Tanti auguri

E’ attribuita a Winston Churchill la frase: “Gli uomini mentono in due occasioni, dopo una partita di pesca e prima delle elezioni”.

Meglio quindi metterci una toppa evitando che le menzogne siano rivelate da una stampa non compiacente; a questo scopo è già pronta una proposta di legge ( di cui trovate qui ampia disamina:

https://www.maurizioblondet.it/lalgoritmo-verita-dei-padroni-della-menzogna/)

e salatissime multe:

https://www.lagazzettadilucca.it/politica/2017/11/laura-boldrini-chiede-250-mila-euro-alla-gazzetta-di-lucca/

5 pensieri su “Tanti auguri

  1. Insomma, è in pieno svolgimento una sistematica operazione di discredito, criminalizzazione del dissenso con annessa repressione penale e finanziaria di chiunque osi mettere in dubbio, criticare, sottoporre a verifica indipendente qualunque aspetto della “narrazione” ufficiale del sistema globalista di mercato fattosi impero. Nel mondo invertito, le vittime diventano carnefici, i padroni di tutto vengono presentati come i difensori del Bene, del Giusto e del Vero, impegnati in una lotta all’ultimo sangue contro un’improbabile Spectre planetaria che fabbrica e diffonde h. 24 menzogne per manipolare i gonzi contro il benevolo regime mondialista. Siamo dinanzi ad un totalitarismo inedito, soffice, avvolgente, apparentemente leggero come una piuma, ma diversamente spietato contro chi resiste.

    https://www.maurizioblondet.it/lalgoritmo-verita-dei-padroni-della-menzogna/

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  2. Per democrazia dobbiamo intendere potere del demos e demos al potere. Il demos suddiviso su basi libere e ugualitarie deve amministrare la polis, ovvero la comunità politica di riferimento, quindi devono esserci la possibilità del controllo economico, politico e monetario della comunità, deve esserci la possibilità di accedere al governo, secondo l’alternanza fra il governare ed essere governati, principio che Aristotele nella politica assume come fondamento della democrazia e, inoltre, deve esserci il libero gioco delle opinioni e lo scambio del discorso, il dialogo, come fondamento della democrazia, che è la forma che dovrebbe sostanziarsi di dissensi e opposizioni, discussioni e non di autoritarismi adialogici.
    Diego Fusaro in https://www.controinformazione.info/populismo-e-aristocrazia-finanziaria-chi-e-piu-antidemocratico/

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  3. Chi trova un nemico trova un tesoro. Rovesciando il detto popolare, questo ci sembra il commento più adatto all’ondata di antifascismo di ritorno che sta pervadendo l’Italia ufficiale. Colti di sorpresa da qualche inatteso successo elettorale “nemico”, nudi di fronte al loro fallimento politico, lorcompagni e l’esercito ausiliario progressista hanno trovato la soluzione, la solita: antifascismo, ancora antifascismo, ogni giorno di più, a dosi omeopatiche. E’ diventata una dipendenza e, come per gli alcolisti irrecuperabili, basta un solo bicchiere per ubriacarsi. In qualche caso, è sufficiente l’odore del vino. Il neo- antifascismo è ormai giunto a questo stadio penoso
    Roberto Pecchioli in https://www.maurizioblondet.it/lantifascismo-psichiatrico-pre-elettorale-del-cane-pavlov/

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  4. Un simile Stato, come apparato, non può vivere se non attraverso una corruzione sistemica, quindi intessuta nelle istituzioni anche di controllo (le campagne di lotta contro la corruzione, ovviamente, sono una presa per i fondelli). I suoi partiti politici sono galassie di comitati di affari dediti ad operazioni illecite o quantomeno scorrette. Le rispettive segreterie fanno da organo di coordinamento tra tali comitati, e di ricezione delle richieste di interessi stranieri (talvolta anche nazionali) dominanti. Che forza avrebbero i partiti di potere se non gestissero (clientelarmente) appalti, crediti, assunzioni, licenze? Nessuna. I partiti che si staccano da quelli di potere per perseguire ideali sociali e di giustizia, sistematicamente, si spengono, non sono vitali, sebbene abbiano talora ottime idee e grande onestà, proprio perché non si portano dietro alcuna fetta di spesa pubblica, alcuna risorsa clientelare. Laddove vi sono seri interessi in gioco, le leggi, anche dagli organi di controllo e giustizia, sono osservate solo marginalmente, soprattutto per mantenere una minima facciata di legittimità agli occhi della gente comune. In realtà, vi è una netta divisione tra chi è soggetto alla legge e chi sta sopra di essa e la usa sugli altri per schiacciarli e spremerli. Il potere pubblico è inteso come proprietà privata, come diritto di passare sopra le regole e di togliere diritti agli altri, cioè di derogare alla legalità. Adesso, in campagna elettorale, è inevitabile che i partiti millantino, ciascuno, di avere la capacità e la volontà di salvare il Paese e di combattere la corruzione. Lo afferma quella (pseudo) sinistra che è stata l’esecutore più attivo e fedele degli interessi stranieri, che più ha collaborato nel sottomettere ad essi tutto il Paese, nello spremerlo per arricchire gli squali della finanza predona, nel sabotare l’economia e l’ordine pubblico, nell’imporre un pensiero e un linguaggio unico che impedissero persino di descrivere ciò che essa stava e sta perpetrando
    https://www.controinformazione.info/il-re-e-nudo-ma-niente-succede/

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