Solo due righe qui per quelli “culturali”:
Ai Beni culturali

Dal 2005 al 2007, il neoministro ha ricoperto il ruolo di Senior Consultant presso il Ministero Italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, lavorando alla definizione programmi integrati per favorire l’adattamento alla cornice comunitaria dei programmi italiani di ricerca e sviluppo: ruoli che confermano una certa familiarità con gli ambienti istituzionali e che lasciano presagire una collaborazione col Ministero dell’Istruzione, per il quale il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha nominato Marco Bussetti. Tra le sue collaborazioni accademiche, Bonisoli ne vanta una pluriennale con l’Università Bocconi, presso cui ha insegnato Innovation Management e diretto numerosi progetti di partnership internazionali. Dal 2012 ricopre l’incarico di direttore della NABA, la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.
Alla Pubblica Istruzione

Marco Bussetti è un milanese doc, ma varesotto d’adozione. Ha 56 anni e attualmente è dirigente dell’Ufficio scolastico regionale della Lombardia.
Si tratta, però, di un docente. Infatti, è laureato in scienze e tecniche delle attività motorie con 110 e lode, ha insegnato ed ha anche avuto esperienza di dirigenza scolastica presso l’istituto comprensivo Corbetta.
Inoltre, ha avuto esperienza di insegnamento presso l’Università Cattolica di Milano e di Pavia, per quanto riguarda l’insegnamento della legislazione scolastica.
Ha avuto anche esperienze nel settore sportivo. Infatti, è stato allenatore allenatore di diverse squadre di basket della Lombardia.
Non fa mistero delle sue simpatie per la Lega, tanto che nel suo profilo si trovano foto in compagnia di Salvini.
Il processo di Bologna è uno sforzo collettivo di amministrazioni pubbliche, università, insegnanti e studenti, insieme ad associazioni di categoria, datori di lavoro, agenzie per la certificazione della qualità, organizzazioni internazionali ed istituzioni, compresa la Commissione europea
http://ec.europa.eu/education/policy/higher-education/bologna-process_it
Come si vede anche qui il nodo sta sempre nell’integrazione europea
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Prima di tutto: tanto di cappello a Di Maio. Ha colto il momento in cui Mattarella, sotto accusa da giuristi ed osservatori internazionali, dal Wall Street Journal al Washington Post, ha cominciato a farsela sotto seriamente, ed ha teso la mano allo sconfitto e spaventato. DiMaio è riuscito anche a convincere Salvini – ovviamente tentato dalle elezioni, dove avrebbe trionfato – a riprendere il Contratto e il progetto. Atteggiamento nobile di Salvini. Abbiamo il governo migliore possibile, data la situazione. Se il professor Savona, col suo caratteraccio, ha accettato il ministero degli Affari UE, vuol dire che non si sente diminuito, e da quella posizione può sparare altrettanto bene. Quanto al ministro dell’economia, Giovanni Tria, che dire? Era difficile pescare un personaggio di caratura paragonabile a Savona, e di idee altrettanto chiare. Ci sono riusciti: il professor Tria non dice che l’Italia deve uscire dall’euro: dice che è la Germania che deve uscire dall’euro, in perfetto accordo con Savona e Giorgio La Malfa, “eminenti economisti” con cui “concorda in pieno”. .
https://www.maurizioblondet.it/il-governo-migliore-possibile-grazie-a-di-maio-e-a-salvini/
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Presidente del Consiglio: Giuseppe Conte Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: Giancarlo Giorgetti Ministro dell’Economia: Giovanni Tria Ministro degli Esteri: Enzo Moavero Milanesi Ministro degli Interni: Matteo Salvini (vicepremier) Ministro dello Sviluppo Economico e Lavoro: Luigi Di Maio (vicepremier) Ministro ai Rapporti con il Parlamento: Riccardo Fraccaro Ministro degli Affari Europei: Paolo Savona Ministro della Difesa: Elisabetta Trenta Ministro della Giustizia: Alfonso Bonafede Ministro della Pubblica Amministrazione: Giulia Bongiorno Ministro della Salute: Giulia Grillo Ministro degli Affari Regionali: Erika Stefani Ministro del Sud: Barbara Lezzi Ministro dell’Ambiente: Sergio Costa Ministro ai Disabili e alla Famiglia: Lorenzo Fontana Ministro dell’Agricoltura e del Turismo: Gian Marco Centinaio Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture: Danilo Toninelli Ministro dell’Istruzione: Marco Bussetti Ministro dei Beni Culturali: Alberto Bonisoli. – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Ecco-il-governo-Conte-18-ministri-5-donne-Tria-a-Economia-Salvini-e-Di-Maio-vicepresidenti-ee69dc31-0982-420d-bcd6-b242a5f8c7f4.html
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