Il male luminoso

Fin dall’articolo “L’anomalia di Bondeno” mi chiedevo le ragioni di tanto successo e poi ho visto il manifesto e mi è sembrato tutto chiaro.

Intendiamoci, chi vuole a tutti i costi parteggiare troverà anche motivo di irridere allo slogan dell’edizione del Bundan Celtic Festival di quest’anno.

Però, pensate un attimo alla sconfitta dell’Italia ai mondiali con calciatori che sono stati paragonati ai “tronisti” televisivi, più che a degli atleti (la metà di sinistra del volto) e guardate la metà di destra con barba e baffi e pitture di guerra che ha anche una corona sul capo.

E’ un richiamo alla riconquista della sovranità, cui l’Italia ha abdicato per consegnarsi all’Europa (non dimentichiamo la campagna leghista contro l’Euro); poi c’è anche la rivendicazione delle proprie origini (Festival di Archeologia) celtiche, ma anche etrusche, forse greche, ma sicuramente romane. (1)

Aggiungete anche il localismo (Localfest), contrapposto alla globalizzazione  di cui trovate un’ ampia critica nel libro di Fabio Bergamini di cui nel titolo, e che purtroppo non si trova più in commercio,  e ritrovate tutto l’apparato ideologico (ma , visto che non si parla più al cervello, ma alla pancia, lo chiameremo antropologico) che è stato comunicato e percepito dall’elettorato.

(1) N.B. So che per qualcuno “romano” richiama inevitabilmente il ventennio, ma i miti sono sempre fondativi e lungi da me ogni intenzione critica nel senso negativo del termine.

Km.8

Tra le news del Comune di Bondeno, oggi leggo:

alle ore 18,00 in Pinacoteca si terrà la conferenza della dr.ssa Francesca Tassi sul tema “Dna antico: origine ed evoluzione del popolo Etrusco“.

La dr.ssa Tassi, che è ricercatrice presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Ferrara, si occupa di DNA antico, neanderthal, sapiens, e in questa circostanza ci presenta i risultati delle ricerche sulla popolazione estrusca;  le fonti storiche sono messe a confronto con le indagini biologiche e i risultati arrivano a definire gli etruschi come una popolazione autoctona della nostra penisola.

Nel corso dell’incontro verrà anche letta una relazione del prof. Vidale, dell’Università di Padova, impossibilitato ad essere presente perché impegnato in una missione archeologica italiana in Pakistan, sulle ricerche relative al DNA dell’alimentazione degli antichi abitatori della Pianura Padana.

Argomenti sicuramente molto interessanti, come tutti quelli programmati nell’ambito del festival di Archeologia, ma il mio dubbio è: in Pinacoteca come ci arrivo?

Ogni possibile spazio è stato occupato a Bondeno da questa o quella manifestazione nell’ambito del Localfest; non si poteva affittare la vasta area dell’ex-zuccherificio (dove c’è anche un ampio parcheggio) e svolgere lì tutte le attività fieristiche, lasciando libero il centro?

Stando così le cose, per chi viene da fuori, c’è solo una possibilità: partecipare al nordic walking tour e, alla fine della tappa (di 8 o 12 Km) presentarsi bello fresco in pinacoteca ad ascoltare la conferenza… 😉

inaugurazione nordic walking park
nordic walking park Bondeno

Distrazione di massa

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Annunciazione! Annunciazione! Per milioni di italiani ed europei termina la crisi economica. Comincia il mondiale e tutti felici e contenti dimenticano i loro problemi. Anche chi ha poco o niente da mangiare potrà saziarsi per bene, magari con la pubblicità che per la prima volta interromperà le partite di calcio. Forse non tutti lo sanno, ma da questo mondiale ci saranno i timeout “per la salute degli atleti” (vedasi ad esempio l’articolo de “La Gazzetta dello Sport”). Hanno trovato una bella scusa, la salute degli atleti, per interrompere le partite: dopo mezz’ora di gioco, sia nel primo tempo che nel secondo tempo, ci sarà una interruzione di 3 o 4 minuti per far riposare gli atleti, costretti a  giocare in orari impossibili, sotto il sole cocente, alle 11:30 del mattino! Ovviamente giocano a quell’ora impossibile per questioni di diritti televisivi e permettere ai ricchi europei di godersi la partita nelle comode ore serali.

di Attilio Folliero, Caracas

Leggi tutto l’articolo: http://www.lolandesevolante.net/blog/2014/06/comincia-il-primo-mondiale-con-le-partite-interrotte-dalla-pubblicita/

Digitale non è reale

Questa è la vecchia stazione di Bondeno, ma l’unica differenza con quella nuova è il chilometro di strada sotto il sole che bisogna fare per raggiungerla.

Infatti mi è capitato ieri di accompagnare un amico e scoprire che la domenica non ci sono treni, o meglio il treno che una volta andava al mare non ferma a Bondeno (14.000 abitanti) ma a Sermide (3000 abitanti) sì; per alcuni treni invece c’è un autoservizio sostitutivo : invece delle 10.44  è arrivato alle 11.10, ma il biglietto va obliterato prima di salire.

