Ritorno alla sovranità

occorre tener presente che una prospettiva deglobalizzatrice immaginata in chiave esclusivamente nazionalistica non conduce da alcuna parte in quanto genera, nel periodo medio lungo, ripiegamento localistico e chiusura sciovinistica, se non viene coniugata in un’accezione eurasiatista, ossia di costruzione di un vero e proprio blocco geopolitico continentale

apoforeti

il modello politico propugnato dal gruppo dirigente contiguo a Vladimir Putin in Russia è percepito, dalle classi popolari dei Paesi della Ue, come estremamente più democratico del modello di “liberalismo reale” promosso dal ceto dirigente sistemico, di centrodestra e di centrosinistra, rappresentato da personaggi quali Cameron, Hollande, Berlusconi, Sarkozy, Merkel e Renzi. In questo senso, è perfettamente comprensibile il voto massivo di operai, impiegati (un iscritto su quattro al sindacato francese Cgt, politicamente su posizioni di sinistra, per dichiarazione stessa del segretario generale della nominata centrale sindacale “rossa”, Philippe Martinez, «vota per il FN»), piccoli e medi imprenditori e disoccupati, ossia i cosiddetti “defraudati”, “marginalizzati” e “sradicati” dai processi di globalizzazione, ai partiti europei cosiddetti “populisti”, dal Front National al FIDESZ; partiti, questi ultimi, apertamente favorevoli all’innesco di una serie di dinamiche di risovranizzazione (politica, economica, culturale, monetaria e, in parte, anche militare) degli Stati nazionali del “Vecchio Continente” (naturalmente…

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Un pensiero su “Ritorno alla sovranità

  1. L’economista politico Peter Koening, che ha lavorato precedentemente come analista senior per la Banca Mondiale, ha affermato che l’industria tedesca si sta progressivamente rendendo conto che lo sviluppo futuro dipende dal ri-orientamento da parte della Germania della propria economia verso la Russia, la Cina e il resto dell’Eurasia. L’economia tedesca guidata dall’export sta puntando sull’espansione verso nuovi mercati. Come afferma Koening “La Russia e la Germania sono partner naturali. La Germania può portare i capitali di investimento e la tecnologia di cui ha bisogno la Russia, mentre la Russia può offrire energia, materie prime, forza lavoro e un vasto mercato di consumo per i beni tedeschi. E’ una situazione di vantaggio reciproco”. Il problema è che il deterioramento stile guerra fredda delle relazioni Est-Ovest sta ponendo maggiori vincoli sulle prospettive economiche della Germania. Il che spiega perché le delegazioni economiche tedesche stanno facendo pressione per revocare le sanzioni. Spiega inoltre perché il Presidente Steinmeier, orientato così dal punto di vista politico, e l’ex Cancelliere Schroeder stanno chiedendo un urgente riposizionamento bilaterale delle relazioni tra Berlino e Mosca. La Cancelliera Merkel ha un atteggiamento aggressivo verso il mantenimento delle sanzioni contro la Russia in merito alla disputa ucraina, ma anche lei sentirà la pressione dell’industria tedesca per cambiare tattica.
    https://www.controinformazione.info/il-riavvicinamento-germania-russia-e-opportuno-e-cruciale/

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