MIRANDOLA, CAVEZZO, FINALE – “Le ciclabili vanno bene ma solo se affiancate ad altre infrastrutture come le reti ferroviarie”. Giulia Gibertoni replica così all’assessore all’Ambiente Raffaele Donini che, interpellato dalla consigliera del Movimento 5 stelle sulla situazione infrastrutturale della Bassa Modenese, ha affermato che i tracciati ferroviari dismessi non corrispondendo più alle esigenze di velocità odierne non verranno ripristinati.
La pentastellata aveva infatti proposto, “già a partire dal nuovo Piano regionale dei trasporti, il ripristino delle linee ferroviarie dismesse: la Mirandola-Modena e la Cavezzo-Finale Emilia”. Un modo, secondo la Cinquestelle, per una “più equa valorizzazione dei territori, per la diffusione del diritto a una mobilità ecologia, per il rispetto delle esigenze di un’Area Nord già sufficientemente svantaggiata nella distribuzione dei servizi, per una maggior attrattività di un territorio già messo a dura prova dal terremoto e dall’isolamento trasportistico”.
Il Prit, ha affermato Donini, prevede “interventi per la Modena-Mantova, con il raddoppio della tratta Quattro Ville-Carpi, e la Bologna-Verona, con il potenziamento tecnologico. Il recupero e la riqualificazione delle ferrovie dismesse avviene per la modalità ciclabile o nell’ambito di valorizzazione di linee storiche. Le ex linee Modena-Mirandola e Cavezzo-Finale Emilia sono dismesse dal 1964. Non c’era ancora la Regione. La sede della ex Modena-Mirandola è stata recuperata come pista ciclabile tra Modena e Bastiglia e tra Villafranca e Mirandola. Il tratto Cavezzo-Finale Emilia è quasi interamente recuperato a percorso ciclabile”.
The post Il treno Mirandola-Modena e Cavezzo-Finale? Inutile chiederlo, la risposta della Regione è No appeared first on SulPanaro | News.
Immagino che la stessa motivazione sia alla base della chiusura dell’ospedale di Mirandola…
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Ci vogliono portare a pensare, e dire, che è cosa bella e buona che i nostri bambini subiscano una decina di vaccinazioni, la cui utilità e necessità sono tutte da dimostrare, mentre sono sicuri alcuni gravi effetti collaterali per un certo numero di casi. E se non staremo molto, ma molto attenti, un po’ alla volta finiremo per pensare e per parlare esattamente in questo modo: suggestionati, più che da ragionamenti, da una insidiosa e capillare propaganda occulta, che si serve di mezzi indiretti quali il cinema, la televisione, la pubblicità, ecc.
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/tutti-i-nodi-stanno-arrivando-al-pettine
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Ladri delle nuove generazioni, noncuranti seduti in poltrona, ci lamentiamo perché i figli non sanno più leggere né capire. Vagano alla cieca, armati dello smartphone che abbiamo regalato noi, della carta di credito fornita da noi, dei modelli che noi abbiamo approvato, dell’incultura chiamata liberazione dalla fatica di apprendere, dal fastidio di ragionare con la propria testa, dalla paura di essere o peggio apparire diversi.
https://www.maurizioblondet.it/giovani-ignoranti-e-soddisfatti/
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