A volte si incontrano:
2)
Le vacanze premio dei terroristi “buoni”
” Che ci piace guardare impotenti e distratti come la folla di imbelli che si dimena nelle discoteche, si compiace delle frasette tipo baci perugina, pezzo forte dell’ideologia contemporanea e si mostra totalmente ignara del proprio futuro.”
Dal 2014, almeno 190 “foreign fighter” dalla Spagna si sono uniti alle file dell’Isis in Siria e Iraq, secondo dati forniti dal ministro degli Interni. Una trentina sono rientrati in Spagna. Quasi tutti sono di origine araba o nord-africana, residenti in Spagna o con la cittadinanza spagnola. Molti di questi sono transitati nei campi di addestramento per terroristi creati dai servizi di intelligence di USA e Gran Bretagna per addestrare i ribelli anti Assad. Dal 2015 la polizia ha intensificato la pressione sui fiancheggiatori del gruppo terrorista islamico. Almeno 150 presunti jihadisti sono stati arrestati nel paese iberico. All’Isis si aggiungono anche gli altri gruppi della galassia terroristica: lo scorso gennaio l’Aqmi, la branca nordafricana di al Qaida, ha lanciato un appello-video nel quale chiedeva di lanciare attacchi a Madrid, nell’ambito di un piano per la “riconquista” delle enclave di Ceuta e Melilla. L’ex ministro degli Interni Jorge Fernández Díaz ha sottolineato che la Spagna ha già sconfitto il terrorismo basco dell’Eta e “neanche questa nuova minaccia raggiungerà i suoi obiettivi”. La lotta contro il terrorismo jihadista, ha però avvertito, sarà “lunga” e “forse durerà anni”.
http://www.controinformazione.info/lisis-rivendica-la-strage-di-barcelona/
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La crescita impetuosa delle formazioni indipendentiste si è avuta con il rifiuto di Madrid di concedere il “pacto fiscal” di cui godono i Paesi Baschi e questo per poter ottemperare alle obbligazioni firmate in europa ed evitare un commissariamento formale del Paese e ai bocconi avvelenati della Troika. Dunque la fuga non è solo da Madrid, ma anche da Bruxelles.
https://ilsimplicissimus2.com/2012/11/25/catalogna-via-da-madrid-ma-anche-da-bruxelles/
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Diciamo che la Catalogna, di cui Barcellona è la capitale, ospita quello che è considerato uno dei nuclei più importanti dei centri jihadisti e di radicalizzazione islamica d’Europa, in gran parte grazie alla notevole immigrazione musulmana.
Infatti, negli ultimi mesi, le notizie su questo fatto sono sempre più continue sui media.
Così, la popolazione ha già considerato plausibile la possibilità di un attentato in città.
– In primo luogo, perché lo Stato islamico mira alla Spagna.
– In secondo luogo, perché la Catalogna e soprattutto Barcellona e dintorni sono centri di grande attività islamica.
Pertanto, le basi dell’argomento sono solide per “giustificare” un possibile attentato terroristico, presenti da mesi nella fantasia popolare (anche se tutto questo nasce da una realtà plausibile).
https://aurorasito.wordpress.com/2017/08/19/19-settembre-2016-si-prepara-un-attentato-false-flag-a-barcellona/
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