Il fatto che di fronte all’ipotesi di un governo intenzionato a mettere al primo posto gli interessi degli italiani e non quelli della UE, degli USA, delle banche e delle multinazionali, tutta la classe politica nazionale e non, supportata dai pennivendoli e dai guitti da cortile che sono al suo servizio si produca in schiamazzi trasudando rabbia da ogni poro ritengo sia una cosa normale, dal momento che se l’Italia iniziasse a rialzarsi tutti costoro rischierebbero di perdere i privilegi acquisiti nei trent’anni in cui l’hanno ridotta in miseria.
Meno normale è invece il livore mostrato verso l’ipotesi di governo M5S-Lega, mostrato sui social e non solo da tante teste di spread di destra e di sinistra che fino a ieri inneggiavano alla “rivoluzione” denunciando con veemenza la drammatica situazione in cui versava il Paese. E da oggi hanno iniziato a preoccuparsi per il debito pubblico (allucinante esista ancora qualcuno che ci crede) per le coperture finanziarie dei provvedimenti, per la salita dello spread o per la reazione dei mercati.
Il governo che stanno cercando di mettere in piedi (senza probabilmente riuscirvi) Salvini e Di Maio non rappresenta certo una rivoluzione, ma traccia una strada, facendo si che per la prima volta dall’eliminazione di Craxi si tenti di rimettere al centro dell’operato di governo il cittadino e non i mercati, le banche, la UE ed altri mostri sui generis. Non si tratta di una cosa da poco e anche per le teste di spread che sono in buona fede non dovrebbe essere poi così difficile capirlo
estratto da http://ilcorrosivo.blogspot.it/2018/05/teste-di-spread.html
I social network sono tutti gestiti da multinazionali USA, per cui non è strano che siano orientati e orientino a senso unico
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A questo proposito Pritchard cita Claudio Borghi, economista della Lega, secondo il quale le minacce della Germania potrebbero rivelarsi un boomerang. Borghi ha dichiarato al Telegraph:
“Se vogliono davvero giocare duro, il loro gioco gli si ritorcerà contro. È la Germania il creditore di Target2, non noi, e sono loro che subiranno le perdite se noi andiamo in default. Vorrei esortare a un po’ di cautela.”
“Se qualcuno in Europa pensa di poter aumentare gli spread e che saremo estromessi, ha torto. Abbiamo vissuto tutto questo con Mario Monti nel 2011. Tutti in Italia comprendono che la manipolazione politica degli spread è il modo in cui impongono la loro austerità sul paese. Avremo con l’UE una discussione molto franca”.
In merito al nuovo governo, Pritchard commenta la scelta di compromesso per il primo ministro, che ancora attende di essere confermata dal Presidente Mattarella: Giuseppe Conte, un giurista sconosciuto ai più e senza esperienza politica. Secondo Pritchard, Conte sarebbe in realtà un prestanome di Salvini e Di Maio, che nella sostanza eserciterebbero il potere avvalendosi di un organo speciale di risoluzione delle eventuali controversie composto dai due partiti, una novità al di fuori della struttura costituzionale italiana.
Paolo Savona, probabile ministro delle finanze, è definito da Pritchard “il flagello del trattato di Maastricht e dell’euro tedesco”. Nome noto nelle capitali europee, è considerato una persona su cui si può contare, non destinato a soccombere facilmente alle pressioni europee.
Infine, Ambrose Evans Pritchard ha intervistato Alberto Bagnai:
“Alberto Bagnai, senatore della Lega e stratega economico di importanza fondamentale, ha detto che il nuovo governo si adopererà al fine di accelerare la moneta parallela dei minibot per coprire i 70 miliardi di euro di pagamenti arretrati dello Stato verso appaltatori e famiglie: ‘Intendiamo partire entro un anno e probabilmente quest’anno stesso. Ci sono molte aziende in grave difficoltà finanziaria.
C’è una fortissima richiesta politica dei minibot. La gente li vuole e li avrà. Se l’UE dice che non possiamo farlo, lo faremo comunque. La Francia ha violato le regole fiscali negli ultimi dieci anni.
Se la Germania o le autorità dell’UE tenteranno di ricattare l’Italia, questo alimenterà il risentimento nazionale e la gente in massa voterà per noi. Sono già molto arrabbiati’, ha detto Bagnai. Gli ultimi sondaggi suggeriscono che in eventuali elezioni anticipate le forze populiste anti-UE prenderebbero una valanga di voti.”
Pritchard osserva infine come la UE si trovi in una situazione non facile e potrebbe essere costretta a concedere molto di più di quanto ora non dia ad intendere. D’altra parte, anche l’Italia si trova in mezzo a una tempesta, con grandi rischi, ma anche grandi finestre di opportunità. Ecco le conclusioni di Pritchard:
”L’UE dovrà procedere con molta attenzione. Sta già affrontando una crisi gemella sulla Brexit e la deriva autoritaria nell’Europa orientale. Rischia una spaccatura strategica con gli Stati Uniti. L’Europa potrebbe dover accogliere le richieste della Lega-Grillini in misura molto superiore a quanto ora non lasci intendere. ‘La voglia di scontro a Bruxelles è praticamente zero’ , ha detto Lorenzo Codogno, ex capo economista del tesoro italiano ora a LC Macro Advisors.
http://vocidallestero.it/2018/05/22/aep-sul-telegraph-in-italia-gli-insorti-fanno-infuriare-la-germania-ma-si-ribellano-alle-minacce-dellue/
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Mattarella: “Mi propongono Paolo Savona lo accetti? Draghi: “Di male in peggio, quello è troppo competente. E’ anche uno del sistema, quindi non possiamo attaccarlo come un barbaro invasore. Ex direttore generale di Confindustria e ministro dell’Industria del governo Ciampi, lunghi anni a fianco di Guido Carli, che da ministro del Tesoro firmò per l’Italia il trattato di Maastricht. Sperimentato. La sa troppo lunga. Riuscirebbe a pilotare l’uscita concordata dall’euro. Sa come fare. Nelle trattative metterebbe in difficoltà Merkel e Macron. No no, proprio no”.
https://www.maurizioblondet.it/gli-europeisti-invocano-il-golpe-per-salvare-la-democrazia-ovvio/
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