Normalità

Come richiesto diffondiamo questo appello diffuso su http://www.ferrarabynight.com/lo-sfogo-un-ragazzo-ferrarese-non-ce-la-piu/

Daniele Botti ha ventidue anni, frequenta la facoltà di Comunicazione qui a Ferrara e vive nel quartiere denominato “Barco”.

È il più grande di cinque fratelli, figli di un padre fisioterapista e una madre impiegata, ma la loro famiglia non si ferma ai legami di sangue: spesso si prendono cura dei bambini in affido famigliare, attualmente con loro vive una bambina che ha trovato una casa temporanea nella periferia di Ferrara.

Le parole di rabbia di Daniele arrivano dopo tre anni di fuoco che hanno visto una lunga serie di furti a partire dalla macchina svaligiata, così anche il garage e la loro casa.

Quello che segue è il testo integrale delle parole del giovane che in breve tempo è stato premiato dal popolo di Facebook con una larga condivisione e una gara di solidarietà.

Sono rammaricato, stanco, deluso e pieno di rabbia.

Vivo in una famiglia la cui vocazione è la famiglia stessa. Nessuno viene abbandonato, il debole viene aiutato, il povero sfamato, e il maltrattato coccolato.

Eppure è successo ancora.

Ferrara, quartiere “Barco”, e per l’ennesima volta veniamo svaligiati.
Negli ultimi 3 anni ci viene aperta la macchina tre volte, due volte aperto il garage, e questa volta chiudiamo con il furto di tutti gli ori di famiglia grazie ad uno scasso da manuale: scuri forzati, vetro della porta finestra spaccato e casa messa sotto sopra.

Non è populismo, né un manifesto politico: semplicemente vedo mio padre lavorare e spaccarsi la schiena esattamente come mia madre, mantenere 5 figli propri e due di altre famiglie di tossico-dipendenti/delinquenti, e mi sono stancato di vedere il loro sudore disonorato da atti come questo.

Sono stanco delle mie sorelle piccole che chiedono compagnia di notte perché “ma se tornano i ladri?!”.

Sono stanco di tornare spesso alle 3 di notte e di vedere navigare nella più assoluta tranquillità spacciatori in bicicletta come se vendessero frutta e verdura.

Sono stanco di vedere mio padre in lacrime per il furto di ori ricevuti in dono da familiari scomparsi troppo presto dalle sue braccia.

Sono stanco di vedere mia madre in lacrime mentre guarda mio fratello furibondo perché gli hanno rubato le canne da pesca comprate con i risparmi delle paghette, o regalate da amici.
E sono stanco di vederla in lacrime perché le sono stati rubati gli orecchini ricevuti da mio padre nel giorno del loro fidanzamento.

Sono stanco di sentirmi dire “eh ma in un quartiere così sarebbe il caso di mettere tecnologie anti-furto più avanzate”.

NO.

Io in Italia, nel 2016, nella cultura occidentale, nel welfare-state, non dovrei sentirmi costretto ad avere in casa dei sistemi di sicurezza da membro dell’FBI o da AREA51.

Ferrara ora ascolta bene il grido di una famiglia onesta, anzi di tante famiglie oneste: BASTA.

Decenni di politiche comuniste false, ipocrite e relativiste hanno fatto e stanno facendo dei danni incommensurabili.
Non esiste integrazione, multiculturalismo e politically correct a fronte della delinquenza.

Mi sto sforzando di non sfociare nel razzismo, fateci caso, tenterò di rimanere obiettivo seppur sia accecato dalla rabbia.

Un campo nomadi nel quartiere confinate con il mio va debellato perché quella non è cultura, quello è un cancro dell’umanità.
Non voglio né “ruspe” né molotov.
Esigo solo che vengano investiti fondi per educare queste persone scellerate, e se queste persone non vorranno lasciarsi educare, che siano cacciate per sempre dalla mia terra frutto del sacrificio del mio popolo.

Non voglio nessun “negri di merda” e nessun “chiudere le frontiere”.
Esigo solo che le forze dell’ordine setaccino zone della città (come la mia), e nelle ore notturne perquisiscano senza misericordia alcuna.
Me compreso.
A quel paese le ridicole norme sulla tutela della privacy, perché chi è onesto non ha nulla da nascondere. Che vengano a setacciarmi le tasche, e se sarò nel giusto potrò proseguire in un batter d’occhio a fare quello che stavo facendo.

Nessuna politica del terrore. Semplicemente sicurezza.

Vie della città disseminate di prostitute, “grattacieli” disseminati di spacciatori e persone armate pronte a derubare gli indifesi, quartieri con parchi per bambini che ricevono il buongiorno con cadaveri di eroinomani.

NON È QUESTA LA CITTÀ CHE VOGLIO PER I MIEI FIGLI E PER LA MIA FAMIGLIA.

La colpa è solo di una gestione territoriale imbarazzante, e domani sera le mie sorelle terrorizzate le porterò a dormire a casa dei politici ignoranti che di “integrazione” non sanno nulla, tuttavia riempiendosene la bocca come arroganti benpensanti.

Condividete questo post, fatene quello che volte, ma questa volta esigo spiegazioni da qualcuno.

E le avrò, a costo di andare a bussare alla porta di qualcuno che conta.

