Mancando queste condizioni, significa che “Non si ha il potere”. Quello vero. Il potere su cui ti basi, Salvini, è il favore degli elettori: favore molto condizionato – al successo che avrai o non avrai – e cangiante come l’aria. I tuoi e nostri nemici, saldi in posti di potere che non devono nulla al favore popolare, lo sanno benissimo. Lasciano che accumuli le figure da baùscia, che si stanno rivelando fanfaronate.
Le vostre forze? Avete una tale maggioranza parlamentare da approvare immediatamente leggi di vero risanamento dei guasti provocati d Mario Monti, anzi dai Ciampi e Amato.
Per esempio: modificate il sistema di aste marginale, che ci fa pagare interessi del 3,5% a investitori che si sarebbero accontentati dell’ 1,45. Lo sapete o no che solo con questo potete forse risparmiare un paio di miliardi, da usare per le vostre politiche?
Vietare le vendite allo scoperto, come ha detto Giorgietti. Siete o no al governo? Vietatelo.
Altra cosa da fare subito: rimandare l’obbligo di fattura elettronica, che vi alienerà il favore delle piccole imprese e degli artigiani.
Avete buoni economisti (migliori di voi), sia in parlamento eletti da voi, sia fuori che vi difendono in TV, come Rinaldi, o sul Web, come Zibordi e Grossi: seguitene consigli! Trasformateli in legge! Potete far cessare il saccheggio dei prestiti “andati a male” (NPL) che la BCE obbliga le banche a svendere a 10 mentre potrebbero rendere 30, a fondi-avoltoio che poi prendono per il collo i debitori italiani, strizzandogli il 50. E depredando loro, e la nostra economia.
Pensate alla responsabilità che avete di vincere, non solo per noi italiani, ma per tutti quelli che all’estero, sperano nella liberazione dalla Prigione dei Popoli UE; il vostro fallimento farebbe cadere le speranze di tutti i movimenti populisti.
Non avete idea di quante speranze state suscitando, fuori.
L’Italia dovrebbe condurre gli Stati membri fuori dalla distopia neoliberista dell’Eurozona
Scrive per esempio questo economista blogger.
Italy should lead the Member States out of the neoliberal Eurozone dystopia
In Francia i Gilet Gialli , hanno salutato l’inviata della RAI come un’amica. “Salvini, Salvini!”.
Dovete sentire questa responsabilità .
Invece per esempio, sul Brexit, vi siete schierato con la UE contro la May, dando ai criminali al potere a Berlino-Bruxelles una unanimità contro Londra, che non ci fa gioco, e che potevate almeno farvi pagare a caro prezzo, magari proprio con tolleranze sul deficit.
La lotta è solo all’inizio, sarà lunga, bisognerà stringere i denti, e tacere agendo. Siete circondati da nemici interni che sono più efficaci degli esterni, e non sapete liberarvene. Vi sarà imputato, alla fine. L’inefficacia in politica è peggio di un delitto.
Infine,un consiglio molto privato: non si faccia mai fotografare mentre mangia. Mai mentre assume un’aria minacciosa. Mai a letto con la Isoardi o qualunque altra (rischio-Berlusca). Mai, mai e poi mai permetta la pubblicazione di una foto così:

Specie da un medium che ha trattato Monti così:
Assuma qualcuno che curi la sua immagine. Dimagrisca. Mangi meno. E mai in favore di telecamera.
.
L’articolo SALVINI, OCCHIO AL RISCHIO-BERLUSCONI (imitarlo) proviene da Blondet & Friends.
Garantire la propria sopravvivenza politica: ecco una tipica motivazione da ancien régime, o da vecchio regime sovietico. Voler sopravvivere alla propria ideologia radicalmente fallita, a spese delle popolazioni. Ecco la cieca ostinazione che unisce Macron e Mattarella, la Merkel come i Renzi. Non rendersi conto che la uE deve cambiare profondamente, che loro hanno avuto torto.
