Mese: Maggio 2014
Votare con coscienza

Riceviamo e pubblichiamo:
“Vorrei portare un mio piccolo contributo ai concittadini che si apprestano a fare scelte elettorali. Mi sento molto portato a dare questo consiglio perché anch’io che pensavo di non essere proprio un pivellino in politica, alla fine, nell’ultima legislatura ho fatto la figura di un pirla e sono stato costretto ad abbandonare anzitempo perché non potevo e non riuscivo più a condividere certi atteggiamenti personali e certe scelte.
Al fine di evitare di rimanere “amaramente delusi”( per usare un eufemismo) come me, vi suggerisco piccoli accorgimenti molto semplici ma estremamente opportuni. Parto dal presupposto che parlare di destra e sinistra forse non ha più tutto quel senso che aveva “una volta”, prova ne è che quando un sindaco dice ripetutamente(quando lo ritiene opportuno) che lui è verde di fuori ma rosso di dentro, è chiaro che se passa questo concetto si può dire tutto e il contrario di tutto.
Visto quindi che perde senso l’appartenenza ad un partito ed astenendomi, in questa occasione, nel modo più assoluto dall’intenzione di dare o voler dare giudizi su persone o fatti, suggerisco molto fermamente ai “colleghi” elettori, di prendere più informazioni (reali e fondate) possibili, sui candidati a SINDACO, ASSESSORE e CONSIGLIERE.
Quindi avere ben presente lo stile di vita, pubblico, ma anche in parte privato, trattandosi di carica pubblica che ci rappresenta e ci deve dare il massimo affidamento. Anche perché penso che se la cosa pubblica deve per legge essere amministrata come da un buon padre di famiglia, ne consegue che anche certi stili di vita abbiano la loro importanza, sempre secondo me. Inoltre, come suggerito da Gino Alberghini, ma dovrebbe essere lapalissiano, il curriculum di ogni candidato per ogni carica istituzionale deve essere fondamentale. Quindi, gli studi, le esperienze di lavoro, volontariato e tutto il resto devono essere la carta d’identità e il documento necessario e indispensabile per ricoprire questi ruoli.
Quindi si può constatare se, nella legislatura che sta terminando, il sindaco abbia soddisfatto le promesse fatte, tipo sulla sanità, la sicurezza, la viabilità etc. Se gli assessori erano tutti a tempo pieno e veramente esperti e specializzati(curriculum alla mano) nei campi a loro delegati, come più volte promesso. Poi stesse stringenti valutazioni sul ruolo fin qui ricoperto dagli altri pretendenti alla poltrona di sindaco e per quanto possibile screening anche per tutti i candidati nelle varie liste ma soprattutto per i potenziali (quando saranno annunciati) assessori.
So che non si potranno fare miracoli in questo senso, però si farà senz’altro più di prima e si avrà la coscienza abbastanza a posto. Ecco questo volevo dire, so che sono banalità ma con un esame di coscienza, quanti sinceramente affrontano con dovizia e impegno l’onere e il dovere civico di elettore, ponderando nel modo dovuto la scelta che si andrà a fare per impostare nel modo migliore il futuro della nostra comunità ?”
LORENZO BERLATO
Referenze foto: https://www.facebook.com/pages/Tribuna-Elettorale-Bondeno-2014/571310366298308?ref=stream
Comunicato elettorale
Non lo abbiamo ricevuto, ma lo pubblichiamo ugualmente:
Come avevo dichiarato le scorse settimane, con il presente comunicato rendo pubblica l’intera squadra di giunta. Nel nostro progetto politico, abbiamo deciso di stravolgere le regole della prassi politica consolidata. Dichiaro la squadra di giunta prima delle elezioni per trasparenza e chiarezza nei confronti degli elettori. In questo modo ogni cittadino di Bondeno sa da chi sarà governato. Senza salti nel buio e strane sorprese come è successo nel recente passato. Questa è la lista completa degli assessori. Per i primi tre, che avevo già indicato, non mi soffermo più di tanto. Più notizie, invece per i due volti nuovi della squadra.
