Renzi diventerà prima un reprobo poi un incidente e infine apparirà lontano come un ricordo mentre il suo compito di carceriere sociale sarà preso da qualcun altro, da qualcuno ancora vergine di maledizioni.
Mi fa quasi pena il povero Matteo che dopo una stagione di splendore artificiale si dibatte come un pesce spada nelle stesse acque in cui era stato fiocinatore: ciò che prima era celebrato come baldanzosa aggressione al “vecchio” in favore del nuovo adesso appare sconsiderato e azzardato, mentre il poverino cerca scompostamente di apparire come una sorta di tribuno popolare che si batte contro gli stessi poteri che lo hanno innalzato al trono. In realtà però nulla è cambiato: Renzi Matteo da Rignano è sempre quello lo stesso personaggio, superficiale, tracotante, disacculturato ma ignaro di esserlo e cialtrone a 360 gradi persino negli affarucci opachi di famiglia, tanto da venire condannato per aver tentato, nei tardi anni ’90 di fregare gli strilloni che aveva ingaggiato per vendere in strada la Nazione. Non erano i tempi di una Cassazione costretta ad assolvere il guappo ricorrendo persino alla scusante del cretino.
In…
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Sarebbe bello se, prima di essere rottamato a sua volta, capisse di essere stato usato e usasse il suo potere residuo per liberarsi (e liberarci), ma scommetto che gli faranno un’offerta che non potrà rifiutare…
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