Scarni cartelli avvertono del cambiamento e chissà se davvero c’è un servizio di taxi per arrivare in centro se si arriva carichi di bagagli…

Per una struttura familistico-contadina come la nostra non sarà un problema chiamare in soccorso un amico o un parente, ma un viaggiatore occasionale perché mai dovrebbe avere necessità di venire a Bondeno in treno?

E poi mi capita sott’occhio questo video dove la solita economista anglofila ci spiega come vivere:
//www.youtube-nocookie.com/v/Hw8KwC1ovTA?hl=it_IT&version=3&rel=0
In pratica tanti giovani di buona volontà forniscono gratis un’idea, i soldi li mette lo stato (finanza paziente) e i profitti vanno alle solite multinazionali che si comprano il brevetto.

A quando il teletrasporto di Star Trek?

Che cos'è la cultura?

10a edizione, Bologna, 6-16 giugno 2014
Biografilm 2014 – What’s Culture?
Che cos’è la Cultura? Come la creiamo e come la esprimiamo? Biografilm tenta di rispondere a queste domande tramite una selezione di documentari che esplorano da un lato i temi più rilevanti e le idee e le testimonianze di grandi personaggi del mondo della Cultura, dall’altro raccontano la Cultura attraverso quelli che sono i suoi luoghi e le sue “cattedrali”:

ALPHABET
di Erwin Wagenhofer
Anteprima Italiana (2013/Germania, Austria/113′)
Una finanza che arricchisce i pochi e uccide i molti, e una politica delle risorse che consuma il pianeta: sono solo due dei brillanti risultati che dobbiamo alle scelte politiche di uomini educati nelle scuole più
prestigiose. Qualcosa non funziona. Se fosse proprio il sistema educativo? Attraverso storie raccolte in diversi paesi del mondo, il regista dimostra che il sistema educativo moderno uccide lo strumento umano che più serve a essere felici: la capacità d’immaginazione.
BURROUGHS: THE MOVIE
di Aaron Brookner
Anteprima Italiana (1983-2013/GB/90′)
William S. Burroughs parla di William S. Burroughs, e d’altronde chi meglio di lui può raccontarci questo “drogato, omosessuale, pecora nera di buona famiglia”? Girato tra il 1978 e il 1983 da Howard Brookner, e
recuperato e rimasterizzato dal nipote Aaron Brookner, questo film è l’unico sullo scrittore che veda la sua partecipazione. Dal Midwest americano al Nord Africa, tra l’epoca d’oro della Beat Generation e gli abissi delle tragedie personali, ripercorriamo l’esperienza letteraria e umana di un artista che ha dato la sua impronta al Novecento.
CATHEDRALS OF CULTURE
di Karim Ainouz, Michael Glawogger, Michael Madsen, Robert Redford, Wim Wenders, Margreth Olin
Anteprima Italiana (2014/Germania, Danimarca, Austria, Norvegia/26′ a episodio)
Questo film in 3D dà voce a sei centri vivi di cultura: la Filarmonica di Berlino, icona della modernità; la Biblioteca Nazionale Russa, impero silenzioso delle idee; il Carcere di Halden, prigione modello che rieduca
alla vita e al pensiero; il Salk Institute, monastero della scienza in California; il Palazzo dell’Opera di Oslo.

Di altri film trovate notizia più in dettaglio nel blog di Fuori Quadro (vedi link a fianco); sono previste anche due proiezioni gratuite a a Pieve di Cento il 14 e 15 giugno.

D.G.

Il complesso edilizio

«In questo blocco si raccoglie un coacervo di forze che fa pensare ad alcune pagine del 18 brumaio di Luigi Bonaparte. Ci sono tutti: residui di nobiltà fondiaria e gruppi finanziari, imprenditori spericolati e colonnelli in pensione proprietari di qualche appartamento, grandi professionisti e impiegati statali incatenati al riscatto di una casa che sta già deperendo, funzionari e uomini politici corrotti e piccoli risparmiatori che cercano nella casa quella sicurezza che non riescono ad avere dalla pensione, oppure che ritengono di risparmiare in avvenire sul fitto pagando intanto elevati tassi di interesse, grandi imprese e capimastri, cottimisti ecc. Un mondo nel quale, all’infuori di poche sicure coordinate (quelle di sempre, della potenza economica e del potere politico) vasta è l’area magmatica delle improvvise fortune e della prigione, del triste esproprio (pensiamo solo alla sorte di molti piccoli proprietari di case a fitto bloccato). Un mondo, però, che si tiene saldamente insieme strumentalizzando – per rafforzare i più solidi legami di interesse economico – il fanatismo dell’ideologia della casa, la drammatica necessità di ottenere una casa anche a costo di sacrifici, la necessità di avere un lavoro: il contadino fattosi edile, di fronte alla minaccia di non lavorare, è naturalmente portato a considerare inutili e dannose sottigliezze tutti i perfezionamenti democratici dei regolamenti edilizi. Il fatto che questo sistema non sia in grado di dare la casa a tutti finisce con l’essere la condizione di forza del “complesso edilizio”» (Valentino Parlato, Il complesso edilizio, 1970).