• Maria Cristina Aleotti – Avvocato – Vice Sindaco con deleghe ai lavori pubblici, attività produttive e turismo
• Fausto Zancuoghi – Già responsabile del polo scolastico superiore di Bondeno – Assessore alla formazione, Scuola, attività culturali e promozione del territorio
• Pier Paolo Mazzucchelli – Medico di base – Assessore alla sanità e ai servizi sociali
• Maria Francesca Liquori – Assessore all’integrazione, pari opportunità, famiglia e personale
Francesca ha 32 anni, è laureata in scienze psicologiche della personalità e delle relazioni interpersonali. E’ consulente familiare e lavora nell’ambito della scuola. E’ candidata consigliere nella lista del partito democratico. Sino a qualche mese fa, nonostante il suo impegno nel sociale, non faceva politica attiva.
• Nicolò Berlato – assessore allo sport e alle politiche giovanili.
Nicolò ha 25 anni, non fa parte di nessuna delle nostre liste. E’ un tecnico in campo sportivo. E’ laureato in Scienze Motorie ad indirizzo Tecnico Sportivo ed ha ottenuto la specializzazione in Management dello Sport e delle Attività Motorie con il massimo dei voti, lode e speciale menzione. E’ Consigliere della ASD Atletica Bondeno. E’ stato un atleta di livello nazionale nel mezzofondo. Non ha nessuna esperienza politica alle spalle.
Al Sindaco resteranno Bilancio, Urbanistica e ambiente, Sicurezza.
Giovanni Nardini
Fonte: https://www.facebook.com/pages/Tribuna-Elettorale-Bondeno-2014/
Inizia la bagarre
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Sfido chiunque a farsi un’idea in quest’ultima settimana di propaganda elettorale: commentatori che ritenevi pacati ed equilibrati lanciano strali sugli avversari, quando non scendono direttamente in campo (vedi l’istruttivo video di Balasso).
I partiti (si dovrebbe però più propriamente parlare di fan club, perché del partito strutturato ormai non hanno più traccia) man mano che si procede semplificano il messaggio che deve raggiungere l’elettorato con un solo comune denominatore: andate a votare.
Fino all’anno scorso (politiche 2013) si poteva anche dire, poi, visto che hanno considerato il voto espresso dagli italiani alla stregua di un referendum, in un contesto come quello delle europee dove il voto nazionale si stempera in un calderone di difficile interpretazione e di ancora più complicata gestione, rimane più di un dubbio per l’elettore non fideista.
Ci sono sempre le amministrative: qui i candidati si conoscono e (a Bondeno) sono sostanzialmente gli stessi che hanno operato nei 5 anni precedenti; se avete seguito le loro azioni, dubbi non dovreste averne.
Potete quindi lasciarvi andare tranquillamente alla miriade di manifestazioni organizzate per tenerci allegri in questa settimana (abbiamo anche uno spettacolo di burattini in piazza) e, non lo so per certo, ma vuoi che manchi uno stand coi pincini?
Disegnatori cercasi
Disegnatori di ogni età ed esperienza sono invitati a due appuntamenti di disegno e acquerello en plein air presso due impianti del CER,(1) dove paratoie mobili e gigantesche idrovore fanno da contrappunto a suggestivi paesaggi fluviali. Gli appuntamenti sono:
• domenica 18 maggio dalle 10 alla 17 presso la Traversa mobile sul Reno e nell’ Oasi naturalistica di Volta Scirocco a Mandriole di Sant’Alberto (RA)
• lunedì 19 maggio dalle 15 alle 18 presso l’impianto idrovoro del Palantone sul Po, a Salvatonica di Bondeno (FE)
I partecipanti dipingeranno in compagnia di Simonetta Capecchi, architetto, disegnatrice e blogger della rete internazionale degli “Urban Sketchers”, che ha realizzato un taccuino di viaggio ad acquerello lungo il CER. La partecipazione è gratuita. Una copia del taccuino della disegnatrice verrà distribuito in omaggio. Occorre solo portare la propria attrezzatura per disegnare all’aperto e, nella giornata di domenica, il pranzo al sacco. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Museo NatuRA di Sant’Alberto (RA) e con l’associazione Autori Diari di Viaggio di Ferrara, grazie alla sponsorizzazione di EmilBanca.
Per informazioni contattare la dott.ssa Sonia Lenzi: lenzi@consorziocer.it
cell. 335 8735865 – È gradita la prenotazione via email o SMS.
