Ecologia

Il caldo (decisamente innaturale) di questi giorni dovrebbe farci ripensare seriamente agli evidenti limiti del modello di sviluppo occidentale, basato su consumi illimitati in un sistema finito come la biosfera terrestre.

Le tante chiacchiere sul “riscaldamento globale” hanno semplicemente inventato la redistribuzione delle quote di inquinamento non utilizzate dai paesi poveri a quelli più ricchi, che, pagando, possono inquinare di più!

I meno giovani ricorderanno il contributo di Alexander Langer  alle tematiche ambientali e al movimento ambientalista: negli anni ottanta fu uno dei fondatori del movimento politico dei Verdi in Italia ed in Europa[1]. Il suo tentativo di dare un senso vero e attuale a parole come “conservazione”, “progresso”, “identità”, “tolleranza” lo portò spesso su posizioni non convenzionali, talvolta in contrasto con quelle delle sinistre[4].

Langer fece parte del consiglio provinciale della Provincia autonoma di Bolzano e del consiglio regionale del Trentino-Alto Adige dal 1978 al 1993[1]. Nel 1989 fu eletto per la prima volta al Parlamento Europeo e divenne il primo presidente del gruppo parlamentare dei Verdi[1]. Fu rieletto nel 1994.

Anche a Bondeno abbiamo avuto, in quegli anni, un consigliere verde (su 30) che sicuramente si è battuto in favore dell’ambiente, ma ben poco ha potuto di fronte al partito “degli affari” di centrali, inceneritori (eufemisticamente definiti termovalorizzatori) fotovoltaico, biogas ed altre consimili amenità.

La più autorevole voce, levatasi di recente in difesa dell’ambiente, è stata l’enciclica Laudato Si’ di Jorge Maria Bergoglio. Di quest’ultimo, la grancassa mediatica ha enfatizzato un generico messaggio d’ amore e rispetto per tutte le creature del pianeta; mentre la critica, radicale, all’ideologia della crescita economica, pur centrale nell’enciclica, è rimasta ai margini del dibattito pubblico.

Questo per la semplice ragione che la salvaguardia dell’ambiente dovrebbe essere raggiunta sia alterando i prezzi relativi dei beni con la tassazione – rendendo più costose le produzioni inquinanti e sussidiando quelle ad impatto ecologico più lieve – sia seguendo tre regole auree: a) il prelievo di risorse rinnovabili non deve eccedere la loro capacità di rigenerarsi; b) l’utilizzo di risorse non rinnovabili va sostituito con quelle rinnovabili; c) la produzione di scarti e rifiuti non deve superare la capacità di assorbimento della biosfera.

Inoltre, per garantire una vita dignitosa a tutti, che preveda accesso al cibo, all’acqua, alle cure, all’istruzione, è necessario redistribuire la ricchezza .

Ovviamente (e lo si è visto di recente con la Grecia) questo va contro agli interessi dell’oligarchia finanziaria che governa il mondo e che invece ha già pronto un piano di impoverimento mondiale, pubblicizzato da Serge Latouche come decrescita felice (ma solo la nostra naturalmente!).

Fonti:

https://it.wikipedia.org/wiki/Alexander_Langer

https://ilconformistaonline.wordpress.com/2015/07/06/sviluppo-e-crescita-un-sinonimo-da-ripensare/

http://w2.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si.html

http://uac.bondeno.com/ambientefuturo/

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8 Responses to “Ambiente futuro”

  1. Giusto due note per chiarire che speranze abbiamo: ci informa wikipedia che il 3 luglio 1995 Langer si tolse la vita a Pian dei Giullari, nei pressi di Firenze, impiccandosi a un albero di albicocche; ai familiari e agli amici lasciò un breve biglietto che recitava: «non siate tristi, continuate in ciò che era giusto»
    La seconda, personale, per dire che la manifestazione “Ricominciamo dal futuro” organizzata dalla UAC a Bondeno all’indomani del terremoto è stata semplicemente ignorata dai cittadini,dagli amministratori e dalla parrocchia.

    #1287
  2. Per Bateson (1972) dato che l’uomo sta dimostrando empiricamente che se distrugge il suo ambiente finisce col distruggere sé stesso, l’unità di sopravvivenza evolutiva da prendere correttamente in considerazione in realtà non è né l’individuo, né la specie, né la società ma il complesso flessibile organismo-nel-suo-ambiente. Così come non è possibile definire i confini della mente di un cieco (all’impugnatura del bastone? All’epidermide? Alla punta del bastone?) allo stesso modo non è possibile scindere le azioni dell’uomo e le retroazioni dell’ambiente: questi aspetti si modellano vicendevolmente e le descrizioni deducibili dai fenomeni osservati non potranno che prendere necessariamente in considerazione un punto di vista arbitrario, plasmato dalla peculiare posizione dell’osservatore. Per Bateson la “Mente”, nella sua accezione più ampia, è quindi immanente nel grande sistema biologico e all’interno di essa egli identifica una gerarchia di sottosistemi, ossia le menti individuali.
    http://www.terapiasistemica.it/scaffvarie/formsost.htm

    #1292
  3. Nella Firenze che verrà troveranno posto un immenso tubo che sventrerà il sottosuolo, un aeroporto largamente inutile e sovradimensionato che metterà a rischio l’intero sistema idraulico della piana limitrofa alla città e accanto un inceneritore il cui inquinamento si aggiungerà a quello dello scalo.