Il “complesso edilizio” non fu sconfitto. Sembrò averlo incrinato la poderosa spallata data nel biennio 1968-69 da un blocco alternativo di forze sociali, che andava dagli studenti, alle donne, ai lavoratori delle fabbriche e degli uffici. Quella spallata che culminò nel grande sciopero generale nazionale per la casa, i trasporti, l’urbanistica e il Mezzogiorno del 19 novembre 1969. Un mese dopo, il 12 dicembre dello stesso anno, cominciarono ad esplodere le bombe del terrorismo.

Fonte: http://archivio.eddyburg.it/article/articleview/16079/0/15/

Un po' di sport

Di solito non ospitiamo notizie di sport (l’oppio dei popoli), ma, vista la giornata festiva e il fatto che non parla solo di sport, facciamo un’eccezione:

Ma avete letto la notizia di oggi ,sulla pagina sport locali della Nuova Ferrara, dove in pratica si dice che il Burana Calcio, piazzatosi tra i primi posti nel campionato di 2° categoria(paese di 500 abitanti), davanti a Gavello e Scortichino, sembra navighi in cattive acque e si sta prospettando una fusione con la Gavellese, anche lei in difficoltà economiche ?

Ma avete una vaga idea di quanti soldi abbia profuso questa amministrazione in queste due società sportive? Solo 100.000€ per fare la tribuna nel campo di Burana, una montagna DI CEMENTO ARMATO da utilizzare 13 volte all’anno per 2 ore per 10 persone in media.

Ma lo sapevate che alla guida tecnica/organizzativa del Burana da un anno si è affiancato il segretario della locale sezione PD ? Ma lo sapevate che tale signore aveva sempre pubblicamente criticato i soldi che il Comune dava alle società sportive ? Ma lo sapete che nell’ultimo anno tale signore chiedeva al sindaco ripetutamente 50.000€ per coprire la tribuna suddetta ?

Ma lo sapevate che il Burana Calcio nell’ultimo anno si è indebitato parecchio e la manager della Sagra che procura i finanziamenti vitali per la società sportiva se n’è andata, lasciando un vuoto incolmabile nell’organizzazione e finanziamento della locale società sportiva ?

Ma lo sapevate che il neo dirigente segretario PD locale era euforico quando ha capito della schiacciante vittoria di Fabbri perché così era certo della promessa copertura della tribuna del campo di Burana ? Ma la tribuna sarà del Burana o del Gavello, ma tutti ‘ sti soldi,affogati nelle due società, che riscontro hanno avuto e avranno visto quello che sta maturando ?

Ma questa non è  anche una risposta alla domanda: ma come mai il 40% del PD ha votato la lista Biancardi ?

Oltre al foraggiamento dato e promesso dal confermato sindaco c’è da aggiungere la divisione della sinistra bondenese e del PD in particolare. Ne è un esempio illuminante lo smarcamento del suo segretario, questa volta comunale che prima se n’è andato 4 giorni in ferie e poi si è guardato bene dall’andare sul palco a presentare il suo candidato sindaco nel comizio finale.

Quindi mi sembra tutto chiaro: massimo foraggiamento da una parte e divisione in casa PD dall’altra dove hanno deciso che Nardini non rappresentava il nuovo che avanza, proposto da Renzi ed hanno preferito in questo ruolo, udite udite, la faccia linda, pura e innovativa di Daniele Biancardi !

Secondo voi il PD ha qualche prospettiva di riprendersi per i prossimi 30 anni ?

Da aggiungere la situazione precaria lasciata un paio d’anni fa dal factotum di Ponte Rodoni, al quale l’Amministrazione( sua grande amica) ha dovuto sopperire tappando buchi finanziari a più non posso e , nonostante la buona volontà dei ragazzi “ospitati sportivamente” sotto il Palacinghiale, l’uscita dal tunnel è ancora avvolta dalle nebbie padane.

E della Bondenese Calcio che vogliamo dire ? L’impegno del volenteroso Roda non ha portato tanti proseliti “disinteressati”; dopo il tonfo nella categoria più bassa, quindi si prospetta un ritorno della vecchia guardia ?

Anche qui tutta la quantità di finanziamenti e sovvenzioni dell’ Amministrazione Comunale cosa hanno prodotto ? Non è che le società sportive e le associazioni in genere si erano fatte “la bocca buona” con tutti gli zuccherini dell’attuale giunta e al primo scroscio di pioggia intensa hanno perso il senso e il valore sano del volontariato che deve essere il motore di queste forme sociali ?

Certo che il Sindaco e l’assessore allo sport hanno lasciato un bel po’  di macerie su questo campo! Non sarà tutta loro la colpa ma di sicuro sono stati in simbiosi con questi eventi e scommetto che l’assessore allo sport cambierà faccia, mentre quello al bilancio sarà senz’altro riconfermato nella persona della dottoressa Cavallini.

ricevuto da un lettore che ha chiesto di rimanere anonimo