1) Nel territorio emiliano romagnolo il CER (Canale Emiliano Romagnolo) è uno dei protagonisti dello sviluppo agricolo e produttivo, da sempre attento alla valorizzazione delle risorse naturali. Il CER è una delle più importanti opere idrauliche italiane, indispensabile per l’economia dei territori che attraversa. Si tratta di un canale lungo 133 km che dal Po, attraversando il bolognese, arriva in Romagna, e delle sue diramazioni a spina di pesce, grazie al quale viene resa disponibile acqua per usi agricoli, civili e produttivi.
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Da domenica a Bondeno c’è un supermercato in meno; sarà perché gli abitanti sono in continuo calo (così come la nostra capacità di spesa)?
Abbiamo visto in un precedente articolo come gli italiani cerchino in tutti i modi di fare fronte alla crisi cambiando le loro strategie di acquisto, però la tipologia del LIDL , la posizione centrale e la recente nascita non facevano presagire che sarebbe stato proprio lui il primo a chiudere.
Abbiamo scritto, come redazione, all’ufficio stampa della società chiedendo due righe di motivazione, ma non abbiamo ricevuto risposta.
Certo che non è un bel segnale, specialmente in tempo di campagna elettorale.
E' questa l'Europa che vogliamo?
ERF. Dietro questa apparentemente innocua sigla si cela l’arma definitiva che l’Unione Europea sta preparando per il colpo finale, il furto di tutte le nostre ricchezze e la chiave a doppia mandata per impedire la fuga dell’Italia dalla tonnara dell’Eurozona.
Questa cifra iperbolica è una bazzecola a confronto di quanto rischiamo di giocarci con l’ERF o “European Redemption Fund” dato che si parla, per la sola Italia, di oltre mille miliardi. Vediamo di che si tratta. Per essere sicuri che la riduzione forzata del debito prevista del Fiscal Compact avvenga davvero si è inventato un meccanismo diabolico. L’idea sembra orientata alla solidarietà: consentire ai paesi europei con un debito pubblico più alto del limite del 60% del rapporto debito/pil di scaricare tutto il debito in eccesso ad un fondo comune dove possa essere mutualizzato come un super eurobond. Fin qui tutto bene, ma esiste forse ancora qualche anima candida che creda ai “favori” e alla “solidarietà” dell’attuale Unione Europea? Se esiste è bene che si svegli perché la commissione di studio presieduta da un ex banchiere centrale austriaco, una signora dal rassicurante nome di Gertrude Trumpel-Guggerell, e che casualmente non annoverava alcun italiano tra i propri membri, ha deciso che a fronte di questo debito debbano essere poste delle garanzie reali.
Traduciamo: l’Italia scaricherebbe oltre mille miliardi di debito ma a fronte dello “scarico” occorrerà mettere a garanzia beni e oggetti di valore. L’ERF si “mangerebbe” quindi per esempio tutte le nostre riserve auree, beni immobili di pregio, le migliori partecipazioni societarie inclusi i gioielli strategici quali Eni e Finmeccanica e addirittura verrebbe alimentato con una sorta di ipoteca sui futuri introiti fiscali. A quel punto sarebbe un gioco da ragazzi portarci via tutto, basterebbe girare la “manopola” dello spread, per esempio facendo dichiarare alla BCE la propria intenzione di non garantire direttamente il debito monetizzandolo, per precipitarci nel default. A quel punto però l’ERF si incamererebbe tutte le garanzie e noi ci ritroveremmo in ginocchio: svuotati di tutti i nostri beni di valore e con ipotecate per il futuro persino le nostre tasse e le nostre pensioni.
Claudio Borghi Aquilini
Leggi il seguito: http://www.lolandesevolante.net/blog/2014/05/cosi-lue-ci-ruba-le-ricchezze/
Come siamo messi?
Il Censis, Centro Studi Investimenti Sociali, è un istituto di ricerca socioeconomica fondato nel 1964.
Da cinquant’anni svolge attività di studio e consulenza nei settori della società italiana, ovvero nella formazione, nel lavoro, nel welfare, nell’ambiente, nell’economia e la cultura.
Quelle che seguono sono alcune considerazioni contenute nell’ultimo rapporto annuale.