    Il fatto è che eleggiamo gente che non nutre amore per nulla che non siano potere e quattrini, ascendente e influenza. Che gode nell’oltraggiare bellezza, storia, cultura.

    Sono colpevoli loro, ma ancora di più chi glielo permette.

    Anna Lombroso
    https://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2015/08/03/firenze-e-piovve-sul-bagnato/

    #1294
  4. Ma questo naturalmente ha ben poco a che fare con il disastro climatico a cui ci troviamo davanti e ai rimedi che sarebbero necessari: considerando che un singolo cittadino americano produce 6 volte la Co2 dell’essere umano medio, gli intendimenti salvifici della Casa Bianca risultano ridicolmente lontani dall’obiettivo, anche perché sulle cifre esiste un equivoco di fondo: la quota di emissioni dovute a beni e servizi prodotti nei paesi in via di sviluppo ma consumati in Usa è arrivata al 20%, il che significa che gran parte del risparmio interno andrà ad aumentare le emissioni da qualche altra parte e visto il ruolo imperiale degli Usa, sarà facile simulare la virtù in casa propria e accusare di vizio quelli che producono per loro.
    https://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2015/08/04/il-disastro-ambientale-e-il-populismo-di-obama/

    #1295
  5. Ogni anno l’Uomo affetta, trita e macella circa 50 miliardi di animali di allevamento, al fine di trasformarli in (presunte) prelibate portate. Un genocidio senza precedenti le cui conseguenze, con buona probabilità in un futuro oramai prossimo, saranno tutte addebitate all’umanità stessa (e senza sconto alcuno). Sterminio di massa ed allevamenti intensivi significano, in sintesi, un consumo ciclopico delle scarse risorse del pianeta; l’impoverimento irreversibile del nostro unico e prezioso mondo. La Terra, con le sue migliaia di specie animali e vegetali che animano il freddo e desolato cosmo, cammina a passo spedito, nella distrazione quasi totale dei diretti interessati, verso il baratro della catastrofe: alla volta della sesta estinzione di massa.
    http://www.lospiffero.com/cronache-marxiane/“solamente”-un-piccolo-ratto-23007.html

    #1296
  6. L’agenzia regionale di Protezione Civile ha emesso oggi una nuova allerta calore per l’Emilia-Romagna: la fase di attenzione resterà attiva per 50 ore, dalle 16 di oggi, mercoledì 5 agosto, alle 18 di venerdì 7 agosto. Nell’allerta si legge che “nei prossimi giorni sulla nostra regione sono previste condizioni di stabilità con aumento del campo termico a tutte le quote. Le temperature massime sono pertanto previste in graduale aumento su tutto il territorio regionale, fino a superare i 35 gradi in forma diffusa sulla pianura e fascia pedecollinare fino a quota 300 metri; sulla riviera sono previsti valori leggermente inferiori, attenuati dai venti di brezza. Nella giornata di venerdì 7 agosto 2015 si potranno raggiungere o superare valori massimi di 37 gradi”.

    LEGGI ANCHE: Il testo dell’allerta sul sito della Protezione Civile

    #1297
  7. “Dopo la laurea pensavamo di andare all’estero – prosegue Stefania – Ogni volta che tornavamo al nostro paese però vedevamo le cose peggiorare, tanti nostri coetanei se ne erano andati e in tanti si erano rassegnati. Allora ci siamo detti: perché non provare a migliorare le cose qui?”. “Abbiamo fatto le valigie e siamo tornati a casa .
    http://www.ilcambiamento.it/culture_cambiamento/cali.html

    #1299
  8. Ma di una cosa possiamo stare certi, che il cambiamento climatico c’è eccome – mentre il clima dei governi non cambia mai – ma che i suoi effetti disastrosi sono imputabili alla criminale dissipazione di suoli, risorse e territorio, alla strategia dell’emergenza assurta al ruolo di politica di governo, per promuovere provvidenziali drammatizzazioni di crisi in modo che degenerino in pericoli talmente funesti da richiedere poteri speciali, regimi eccezionali, commissari plenipotenziari in grado di sovvertire legittimamente regole, leggi, ragioni di legalità e opportunità, e dietro ai quali si possono consumare reati contro l’interesse generale, contro i bilanci dello stato, contro la salute e l’ambiente, in favore di speculatori, imprese che sorridono festose in caso di terremoti e altre catastrofi profittevoli.
    https://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2015/08/10/il-ministro-della-pioggia-fotocopia-il-vecchio-piano/

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