
California. Il 70 per cento dei 56 miliardari – possessori di almeno mille miliardi di dollari – sotto i quarant’anni (di cui il primo è Zuckerberg) abitano qui; 12 di loro a San Francisco. Circa 76 mila milionari o miliardari abitano nelle contee di Santa Clara e San Mateo. La regione della baia di San Francisco conta più miliardari sulla lista di Forbes 400 di ogni altra area metropolitana, a parte New York. I dirigenti che abitano nella Silicon Valley (o nella sua gemella Puget Sound, nel lontano Nord del Washington State) numerano otto delle venti persone più ricche del mondo (1)
Oggi otto milioni di californiani vivono in povertà, una famiglia su tre non riesce a pagare le bollette, un bambino californiano su cinque vive in miseria. Tornano malattie medievali come il tifo, negli accampamenti di senzatetto. Molte minoranze lavorano nel settore dei servizi in lavori come la guardia di sicurezza , per circa $ 25.000 all’anno; reddito con cui i lavoratori possono tutt’al più abitare in camper, dormire nelle proprie auto, o accamparsi negli attendamenti californiani, i più grandi del paese”. La speranza di comprarsi la casa è finita; gli affitti sono proibitivi. (2)
Come però sottolinea lo stesso Blondet la loro ricchezza è il patrimonio azionario, puramente teorico e autoreferenziale.
L’undicesimo giorno, Mida riportò Sileno in Lidia da Dioniso, il quale, felice di aver ritrovato il suo anziano tutore, offrì al re qualsiasi dono desiderasse. Mida, allora, gli chiese il potere di trasformare in oro tutto ciò che toccava (fra cui il fiume Pattolo, la cui reale ricchezza d’oro viene fatta risalire a tale leggenda).
Il re si accorse presto però che in tal modo non poteva neppure sfamarsi, in quanto tutti i cibi che toccava diventavano istantaneamente d’oro. Rendendosi conto che la sua cupidigia di denaro lo avrebbe portato alla morte, implorò Dioniso di togliergli tale potere. Il dio, impietosito dal pentimento del re, esaudì la richiesta. (3)
Nel 1830, dopo quasi mezzo secolo di rivoluzione industriale, nei distretti tessili dell’Inghilterra, un tempo ricchi e fiorenti, la percentuale delle famiglie in condizione di povertà assoluta superava di gran lunga il 20% ed oltre 2 milioni di persone precedentemente in buona condizione economica sopravvivevano fra gli stenti solamente grazie al sussidio di povertà, una sorta di “reddito di cittadinanza” del tempo varato allo scopo di evitare una vera e propria ecatombe. Nelle grandi città industriali dove a causa dei miasmi venefici del carbone il cielo era sempre nero, come i muri degli edifici ed il colore dei fiumi, imperversavano il tifo, il vaiolo e il colera, il 57% dei bambini morivano prima dei 5 anni e dei sopravvissuti il 28% perdeva la vita fra i 5 ed i 40 anni. Proprio 40 anni era la durata media della vita nell’Inghilterra industrializzata, fino ad abbassarsi a 18 anni fra i lavoratori di città industriali come Manchester o Leeds.
Le macchine non avevano camminato con l’uomo, ma si erano limitate a passarci sopra.
https://ilcorrosivo.blogspot.com/2019/08/automazione-progresso-per-tutti-o.html
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Quelli che non tengono alle poltrone e si aspettano ancora qualcosa dall’Europa…
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