Negli ultimi anni le famiglie italiane hanno attuato una ridefinizione profonda della matrice dei consumi, attaccando sprechi ed eccessi in nome di una nuova sobrietà. Il 48,6% degli italiani dichiara di avere mutato intenzionalmente le abitudini alimentari cercando di risparmiare. In sostanza: – il 63,4% sceglie gli alimenti tenendo in maggiore considerazione il prezzo più conveniente; – danno la caccia alle promozioni, con il 76% degli italiani, contro il 43% della media europea, che si dichiara interessato all’acquisto di prodotti promozionali nel punto vendita; – scelgono di più i prodotti a marca commerciale, con oltre il 62% (erano il 59% nel 2012 e il 41% nel 2011) che nell’ultimo anno ne ha aumentato gli acquisti. La scelta del luogo di acquisto è strategica, tanto che decolla il commercio ambulante, con quasi 5.000 unità in più nel periodo 2010-2012 e oltre 25 milioni di italiani (di cui il 78% donne) che vanno al mercato almeno una volta alla settimana; inoltre, il 51% degli italiani (erano il 41% nel 2012) ha aumentato gli acquisti presso gli hard discount e il 24,4% pratica lo shopping online. La necessità di selezionare sta affinando il senso critico anche grazie al web, formidabile moltiplicatore di capacità di scelta. Oltre 18 milioni di italiani sono entrati in contatto con aziende che commercializzano prodotti/servizi tramite strumenti web, dal sito aziendale alla pagina Facebook dell’azienda, ai blog e forum tematici, e altro ancora: di questi, 13,7 milioni lo hanno fatto per trovare informazioni sui prodotti/servizi, quasi 5 milioni per trovare informazioni sull’azienda e oltre 4 milioni per fare confronti con altre aziende e prodotti/servizi. Altri comportamenti razionalizzatori nei consumi sono relativi alla mobilità e al fuori casa, con oltre il 53% di italiani che in ventiquattro mesi ha ridotto gli spostamenti con auto e scooter per risparmiare benzina, con il 68% che ha ridotto le spese per cinema e svago, e con il 45% che ha ridotto o rinunciato negli ultimi dodici mesi al ristorante. Ma i continui cambiamenti (aumento dell’Iva prima sì, poi no, poi sì; Imu no, ma Tares sì; addizionali locali da determinare, ecc.) non consentono alle famiglie consumatrici di effettuare le proprie previsioni di spesa. Soprattutto la pressione fiscale e le spese non derogabili vedono ormai una parte consistente delle famiglie italiane in uno stato di tensione continua, tale da rendere molto diffusa la sensazione di non essere in grado di poter far fronte a spese eccezionali. Per ben il 72,8% delle famiglie un’improvvisa malattia grave o la necessità di significative riparazioni per la casa o per l’auto sono un serio problema. E lo stesso pagamento di tasse, tributi e bollette mette in difficoltà una quota significativa di italiani (tab. 2). La reale condizione economica familiare si trova però all’intreccio di reti in cui fluiscono aiuti materiali o informali. Si stimano in poco meno di 8 milioni le famiglie che hanno ricevuto dalle rispettive reti familiari una qualche forma di aiuto negli ultimi dodici mesi, ed è un supporto che coinvolge situazioni diverse come giovani single, famiglie con figli o anziani che vivono soli che hanno bisogno di acquistare assistenza; sempre all’interno delle reti informali, tra le famiglie che non sono riuscite a coprire le spese familiari con il proprio reddito, oltre 1,2 milioni hanno fatto ricorso a prestiti di amici e/o conoscenti.
Fonte: indagine Censis, 2013
Identità paesana
Tutti ormai avranno una copia dei “Quaderni di Bondeno” presentato il 10 maggio al Centro 2000 e avranno avuto modo di valutarla; qui riporto solo due notazioni che mi hanno subito colpito.
La prima a pag.56 dove si legge: “Negli anni della contestazione e delle agitazioni sindacali, Bondeno entra nello spazio nazionale della cronaca quando la Società Eridania Z.N.,subentrata alla Società Saccarifera Lombarda nella direzione del locale zuccherificio alla fine della campagna 1968 decide il ridimensionamento del personale e la chiusura dello stabilimento.
A difesa dei lavoratori e degli agricoltori si pose l’Amministrazione comunale che il 5 dicembre 1968, a firma del sindaco Enzo Borsari, ordinò la requisizione del complesso notificandolo alla società ed assumendo di fatto il controllo dell’intero impianto industriale, sottoposto al controllo della polizia municipale ed al personale della società stessa.
