi che muoiono meno di noi, e tra un po’ anche le donne meno esposte al virus e che esasperano i conviventi coatti, i vecchi che hanno pesato sul sistema con i loro capricci e le loro pensioni, quelli che vanno al supermercato, quelli che corrono, quelli che coltivano pomodori impediti alle attività agricole e quelli, stranieri, che non vanno più a raccoglierli, quelli che vanno all’arrembaggio delle merci, ma non quelli che fanno speculazioni sui prezzi, quelli che vogliono le mascherine, ma non quelli che ci dicono che sono indispensabili ma che non le forniscono, gli operai che vogliono tutele per produrre beni essenziali e non quelli che tra i generi di prima necessità non hanno pensato si dovessero annoverare respiratori.
    https://ilsimplicissimus2.com/2020/04/01/i-predatori-dellitalia-perduta-2/

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  2. Fonte: Roberto Siconolfi

    Ieri sera, dagli studi di RAI 2, a spese di voi italiani: “Il tecnocrate, il radical chic e lo scientista!”

    Al di sotto della cupola mondialista abbiamo la prima classe di “servitori”, ovvero quel ceto di privilegiati che conta poche decine di milioni di persone in tutto il mondo e che si muove sostanzialmente su questi 3 assi, 3 tipi umani.
    Il primo, espressione della politica ridotta a mera pratica burocratica, nemmeno più comitato d’affari ma semplice servizio, “riempimento di carte”, per i movimenti della finanza internazionale (per lo più speculazione e un po’ di sussidio all’economia produttiva). In versione liberal o “neo socialdemocratica”, è il maggiore attuatore delle direttive UE e del #mondialismo più in generale. Ancora insiste nella svendita della nostra patria alle logiche della repressione economico-finanziaria. Attende con pazienza le direttive della mitica Ursula!
    Il secondo, arricchitosi sulle spalle della povera prima repubblica, massacratore di tutto ciò che diverge leggermente dalla “pseudo cultura” della cosiddetta sinistra, è tra i maggiori diffusori della propaganda politicamente corretta. Snervante solo per la fisiognomica. E’ forse il tipo tra i più odiati dagli italiani, in quanto immediatamente riconoscibile per il suo disprezzo antipopolare – italiani razzisti!
    Il terzo, “inquisitore della scienza onnipotente”, portatore di una concezione scientifica assai limitata, causa essa stessa dei mali del progresso senza limiti e dei problemi odierni. Con la scusa delle Fake News e del “complottismo”, vorrebbe imporre una specie di censura definitiva per tutto ciò che diverge dal “pensiero unico”.
    Ecco se vi è una cricca colpevole dello stato attuale, non è un caso che si sia trovata tutta insieme, ben rappresentata, per una volta, appassionatamente!

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  3. LE DUE EUROPE
    I paesi del Nord sono infatti accomunati da una identità fondamentalmente luterana / calvinista, oggi riprodottasi in versione laicista, moralista, razionalista, individualista, che rivendica il primato del proprio modello non solo economico, ma anche culturale e perfino etnico – razziale, benché non più biologico, ma politico, finanziario e sociale. I paesi del Sud sono invece accomunati da valori ispirati alla solidarietà sociale, all’integrazione e alla sintesi tra le varie identità etnico – culturali, all’universalismo, quale retaggio indelebile della cultura classica e del cattolicesimo. E’ inoltre da rilevare come il Nord dell’Europa si sia dimostrato molto più permeabile del Sud alla penetrazione dell’ideologia globalista. Il Nord infatti ha assorbito fin alle sue radici individualismo, l’economicismo, il darwinismo sociale proprio del neoliberismo anglosassone. In questo confronto – scontro intereuropeo, non è in gioco la sussistenza di una UE mai riconosciuta nella coscienza degli europei, ma la sopravvivenza stessa di molti stati e popoli europei.
    Questa volta è successo l’imprevedibile. Nove nazioni europee hanno presentato una dichiarazione comune in cui di fatto sconfessavano le stesse istituzioni economiche europee chiedendo una condivisione del debito. I firmatari sono: Spagna, Italia e Francia – che assume di fatto la guida di una potenziale Europa Latina (ricordate Alexandre Koyré?) – e poi Malta, Portogallo, Grecia, Slovenia e Irlanda”.
    https://www.ariannaeditrice.it/articoli/la-ue-si-dissolve

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  4. Conte non soltanto non è stato eletto da nessuno ma, a differenza del tanto vituperato Orbán, ha assunto i pieni poteri senza che ci sia stata alcuna votazione dal Parlamento mentre l’attività delle Camere è stata sospesa non si sa fino a quando. Senza controlli, continua nella sua politica confusa ed indecisa che ci sta trascinando nel baratro. La sua incapacità di governare è pari soltanto all’inconcludenza delle opposizioni che, dietro l’alibi del senso di responsabilità si mostrano complici.
    Il grande giurista tedesco Carl Schmitt sosteneva che “sovrano è chi decide sullo stato di eccezione”. I nostri politici sono stati così bravi da permettere ad un Conte qualsiasi di poter decidere del nostro futuro!
    https://www.controinformazione.info/conte-un-uomo-solo-al-comando/

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