Perché i conti dell’azzeccagarbugli degli italiani e del suo governo sono proprio quelli della serva, della serva Italia, calcolati per riconfermare e dimostrare subalternità e sottomissione al padrone, senza considerare i danni collaterali, la manomissione del nostro territorio e la pressione sull’ambiente irreversibili, la mobilitazione di risorse finanziarie e umane che dovrebbero trovare una collocazione più razionale e “sociale”, la condanna senza appello a costituirci in qualità di hangar, rampa di lancio, corridoio di passaggio, tubo e condotta, poligono e trincea, e laboratorio per test mortali. Uno dei quali ha già avvalorato la diagnosi: siamo proprio il paese dove il Si suona, purtroppo.
Anna Lombroso per il Simplicissimus
Regna una grande confusione sotto il nostro cielo: l’opposizione irriducibilmente europeista che annovera non sorprendentemente il destinatario della famosa lettera segreta di intimidazioni del 2011 e quelli che l’hanno usata come format per le manovre successive, scoprono le meraviglie del sovranismo di ritorno e rimproverano il governo di umiliante acquiescenza e vile assoggettamento ai diktat imperiali. E in aggiunta rimbrottano la maggioranza per la lungaggine con cui eseguono gli ordini, che minaccia il festoso cenone dei parlamentari.
La Raggi viene accusata di creare disordine all’ombra dell’esile alberello di Piazza Venezia per aver fatto quello che per anni altri sindaci avevano promesso senza realizzarlo per non disturbare la lobby del turismo soprattutto quello benedetto oltre Tevere.
Il truculento all’Interno, che indossa la divisa estratta dall’armadio della sala delle mascherate eleganti del Cavaliere, senza che nessuno sbirro si inalberi per l’abuso, dismette la sua accanita battaglia per…
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questo governo poteva e doveva favorire una alleanza internazionale coi paesi insoddisfatti -prima di tutti ilRegno Unito perseguitato da Bruxelles. Invece il governo “del cambiamento” ha sempre votato come vuole la UE, la quale può vantare di aver ottenuto la massima unanimità sulla propria linea punitiva e belligerante in tutto: contro Mosca abbiamo aderito al rinnovo delle sanzioni senza fiatare, contro Londra -nostra potenziale alleata in in questo conflitto on la Kommissija – ci siamo schierati con Bruxelles e Berlino – come governo italiano, senza nemmeno farci pagare per questa “unanimità” con contropartite politiche ed economiche, anzi continuando a lasciarci trattare da servi che si piegano agli ordini di MoscoWC e DOmbrovski.
Fino a che punto il “programma” accettato dalla UE tradisca le speranze degli italiani, e di questo porti la responsabilità il M5S che ha la maggioranza , è il “suo” governo, ve lo dico copiano due twitter di Zibordi, come sempre impareggiabile sintesi:
Approvata la manovra! Il governo si è impegnato a ridurre il deficit a 2% nel 2019, 1,8% nel 2020 e 1,5% nel 2021! Come scrive l’ Ufficio Tecnico di Bilancio questo implica aumentare l’IVA di 23mld e poi 29 mld e cioè portarla (facendo due conti) al 27%. l’aritmetica è questa..
Approvata la manovra!
Della flat tax non resta NIENTE (0,4 mld!), del “saldo e stralcio” delle cartelle NIENTE, cancella detrazioni per le imprese per 4 mld. Aumenta l’IVA nel 2020 di 23mld….
Resta solo il Reddito Di Cittadinanza per 8 miliardi
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/39-unica-cosa-che-unisce-39-39-libero-39-39-191288.htm …
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A Salvini serve apprendere la storia di Cola di Rienzo (1313-1354), per capire cosa succede ai tribuni che la plebe italiota sceglie e acclama al potere, se non sanno e non vogliono diventare classe dirigente. No, non gli chiedo di leggere dei gran libri, basta che vada alla voce di Wikipedia, alla fine:
“Arrivato a Roma, il popolo gli uscì incontro con grande cordialità, mentre «li potienti stavano alla guattata», e lo accompagnò festoso fino a Campidoglio, ascoltò entusiasta il suo discorso [….] Ben presto però si vide che l’uomo, pur mantenendo la sua grande abilità oratoria, era diventato un grasso ubriacone incline a straparlare, assetato di vendetta contro chi lo aveva scacciato da Roma, traditore per giunta, giacché fece condannare i suoi sostenitori perugini per confiscarne i beni, e, costretto com’era a procurarsi denaro per mantenere i suoi soldati, anche esoso.
Le nuove gabelle che infliggeva lo resero presto inviso. L’8 ottobre 1354, un suo capitano che aveva destituito sollevò il popolo e lo condusse a Campidoglio. Là Cola, abbandonato da tutti i suoi, tentò per l’ultima volta di arringare i romani, che risposero dando fuoco alle porte. Cola allora cercò di scampare travestendosi da popolano pezzente, alterando anche la voce. Ma fu riconosciuto dai braccialetti che non si era tolto e condotto in una sala per essere giudicato. «Là addutto, fu fatto uno silenzio. Nullo uomo era ardito toccarelo», finché un popolano «impuinao mano ad uno stocco e deoli nello ventre.»
Gli altri seguirono, ad infierire, ma Cola era già morto. Il cadavere fu trascinato fino a San Marcello in via Lata, di fronte alle case dei Colonna, e lì lasciato appeso per due giorni e una notte. Il terzo giorno fu trascinato presso il Mausoleo di Augusto, che era sempre un territorio dei Colonna, lì bruciato.
Commenta l’Anonimo: «Era grasso. Per la moita grassezza da sé ardeva volentieri». Le ceneri furono disperse.
Questo fa il popolo italiano. In maniera ricorrente. Meglio non ingrassare.
L’articolo PER QUELLI CHE DICONO: “LA UE CI RENDE PIU’ FORTI proviene da Blondet & Friends.
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Svelare il carattere subalterno e dipendente delle classi politiche al potere è il compito di chi assume la leadership del fronte sovranista nei vari paesi e dimostrare che la sovranità è condizione indispensabile della democrazia nel senso originario di questo termine. Tuttavia una questione è fuori discussione: il futuro dei popoli sovrani si costruirà sulle macerie di questa Unione Europea.
https://www.controinformazione.info/il-sovranismo-si-andra-ad-affermare-sulle-macerie-dellattuale-unione-europea/
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Per cui o ci sarà qualcosa di simile alla jacquerie dei gilet gialli che mescoli le carte in tavola, oppure alla fine ci ritroveremo al governo Mario Draghi, uno che ha già svenduto molti asset italiani per il suo tornaconto personale. La beffa finale incombe, mentre il Paese per riprendersi il futuro e rinascere avrebbe bisogno di tornare a prima della valanga neoliberista, a prima del divorzio tra Banca d’Italia e Tesoro
https://ilsimplicissimus2.com/2018/12/26/almanacco-2019/
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