“Se Macron non se ne va, viene la guerra civile”
Ma “se Macron si ostina, è vicina la guerra civile”, avverte in una letetra aperta il generale Didier Tauzin, generale di divisione dell’armata di terra.
“Abito in un villaggio del Périgord”, esordisce, “anch’esso colpito dalla desertificazione, dai servizi pubblici chiusi, dall’inesorabile lontananza dai servizi medico-sanitari, dall’impossibilità dei giovani a trovare un lavoro, dalla necessità di prendere l’auto per andare a comprare la baguette di pane. Dei Gilet Gialli li conosco perché li frequento ogni giorno, al contrario dei nostri governanti per cui la miseria è una curva su un grafico. E’ la Francia che soffre, la Francia in via di sottosviluppo, che non ne può più di essere abbandonata”.
Nello stesso tempo, il generale invita i Gilet Gialli a “non accettare provocazioni perché la situazione può rapidamente sviare, e io temo che il governo non faccia niente per calmarla, ammesso che ne sia capace. E’ facile infiltrare qualche servizio ben addestrato….conducendo la Francia a un punto di non ritorno”:
E poi, la chiusa: “Ho conosciuto quattro guerra civili sul terreno: Jugoslavia, Somalia, Libano e Ruanda. Tutto può ribaltarsi in una notte; l’ho visto e l’ho vissuto. In solo qualche ora un vicino, un amico, anche un membro della famiglia può diventare un nemico pericoloso….Non arriviamo a questo! Non crediate, soprattutto, che una guerra civile sia controllabile da coloro che ne sono le vittime – tutto diventa velocissimo, e può essere provocato da altri che dai Gilet Gialli”.
“Chiedo la stessa cosa alle forze dell’ordine: agite con onore!”.
http://www.profession-gendarme.com/le-general-tauzin-sexprime-sur-les-gilets-jaunes/
Sulla stessa linea, il gruppo Policiers en Colère: L’atteggiamento del presidente è “irresponsabile. Con il suo atteggiamento di disprezzo, l’esecutivo finirà per piombare il paese ella guerra civile se si ostina a negare la realtà e l’ampiezza della contestazione”. E denuncia “una possibile deriva autoritaria alla Pinochet per far tacere il popolo in collera e mantenere l’ordine pubblico”.
E’ interessante vedere poliziotti che indossano il giallo. Altro segnale impressionante: pompieri che volgono le spalle ai dirigenti politici durante una cerimonia .
Bien plus inspirant que les casseurs de l’Étoile : les pompiers de #Cholet protestant contre les coupes d’effectifs et tournant le dos à des élus honnis.#1erDécembre pic.twitter.com/3PM0kJLjCh
— Alexandre (@IskandarBnt) December 1, 2018
La fiamma del Milite Ignoto, sotto l’Arc de Triomphe, è stata difesa contro i casseur da un soldato…in gilet giallo. I Gilet Gialli hanno lottato per impedire la profanazione da parte degli “ignoti” teppisti. Fra grandi canti della Marsigliese.
Noi che abbiamo letto Irlmaer possiamo sapere come andrà a finire. Non è vero che occorre aver doti paranormali per prevedere il futuro: una normale intelligenza può arivarci, traendo le conseguenze logiche e possibili dagli eventi, se non è accecata dalla sete di potere degli esponenti del nostro attuale ancien régime
https://www.maurizioblondet.it/noi-che-sappiamo-come-finira/
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“Già, è giunto il momento di scelte coraggiose. Continuare a sottostare a regole e parametri infondati assurti a dogmi significa rinunciare per sempre alla propria sovranità economica e politica. Una perdita di democrazia inaccettabile per i cittadini, che alle urne hanno espresso la loro volontà di cambiamento. C’è uno scollamento troppo forte ormai tra le istanze delle popolazioni e quelle dei tecnocrati di Bruxelles, che non le rappresentano.
Attraverso l’imposizione di parametri contabili si è creata una dittatura dei mercati che sta generando solo povertà e disoccupazione. L’unica possibile via d’uscita è recuperare la propria sovranità monetaria”.
Ilaria Bifarini
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