Informare

Personalmente non mi piace il termine “contro-informazione” (sa di pre-giudizio e lascia il tempo che trova); è vero però che non adeguarsi al coro della stampa “di regime” (per chi ama l’inglese mainstream o embedded) è un esercizio sicuramente sfiancante.

Un esempio di questi giorni è la chiusura del sito “Comedonchisciotte” (e, prima ancora, quella de “L’olandese volante”): Non conosco i reali motivi della chiusura del sito Comedonchisciotte.
Non posso ardire di scoprirli (ignoro, peraltro, chi siano i suoi validi amministratori, di cui solo ora ho appreso i nomi in codice: Tao e Truman).
Forse le cause di tale decisione, drastica, sono banali. Chissà.
La vicenda, però, stimola a qualche breve, seppur incompleta, riflessione.
Sulla controinformazione in generale, e su me stesso; io non sono nessuno, ma, ostinandomi a interpretare la realtà alla modesta luce della mia intelligenza e delle mie conoscenze, mi reputo parte di questo mondo.
1. L’improvviso e brutale messaggio con cui uno dei due amministratori comunicava a tutti l’intenzione di lasciare non mi sorprende. Lo trovo, anzi, ragionevole. Umano. La corda si tira, si tira sin allo spasimo, e poi si rompe. Noi rimaniamo scioccati dall’ultimo evento solo poiché ignoriamo ciò che lo ha preceduto. Come quel personaggio di Hemingway a cui domandano: “Ma come hai fatto a ridurti così?”. E lui: “Prima un po’ alla volta e poi tutto insieme”.
Lo stress e le disillusioni lavorano interiormente, senza soste. Una malinconia nera avvelena lenta il sangue. D’un tratto la corda si rompe. Improvvisamente sentiamo che tutto ciò che è stato edificato è un nulla, una sciocchezza. Si cerca di perseverare per un po’, a fatica, quindi si lascia. Definitivamente. Si prova persino disgusto per tutto ciò che, una volta, occupava e dava senso alla nostra esistenza: di qui la volontà di annientare tutto in una sorta di novello “Muoia Sansone con tutti i filistei!” (pare che Comedonchisciotte andrà offline, annientando, in tal modo, dieci anni di materiale)”.

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Quanto a noi, come sapete, abbiamo sospeso dopo 13 anni le pubblicazioni di bondeno.com (continuano però i blog collegati), ma abbiamo trasferito qui il materiale dal 2009: la buona informazione diventa storia invecchiando.