Chi ha orecchie per intendere, intenda

IN ITALIA? PER ORA SOLO OCHE STARNAZZANTI
ma…IL NORD EUROPA TAGLIEGGIA E SFRUTTA COME FA DA SECOLI

LA7 ore 8:15 – OMNIBUS La Germania ha sforato perché ha fatto le riforme sul lavoro…le chiamano riforme …un dibattito inascoltabile

E allora andiamo a vedere questi campioni di tedeschi cui hanno seguito i francesi e gli italiani cosa hanno combinato e cosa ci vende invece la propaganda dell’informazione spiccia…

IL MIRACOLO TEDESCO SULLA PELLE DEGLI ALTRI.
Sono anni che ci sentiamo ripetere che la Germania è stata brava nel portare avanti le riforme.
Vediamo in cosa consistono e quanti danni hanno provocato al popolo europeo.
Da circa venti anni lo stato tedesco porta avanti le politiche di flessibilizzazione e di precarizzazione del mercato del lavoro con tagli fortissimi allo Stato sociale.
Fu Gerhard Schröder,Cancelliere della Germania dal 1998 al 2005 e politico del Partito Socialdemocratico di Germania, che fra il 2000 e il 2005 introdusse gran parte delle leggi all’origine del “pieno impiego precario” trasformando lavoratori inattivi e disoccupati nell’esercito impressionante dei “working poors” o lavoratori poveri.
Nel gennaio 2003 furono introdotti i contratti chiamati “mini job” attraverso la famosa legge HARTZ II la quale sollevando i datori di lavoro dalle contribuzioni sociali e non garantendo agli assunti né la copertura per la disoccupazione né la pensione legalizzava una sorta di lavoro nero.
Un anno dopo la legge HARTZ III impone la ristrutturazione per le agenzie nazionali e federali per l’impiego. L’obiettivo? Intensificare il controllodei comportamenti e dunque della vita dei lavoratori poveri.
Ecco che nel 2005 ancora una volta la sinistra tedesca vota a favore della legge HARTZ IV riducendo la durata delle indennità da tre anni a un anno irrigidendo le condizioni di accesso e obbligo di accettare qualunque lavoro proposto e salutando in finale l’indennità di disoccupazione sostituita da una sorta di reddito di solidarietà (374 euro).
Naturalmente chi rifiuta di accettare lavori sotto-qualificati vede vede la riduzione delle indennità versate ai disoccupati e chi accetta si confronta con una remunerazione di anche 1 euro l’ora – la cosiddetta addizionale al sussidio disoccupazione -.
Ma la ciliegina sulla torta arriva con la possibilità di ridurre gli indennizzi di disoccupazione per coloro che hanno dei risparmi.
Neppure l’alloggio è più sicuro poiché se considerato fuori dallo standard statale verso l’assistito può essere oggetto di trasferimento.
Le cifre:
Circa 7 milioni sono stimati i beneficiari dell’HARTZ IV
I pensionati stimati costretti a consolidare le loro pensioni con i mini-job sono circa un milione.
Il part-time riguarda il 25% della popolazione
Ecco il miracolo tedesco!
Una proliferazione crudele e selvaggia della precarietà: sotto-impieghi e sotto-salari
Viene così razionalizzata la povertà in un mercato del lavoro di poveracci che spingono anche i più fortunati nell’inferno che porta il nome di Agenda 2010 (un programma micidiale che ha ridotto l’aspettativa di vita per le persone a basso reddito.
Il primo paese a importare dagli Stati Uniti il famigerato “progresso liberista” è dunque la Germania
La povertà è divenuta finalmente una variabile strategica della flessibilità del mercato del lavoro dietro al ricatto del debito e ciò possiamo riscontrarlo anche in Italia, Grecia, Portogallo, Spagna, Irlanda, Francia.
La logica statutaria e istituzionale della regolamentazione del lavoro è passata così dai “diritti uguali per tutti” a una logica contrattuale e discrezionale (occorre firmare un contratto preventivo che legittima in sintesi l’esercizio del potere).
Hanno già il controllo
Vogliono il plebiscito
È una legge spirituale che lo chiede altrimenti non potranno mai farci davvero soccombere
continua….

A.R. Stralci di ricerca da “Dietro il ricatto del debito”

Anna Rossi

4 pensieri su “Chi ha orecchie per intendere, intenda

  1. Seguendo le piste di Schmitt, occorre prendere atto che, al di là delle volontà individuali, si è scelti da qualcuno come nemici. A costoro non si può rispondere con profferte di dialogo, sterili sottigliezze giuridiche o interminabili discussioni (la clasa discutidora borghese tanto invisa a Donoso Cortés).

    Vale la Teoria del Partigiano: amica è la democrazia partecipativa, amico è lo Stato, la comunità nazionale, locale e spirituale, la morale, l’identità. Nemico, irrevocabilmente, è il liberalismo/liberismo della finta democrazia fatta di conciliaboli parlamentari, ove si legittimano e legalizzano la privatizzazione del mondo, la nuova schiavitù, la dittatura del denaro, la fine della sovranità, l’omicidio dei popoli.

    Roberto PECCHIOLI

    L’articolo DEMOCRAZIA VERSUS LIBERALISMO è tratto da Blondet & Friends, che mette a disposizione gratuitamente gli articoli di Maurizio Blondet assieme ai suoi consigli di lettura.

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  2. La stessa società di mediazione tra profughi potenziali candidati e aziende – la Social Bees spa citata all’inizio – nella sua pagina iniziale online scrive a chiare lettere come, nonostante i numerosi sforzi e promesse da parte di 29 grosse imprese quotate nel DAX, fino al 2016 sono stati assunti solo la bellezza di quattro profughi. No, non è un errore di battitura: confermo che, secondo le stesse parole dell’azienda di intermediazione, sono stati assunti fino al 2016 ben 4 profughi di fronte ad un totale di mezzo milione di rifugiati, sempre secondo le fonti dell’azienda, che tuttora stanno cercando un impiego in Germania.
    https://www.maurizioblondet.it/la-realta-sui-profughi-germania-la-propaganda/

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