Sessantaquattromila ripetizioni fanno la verità Aldous Huxley
La manipolazione è sempre esistita: nel quotidiano, nella politica, nello spettacolo. Già Platone, che viveva in una Atene attraente richiamo per esperti del discorso e della parola come i sofisti, spiegava come vi fossero due tipi di discorsi: quelli che hanno come obiettivo la conoscenza e la comunicazione autentica e quelli che invece, usati ad arte, mirano ad ottenere un beneficio esteriore. I primi rispettano l’interlocutore, la sua autonomia e libertà, i secondi cercano invece di convincerlo con trucchi e menzogne ben congegnati. Molti secoli più tardi, nel 1599, il Papa Clemente VIII fondò la Sacra Congregatio de Propaganda Fide, allo scopo di riavvicinare uomini e donne alla Chiesa e propagare la dottrina in missioni in terre lontane. Interrotta per alcuni anni, l’iniziativa fu poi rilanciata in forma stabile da Gregorio XV, successore di Clemente VIII. Nell’etimologia della parola latina “propaganda” si scopre il suo significato originario: questa parola designa ciò che della fede deve essere propagato, cioè le credenze, i misteri, le leggende dei santi, i racconti dei miracoli. Non si trattava di trasmettere quindi una conoscenza obiettiva e accessibile a tutti tramite il ragionamento, ma di convertire a verità nascoste che promanano dalla fede, non dalla ragione. Vi è infatti una differenza sostanziale fra “persuasione” e “propaganda”: la persuasione considera e valuta i benefici anche per l’interlocutore, mentre la propaganda prende in considerazione solo le finalità della fonte del messaggio. Oggi la comunicazione non passa più solo attraverso il linguaggio, verbale e non verbale, ma attraverso dei media che utilizzano l’immagine suscitando emozioni: essi riescono a fare ciò che i sofisti facevano attraverso la sola manipolazione del linguaggio, ma raggiungendo un numero impressionante di persone nello stesso momento, agendo sulla loro quotidianità, creando nuove abitudini, formando la pubblica opinione.
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In un sistema capitalistico basato sulle leggi del mercato, la propaganda per l’imbarco e l’incentivo sono fondamentali e non è escluso che sia applicato in questo periodo un pacchetto promozione: viaggiate in tre, due adulti e un bambino, paghi due. All’arrivo ti aspettano e ti danno vitto alloggio e assistenza gratuita per tre mesi, all inclusive. i sembra poco? Come non approfittare.
Visto il momento di crisi e di calo delle partenze, si opera con una tale politica d’incentivi, che sospinge ed incoraggia l’emigrazione verso l’Europa e l’Italia in particolare: avviene come se qualcuno avesse drogato il mercato con incentivi molto favorevoli . Senza contare che, oltre a questa politica d’incentivi, vi è quella data dal fatto che, in Italia, una joint-venture Partito-Chiesa-ONG, una riedizione del vecchio “compromesso storico”, lucra su questo fenomeno e sulle persone per dar loro un’accoglienza che viene comunque remunerata.
I margini di finanziamento pubblico si sono ultimamente ristretti per effetto dei decreti di Salvini ma sono presenti altre organizzazioni della rete di favoreggiatori che si sostituiscono nel finanziamento delle strutture di accoglienza. La finanza internazionale già da tempo ha fiutato il business e ci è saltata dentro con tutte le sue risorse: finanziamenti alle famiglie di chi parte (microcredito), finanziamanto alle organizzazioni del trasporto migranti in Africa, finanziamento agli scafisti per acquistare le nuove imbarcazioni. E’ intervenuta persino la Cina ad offrire scafi ultra leggeri con costi ridotti e durata garantita.
https://www.controinformazione.info/la-strategia-del-naufragio-programmato-con-affogamento-incluso/
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