Non ho usato un’offesa nè una volgarità, non sono Salvini e tutt’al più non mi ritengo una persona ignorante.
Tutti i giorni mi sveglio e con i miei genitori e i miei fratelli accudiamo anche i figli di tossici, delinquenti, spacciatori e balordi.

LE PERSONE ONESTE VANNO TUTELATE.
I BAMBINI VANNO TUTELATI.
IL SUDORE DEL LAVORO VA TUTELATO.
GLI AFFETTI VANNO TUTELATI.

“Per fortuna nessuno si è fatto del male.”
“L’importante è che stiate tutti bene.”
“Beh dai almeno c’è l’assicurazione.”

L’altra notte se ci fosse stato qualcuno in casa durante il furto sarebbe potuto morire.
Una persona della mia famigli sarebbe potuta morire sotto le mani di delinquenti che violavano la nostra proprietà privata.

Questo post spero che arrivi sotto gli occhi di qualcuno che si sentirà in colpa, e se non ci arriverà, ci penserò io a farglielo reperire.

Nessuna cifra di denaro e nessun risarcimento colmerà il dolore e la paura.
Questi verranno solo colmati dalle chiacchiere da bar gettate nell’immondizia, e da cose concrete messe in atto per cambiare questa situazione imbarazzante.

7 pensieri su “Normalità

  1. Abbiamo sempre cercato di dimostrare da queste colonne che quello che succede non è casuale, ma obbedisce alle logiche di un piano ben preciso preordinato fin dagli anni ’70 (che non significa complottismo, ma convergenza di interessi dei c.d. “poteri forti”)da Facebook

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  2. E’ curioso che uno Stato talmente inefficiente da non riuscire neanche a pagare i lavori già fatti per l’emergenza terremoto dei suoi cittadini, sia così veloce e prodigo nel risolvere problemi causati dalla criminalità organizzata del Nord Africa come è, appunto, il problema dell’invasione delle nostre coste. Non aggiungiamo scandali a scandali in questa malata Repubblica”. “E non mi si venga a dire che la nostra comunità non è solidale. Ricordiamo gli aiuti dati ad Orsha in Bielorussia e a Bihac durante la guerra”.
    Fabio Bergamini sindaco di Bondeno
    http://www.comune.bondeno.fe.it/1447-accoglienza-immigrati-diffida-sindaco

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  3. Questa mattina cattiva sorpresa per noi: ci hanno derubato della bici nuova che Piero usava per portare a spasso una delle bambine e anche di una macchina elettrica per bambini, che amici ci hanno regalato per i nostri nipotini. So che purtroppo i furti capitano di frequente e che nessun quartiere, noi abitiamo al Santissimo, è esente, ma sapere che forse di notte, sfruttando il temporale, qualcuno entra nel tuo cortile, nel tuo garage e fruga tra le tue cose e ti porta via cose che ti servono e devi ricomprare fa davvero male!
    Laura Marchetti su FB

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  4. La normalità è anche quella del terremoto: “Così nell’ultimo tragico frangente non ci si deve stupire che tutto sia stato organizzato per così dire via telefonino, fra amici e colleghi, come fosse un gioco a Pokemon. Ma per la verità sarà in ben altro modo che sarà organizzata la cosiddetta ricostruzione:in questo contesto si che ci si saprà organizzare per bene”
    http://ilsimplicissimus2.com/2016/08/25/sprotezione-civile/

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  5. E’ estremamente difficile per tutti noi, nessuno escluso, accettare l’idea che viviamo dentro a un nulla di fatto. Poiché ne facciamo parte, è quasi impossibile, rendersi conto che galleggiamo sospesi in un vuoto d’aria perenne, un po’ come i pesci rossi dentro una bolla di vetro che si guardano l’un l’altro e da autentici mitomani cercano di convincersi a vicenda che si trovano, se non proprio sguazzando in un fiume, quantomeno dentro un acquario…
    Chi gestisce la baracca sta investendo tutte le proprie risorse (e sono davvero tante ma tante ma tante) per nascondere, occultare, confondere.
    Nella nebbia e nella conseguente ressa di individui privi di bussola, pensano di poterla far franca.
    Denunciare è inutile, non ha più senso.
    Non esistendo voci autentiche e coraggiose, oggi, in Italia, è meglio andare ad ascoltare quelle che erano autentiche e coraggiose 80 anni fa.
    L’Italia non è cambiata affatto.
    http://www.libero-pensiero.net/irene-nemirovski-ci-spiega-cosa-sta-angela-merkel-sta-senso-della-cultura/

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  6. Dieci minuti fa ,a Bondeno in via Borgatti , fermi al semaforo per la strada interrotta, un decerebrato ci è venuto addosso in macchina, provocando ingenti danni alla nostra auto!
    Il decerebrato guidava una Fiat Panda , modello nuovo , colore chiaro ( bianco , azzurrino , beige).
    Tempo di fare inversione e il deficiente ha voltato in direzione Bondeno centro. La nostra automobile ha una ruota storta e di conseguenza inseguirlo velocemente è stato impossibile…
    Vi chiedo per cortesia di segnalarci , se vedete una Panda chiara con la fiancata sinistra segnata , probabilmente con il fanale sinistro rotto.
    Vogliamo solo giustizia , anche per il fatto che la nostra auto avrà un semiasse danneggiato e non costerà poco ripararlo e lavora solo (poco…) mio marito.
    Grazie, Mariangela.
    22 agosto 2016

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