Dopo diverse settimane la società decise di recedere dai suoi propositi, la situazione si normalizzò e vide la completa ristrutturazione dello stabilimento, portato alla potenzialità di 200.000 q.li/giorno di prodotto lavorato”.
Questo episodio non può che far rilevare la differenza d’epoca con la seconda, più recente e definitiva, chiusura e demolizione.
La seconda notazione è la consueta rimozione del “ventennio”, dove qualcosa sarà pure successo…
IMU e fabbricati rurali
Se è vero che si vota col portafoglio, quanto riportato sotto dall’ex-consigliere comunale Lorenzo Berlato, potrebbe far pendere la bilancia dall’altra parte:
“Tralascio il burrascoso iter degli ultimi giorni interno alla maggioranza che ha portato alla decisione finale sulle aliquote IMU da applicare, ma sarebbe “istruttivo” far conoscere a tutti che opinione hanno certi assessori e consiglieri su certe categorie di imprenditori(e loro rappresentanti), addirittura fino a “denigrare” quel piatto dove da sempre hanno tratto (chi per i voti, chi per lavoro) ampio sostentamento. Arnaldo aveva intuito abbastanza bene e su queste pagine ha seguito e documentato, per quel che sapeva, capiva e poteva, la faccenda. Intervengo solo per dare un contributo di chiarezza in quanto testimone che ha vissuto “molto intensamente” i fatti in oggetto. Effettivamente la valida dottoressa Cavallini, tutto lo staff dei tributi, compreso l’assessore al bilancio, non erano a conoscenza(nè potevano avere alcuna certezza) in che proporzione i fabbricati agricoli(abitazioni e strumentali) erano stati iscritti al catasto in quel momento, perché l’obbligo di accatastare tutto scadeva qualche mese più avanti e precedentemente per l’ICI questi immobili erano esenti in quanto compresi nel reddito domenicale/agrario insieme ai terreni. Oltre ai fienili, stalle, magazzini, pollai etc bisogna comprendere che tutte quelle case coloniche inabitate sparse per le campagne, spesso senza utenze acqua, gas, luce e servizi, spesso senza infissi e wc, se non proprio abbandonate sono utilizzate al massimo come ripostiglio per attrezzi agricoli manuali come zappe e vanghe o per ricovero di qualche sacco di concime, biciclette, canestri d’acqua o per stagionare salami. Se per gli strumentali la nuova tassa IMU era abbastanza ridotta, per le “civili abitazioni” rurali in disuso, l’aliquota IMU sarebbe (ed è) stata spaventosamente alta, perché ti ricordo, Arnaldo, che anche queste abitazioni purtroppo rientravano e rientrano come seconde case, come quelle al mare o in montagna. Invece di premiare l’agricoltore per la salvaguardia di un prezioso patrimonio storico/culturale, si incentiva la loro demolizione, perdendo così le radici della nostra storia. Aggiungo che la dirigente e la giunta credevano fossero già accatastati almeno il 50% di questi immobili, quando io, purtroppo, ho dovuto alzare la voce e sbattere i pugni sul tavolo per far capire che al massimo ne erano accatastati tra il 10 e 20%, perché ero certo che per chi non avesse girato per 50 anni tra le nostre corti di campagna come me, faceva fatica a comprendere quante erano queste abitazioni rurali “seconde case” e quanti questi immobili strumentali rurali, anche perché è troppo vasto il nostro territorio comunale. A discapito c’è da dire che anche i tecnici dello Stato a cominciare da Monti, avevano sbagliato di brutto lo stesso tipo di preventivo. Fatto sta che con l’aiuto di altri due coraggiosi consiglieri siamo riusciti a far calare un po’ tutte le aliquote delle attività produttive. Nonostante ciò, l’esito finale, come riscontrato dai dati finali a consuntivo, in Italia e ancor più a Bondeno, è stata la notevole entrata avuta, ben al di sopra delle aspettative, come qualcuno coraggiosamente aveva ipotizzato. Naturalmente, come sa bene chi mi conosce, tutto ciò che dico è suffragato da chiari riscontri oggettivi”.
Lorenzo Berlato
08 maggio 2014 14:01
in http://albo-pretorio-bondeno.blogspot.it/2014/05/ma-cosa-e-successo-bondeno-nel-2012.html
NOTA: ringraziamo l’anonimo lettore per la segnalazione