Ci risiamo!

Renzi & C. propongono con veemenza l’abolizione di quota 100, in quanto tale misura costituirebbe un “furto alle nuove generazioni”. Il sistema pensionistico infatti, per finanziare i prepensionamenti delle vecchie generazioni, sottrarrebbe rilevanti risorse previdenziali ai giovani. Emerge chiaramente da tali dichiarazioni, la volontà di provocare un conflitto generazionale nel popolo italiano. Intento sempre reiterato, ma rivelatosi fallimentare.

Ma il “furto” ai danni delle nuove generazioni è già stato perpetrato con le riforme in senso liberista della legislazione del lavoro messe in atto dai governi che si sono succeduti da 20 anni ad oggi. Specie con il Job Act del governo Renzi. Si è istituzionalizzata la precarietà del lavoro, sono state drasticamente ridotte le tutele sindacali, i contratti aziendali si sono di fatto largamente sostituiti ai contratti collettivi di lavoro. La precarietà del lavoro, la discontinuità generalizzata delle carriere lavorative, l’accentuato ritardo dell’accesso dei giovani nel mondo del lavoro, sono fattori rilevanti che hanno determinato la progressiva riduzione del montante contributivo e che alla lunga, determineranno l’insostenibilità del sistema previdenziale italiano. La precarietà ha sottratto ai giovani le speranze nel futuro.

La pretesa cancellazione di quota 100, è rivelatrice della linea politica che verrà perseguita da Renzi che, con la secessione dal PD ha dato vita ad Italia Viva. E’ sorto un nuovo partito in aperto sostegno del liberismo eurocratico – finanziario, diretto esecutore dei diktat europei, garante della subalternità italiana alla UE.

Luigi Tedeschi

https://www.ariannaeditrice.it/articoli/il-diktat-di-renzi-c-abolire-quota-100

5 pensieri su “Ci risiamo!

  1. Mi è capitato di recente di entrare in una libreria: il personale è ormai formato esclusivamente da giovani con nessuna esperienza e, presumibilmente, pagati poco; ovviamente non hanno nessun interesse (né gli viene richiesto) ad una formazione professionale.

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  2. Truppe russe si vanno frapponendo nella Siria del nord tra i reparti turchi (ovvero di un Paese Nato) e le formazioni curde per evitare un massacro mentre la Cina ha varato un grande piano di aiuti finanziari all’Ucraina che, al contrario di quelli dell’Fmi non prevede, come corrispettivo, macellerie sociali: si tratta di due vittime sacrificali dell’occidente, usate e poi tradite o spolpate che adesso trovano in Mosca e Pechino interlocutori e mediatori più affidabili di Washington e dei suoi ascari europei, così come accade in altre parti del mondo.
    https://ilsimplicissimus2.com/2019/10/17/una-lenta-catastrofe/

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  3. Il fatto che i governanti Italiani non abbiano fiatato di fronte a questa assurda pretesa tedesca che evidentemente è tesa a misurare quanto può tirare la corda e dunque, quanto è salda la sua egemonia, dimostra che l’Europa non è più la via uscita da alcuna colonizzazione, anzi ne è diventato un nuovo fattore. Per di più in un contesto che ha provocato un arretramento economico e non una crescita. Chiunque in condizione di intendere e di volere non potrebbe che sbattere la porta di fronte a tutto questo, ma disgraziatamente l’Ue è anche la provetta di una mutazione politica tesa a trasformare alcuni dei Paesi una volta più avanzati dal punto di vista della democrazia e dei diritti, in satrapie del potere economico. Molto più che altrove il meccanismo dell’Unione ha favorito il passaggio istituzionale dalla rappresentanza democratica a quella oligarchica che opera senza bisogno di consenso e dove alla visione politica mancante si è sostituito il gioco di interessi specifici delle varie corporazioni.
    https://ilsimplicissimus2.com/2019/10/19/acqua-di-colonia/

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